Rispondo alla sua chiamata quando leggo il nome sullo schermo. «Ariel.»

«Non crederai mai a quello che sto per dirti» inizio, volendogli raccontare di Liam all'istante. Anche lui ci tiene molto. Ci è stato accanto in ogni istante; in silenzio, senza fare rumore.

«È arrivato in orario, allora» dice, ma io non lo sento; continuo a parlargli convinta di dargli la notizia del secolo.

«È esattamente vicin... aspetta, cosa?» chiedo retoricamente e sposto lo sguardo su Liam, che adesso ha un sorriso compiaciuto sul volto.

«Lui» affermo, riferendomi a Liam. «Tu!» continuo, tornando a mio padre. «Lo sapevi! Maledetti!»

«E questo è esattamente il motivo per cui non ti abbiamo detto nulla, tesoro» si giustifica, e mi trovo costretta ad ammettere che ha ragione. È stato qualcosa che non mi aspettavo, che non credevo potesse realizzarsi, ma ne avevo bisogno. E mio padre e Liam l'hanno sempre saputo.

«Non riesco ancora a credere che sia venuto» sorrido a Liam mentre parlo ancora con mio padre.

«Sono felice di sentirti così serena, Ariel.»

«Lo sono, papà. Lo sono davvero» gli assicuro, continuando a sorridere. «Hai chiamato soltanto per prenderti gioco di me?»

La risata sottile di Liam riecheggia nella sala, mentre quella di mio padre dall'altro lato del telefono.

«No, tesoro» rivela. «Credo che questa sera ne avrò ancora per molto, quindi tu e Liam siete liberi di fare ciò che volete.»

«Ma è la vigilia di Natale.» Sembra essere diventata la frase del giorno ormai.

«Lo so, ma spesso non ci è concesso decidere se stare bene o male, e in quali giorni esserlo» replica, mantenendo la sua posizione professionale e umana. Mio padre non è mai stato solamente un semplice medico.

«Hai ragione» convengo, sfilando l'elastico dalla coda ormai disfatta.

«Non aspettatemi. Salutami Liam.»

«Credo che adesso tu non abbia scuse» sostiene Liam quando chiudo la chiamata e avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle.

«Ma potremmo sempre restare qui» obietto, cercando di convincerlo e divincolandomi dalla sua presa. «Hai viaggiato per molte ore, potremmo ordinare qualcosa e poi guardare un film.»

Quando torno a guardarlo lui ha le braccia incrociate al petto. «Cosa c'è?»

«Ariel, è la vigilia di Natale. Almeno oggi non ordineremo del take away.» Mi guarda. «Perché ho l'impressione che ci sia qualcosa che tu non voglia dirmi?»

Liam è sempre stato piuttosto riservato, ma quando si tratta di me e del nostro rapporto la sua riservatezza si dissolve. Con lui non posso mentire.

«Non ho niente da dirti» divago, temporeggiando. So che dovrei raccontargli ciò che mi sta succedendo, ma non sono sicura di volerlo fare ora. Sono consapevole anche del fatto che non mi metterebbe pressione affinchè gli racconti ogni cosa; che la sua è mera preoccupazione e cura nei miei confronti.

Si volta completamente nella mia direzione e alza un sopracciglio come per confermare il suo punto, facendomi alzare gli occhi al cielo.

🌹

«Ricordo quel vestito.»

La voce di Liam mi fa voltare nella sua direzione. Ha le spalle contro lo stipite della porta della mia camera e mi accorgo che si è cambiato; al posto del maglione che aveva prima, adesso ha una camicia. È molto bello.

𝐅𝐈𝐗 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 [𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐒𝐓𝐘𝐋𝐄𝐒 𝐀𝐔]Where stories live. Discover now