Capitolo 17

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Mentre la luna ci faceva compagnia nella nostra passeggiata,arrivammo alla macchina che distava un po' da casa mia. Mi aprì la portiera e mi fece salire,lo ringraziai con un sorriso, la richiuse e corse facendo il giro della macchina per arrivare al suo lato. Salì in macchina e lo guardai metterla in moto,sembrerà da pazzi ma è una cosa che mi provocava le farfalle allo stomaco.
Chris:"Sei pronta?" disse mentre girò la chiave. Annuii con la testa non vedevo l'ora di scoprire cosa avesse pensato per questa serata. Non sono mai uscita con nessuno in tutta la mia vita,sopratutto per il mio carattere particolare,ma eccomi qui in una macchina,con il migliore amico di mio padre, che mi sta portando ad una cena romantica. Per la strada le macchine facevano avanti e indietro,occupando entrambe le corsie. I ristoranti e i fast food erano pieni di famiglie che mangiavano allegramente dei cheeseburger per far felici i propri figli. Mi ricordo anche io,le serate insieme alla mia famiglia,al Mc Donald, prendevo sempre l'Happy Meal per la sorpresa lasciando ai miei genitori la roba da mangiare. I ricordi di quando si è bambini rimangono sempre speciali,si vedeva il mondo da un'altra prospettiva, un'altra visione totalmente diversa dalla realtà di adesso,sognavo castelli,cavalli,sirene;giocavo di essere una fata o magari una principessa,di vivere felice e contenta insieme ad un principe di qualche regno sperduto,ma la verità è che quando si cresce ci rendiamo conto che né castelli né regni faranno parte della nostra vita. Quando cresciamo il nostro bambino si nasconde nelle camere più buie della nostra interiorità,si nasconde insieme alle emozioni e ai sentimenti,e solo chi sa guardare attraverso di esse,potrà scoprire il vero bambino che c'è in noi.
Chris:"Siamo arrivati" disse accarezzandomi la gamba. Tirai un sospiro che risultò quasi come uno spavento,mi perdevo troppo a pensare chissà se avrà notato che avevo la testa tra le nuvole. Mi guardai intorno, il quartiere mi sembrava familiare.
Carol:"Ma questa non è casa tua?" domandai chinandomi a vedere dal suo finestrino il suo cancello nero
Chris:"Si" disse tirando fuori dalla tasca un qualcosa che assomigliava ad una specie di fazzoletto
Carol:"Che devi fare con quello?" dissi spaventata
Chris:"Tranquilla Jones, ti devo solo bendare"
Carol:"Mi devi bendare?" dissi interrogativa
Chris:"Si ma tranquilla solo per poco,ti guiderò io" disse avvicinandosi verso di me. Lo lasciai fare e lo aiutai a mettermi la benda. Non vedevo più nulla,sentivo solo il suo respiro in quell'abitacolo che sembrava essere infinito. Sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie e sussultai per la sorpresa.
Carol:"Chris..." dissi lamentosa
Chris:"Scusa mi sono lasciato prendere la mano" disse dandomi un altro bacio per poi staccarsi definitivamente da me. Sentii la portiera dalla sua parte chiudersi di scatto. Ero rimasta da sola,in una macchina,bendata;l'agitazione si faceva spazio tra il mio corpo. Ma dove cavolo era finito, se non fosse tornato entro cinque minuti mi sarei tolta la benda.
Chris:"Scusami Jones non trovavo le chiavi per aprire il cancello" disse aprendomi la portiera. Mi poggiai a lui che mi teneva saldamente per non farmi cadere. I tacchi erano stati una pessima scelta,per una volta che volevo essere carina risultai più goffa del solito.
Chris:"Ci siamo quasi" disse mentre sentivo ogni tanto qualche sghignazzo nel vedermi in difficoltà a camminare.
"Jones occhio al gradino"
Carol:"Quale gradino?" dissi alzando un piede che finì sul terreno piatto "Ma non c'è nessun gradino qui"
Chris:"Scusami Jones" disse ridendo
Carol:"Giuro che se mi fai cadere ti.." non mi fece nemmeno finire che mi tolse la benda. Il suo salotto era illuminato soltanto da delle candele sul tavolino di fronte al grande divano ad angolo nero,la tavola era apparecchiata perfettamente. Ero meravigliata di come una candela e un tavolino,potessero creare la giusta atmosfera.
Carol:"Chris.." dissi con gli occhi che brillavano per l'emozione
Chris:"Se non ti piace posso portarti da un'altra parte"
Carol:"No è perfetto" dissi accarezzandogli la guancia. Lui mi prese la mano e la baciò,poi ci avviammo verso il tavolino apparecchiato.
Chris:"Aspettami qui" disse mentre mi fece accomodare sul divano. Mi sedetti diritta strofinandomi le mani sui jeans per il troppo nervoso.
Chris:"Dodger stai giù non è per te questa roba"
Mi girai nel sentirlo parlare e assistetti alla scena più simpatica di sempre,il cane che gli saltava addosso mentre lui teneva nelle mani due piatti colmi di qualche cosa che solo dall'odore provocava un languirono al mio stomaco.
Chris:"Ecco a lei signorina" disse mettendo il piatto sul tavolino. Si venne a sedere vicino a me e si tolse la giacca,proprio in quel momento notai come fosse vestito. Portava un paio di jeans blu scuro e una camicia bianca ed era l'uomo più bello che io avessi mai visto. Dio quanto ero innamorata,se avesse visto ciò che mi passava per la testa quando pensavo a lui,mi avrebbe preso in giro per il resto della vita.
Cris:"Non mangi?" disse indicando con la forchetta la lasagna fumante. Chiunque persona al mondo mi avrebbe fatto provare qualche piatto asiatico o qualche fettina di carne,ma Chris essendo Chris,ed essendo che quello era il suo piatto preferito,voleva farlo provare a tutte le persone nel raggio di casa sua. Lui andava fiero di esse e probabilmente se fosse stata una donna in carne ed ossa,l'avrebbe di sicuro sposata.
Misi in bocca il primo boccone,e le mie papille gustative,ne furono sorprese quanto me. Ora so perché ne andava tanto fiero,erano veramente spettacolari e sapevano di casa.
Carol:"Wow" riuscii a dire ad occhi chiusi godendomi il pezzetto
Chris:"Buona vero?" disse voltandosi verso di me. Annuii alla sua domanda. Chris finì subito il suo piatto,mentre io mangiai lentamente per godermi ogni singolo ingrediente. Decise di aprire il vino rosso,all'inizio fece un po' di fatica ma poi con l'aiuto del cavatappi riuscì ad aprirla. Versò il vino con una tale destrezza che sembrava essere un sommelier.
Chris:"Brindiamo" disse elevando il calice pieno di vino
Carol:"A cosa?" dissi mandando giù l'ultimo boccone di lasagna
Chris:"Brindiamo ai momenti"
Carol:"Ai momenti" dissi elevando il calice come aveva fatto lui,avvicinammo entrambi i bicchieri che tintinnarono al tocco. Mi portai il calice alla bocca,il vino era molto dolce e freddo tanto che dovetti berlo a piccoli sorsi.
Chris:"Ti va di ballare?" disse tutto euforico
Carol:"Quando?"
Chris:"Adesso"
Carol:"Secondo me il vino ti ha dato alla testa"
Non mi sentì minimamente che si alzò e mi prese entrambe le mani
Carol:"No Chris ti prego non so ballare"
Chris:"Non farti pregare,andiamo" disse tirandomi le mani per farmi alzare
Chris:"La prima  che ascolteremo, sarà la nostra canzone" disse accendendo lo stereo vicino il mobile della televisione. Io ero ferma impalata in mezzo alla stanza a guardare Chris scegliere la giusta stazione radiofonica. La musica partì, non era lenta come al solito però era molto piacevole.
Chris:"Posso avere questo ballo Signorina Jones?" disse porgendomi la mano
Carol:"Con molto piacere Signor Evans" Poggiai la mano sulla sua,e lui mi tirò a se. Iniziammo a dondolare lentamente,uno perso negli occhi dell'altro. Misi una mano dietro la sua testa e gli accarezzai i capelli. Sarei rimasta a guardarlo per ore,i suoi occhi mi accarezzavano come nessuno aveva mai fatto.
Chris:"One look at you and i can't disguise i've got.." iniziò a cantare appresso alla canzone. Eravamo a pochi centimetri,se avessi alzato la testa avrei scontrato le sue labbra. Ero persa per quest'uomo,persa insieme ad ogni cellula del mio corpo,il mio cuore ormai aveva preso le sue sembianze e non lo avrei scambiato con nessuno.

Il migliore amico di mio padre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora