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"Mi stai prendendo per il culo?" alzo la voce vedendo il mio fidanzato a letto con un'altra ragazza.

"Bethany, aspetta" mi risponde lui, spostando le coperte e cadendo giù dal letto. Non posso credere a quello che sto vedendo, il suo corpo completamente nudo in piedi davanti al letto mi fa salire il ribrezzo.

Sono a giocare alla play da Joshua, come no. Questo mi ha scritto qualche minuto fa. Per fortuna avevo già dei dubbi e ho chiamato Joshua sperando che fosse sincero con me, non è nemmeno conosciuto per la sua intelligenza, diciamo che non è la persona più sveglia sulla faccia della terra, infatti quando l'ho chiamato ci ha messo un secondo a dirmi non è qui con me.

"Cosa devo aspettare? Che tu finisca il tuo lavoretto? Lei mi sembra contenta" gli rispondo.

"No, voglio parlarti" mi dice lui.

"Oh no, non vorrei disturbare" chiudo la porta e scappo via da quella situazione.

Siamo stati insieme per cinque anni, dai tempi delle superiori. É stato amore a prima vista, Cole è sempre sembrato un ragazzo per bene. Non mi ha mai mancato di rispetto, la sua attenzione è rimasta ferma sulla nostra relazione fino a qualche mese fa, quando dal nulla se n'è uscito dicendo: voglio avere i miei spazi. I suoi spazi? Non li ha già? Qualche gelosia c'è stata, anche qualche litigio. Ma ti amo lo stesso e voglio stare con me, ha sempre aggiunto dopo la frase.

Ma non ho mai pensato potesse arrivare a tradirmi per i suoi spazi. Fanculo Cole, questa donna di diciannove anni è single adesso. Sono sicura che quando metterò piede fuori da questo condominio, troverò l'amore della mia vita. Un amore che saprà trascinarmi via, farmi vivere emozioni pari a quelle nei libri. Oh sì Cole di merda.

Apro il portone dell'ingresso e il mio piede va a finire dentro una pozzanghera, bagnandomi i pantaloni a zampa di elefante che indosso. VAFFANCULO, penso.

Potrebbe andare peggio in questa giornata? Sì. Potrebbe. I passi rapidi di Cole fanno eco nel corridoio. Me ne devo andare via da qui, all'istante. Non voglio sentire ancora la sua voce lagnante e fastidiosa e ridicola e stupida e frignante e... E basta.

Scappo via, tenendomi stretta la rabbia e il nervoso per non cedere alle sue suppliche di ritorno.

Devo trovare un modo per andarmene... Ma per le vie di New York l'unica via di fuga sono i taxi. Non posso aspettare che arrivino, non posso nemmeno chiamarli. Così faccio la prima mossa che mi viene in mente: vedo un ragazzo che sta parcheggiando la sua auto.

Apro la portiera e mi butto dentro:"Sono in pericolo, portami via da qui"

"Come scusa?" chiede confuso.

"TI HO DETTO CHE SONO IN PERICOLO, PORTAMI VIA DA QUI" alzo la voce impanicata.

"Ma ho appena parcheggiato"

Spostando lo sguardo al marciapiede scorgo in lontananza l'avvicinamento di Cole. Non mi deve vedere. Mi giro verso il povero ragazzo che si deve subire la mia pazzia e quella del mio fidanzato, lo guardo dritto negli occhi, gli afferro il volto e lo bacio. Lui si irrigidisce immediatamente, ma non retrocede.

Mi allontano per controllare che il pericolo sia scampato, nessuna traccia di Cole. Tiro un sospiro di sollievo.

"Ehm... Ok" parla il ragazzo dell'auto.

"Scusami, era un'emergenza" rispondo afferrando la maniglia della portiera.

"Prego?" risponde lui infastidito.

"Grazie" chiudo la portiera.

PAUSE - Vinnie Hacker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora