Capitolo 9

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Sentivo un peso sul fianco.Un braccio. Mi girai di colpo e vidi il volto di Chris dormire beatamente. Cazzo. Mi ero completamente dimenticata di essermi addormentata insieme a lui ieri notte. Si formò un sorriso sulle labbra. Mi girai per godermi gli ultimi momenti e la possibilità di averlo così tanto vicino. Passai il polpastrello sull'occhio sinistro delicatamente,poi sulla guancia ed infine,sulle labbra. Il desiderio era diventato ormai grande;questi quattro giorni sono stati una grande rivelazione,per me sopratutto. Ero arrivata ad un punto in cui avrei infranto ogni regola stupida di questo mondo,ma non potevo farlo perché mio padre non avrebbe potuto tollerare una pugnalata del genere. Chris avrebbe dovuto trovare qualcuno di veramente speciale per lui,una persona che lo avrebbe fatto felice,magari dandogli proprio quello di cui aveva bisogno in questo momento,invece,si trovava in un letto insieme alla figlia del proprio migliore amico. Sembra da stupidi pensare queste cose di prima mattina quando hai una persona del genere in un letto,ma io sono fatta così,vivo di pensieri h24. Penso ogni singolo secondo della mia vita,penso alle parole che devo dire,ai gesti che devo fare e magari alle cose che non posso dire. Staccai il polpastrello dal suo viso,era sbagliato tutto ciò, ieri sera dovevo risparmiarmelo e lasciarlo andare a dormire sul divano. Tolsi delicatamente il braccio dalla mia vita e mi alzai per andare in bagno. Chris si girò dall'altro lato,recuperando la coperta dalla mia parte. Mi avviai verso la porta,guardai per l'ultimo volta l'uomo che occupava il mio letto,lo fotografai con la mente,sarebbe stato un altro ricordo da aggiungere alla libreria delle cose impossibili. Andai verso il bagno e aprii il rubinetto,l'acqua scorreva ininterrottamente ma io non ne volevo sapere di bagnarmi la faccia. Mi guardai il volto allo specchio,socchiusi le labbra come per dire qualcosa ma non dissi niente,dall'altra parte dello specchio pareva ci fossero due persone diverse,una senza paura e l'altra,l'altra ero io.
Sentii una porta aprirsi, richiusi il rubinetto e aprii lentamente la porta del bagno. Mi affacciai alla ringhiera che sporgeva all'entrata di casa. Cazzo erano arrivati già i miei. Corsi immediatamente verso camera mia senza farmi sentire. Andai nel panico immediatamente,se mi avessero scoperto mi sarei trovata in un mare di guai. Iniziai a fare avanti e indietro in cerca di qualche soluzione,poi mi girai verso il letto. Dovevo immediatamente svegliare Chris e mandarlo via da camera mia.
Carol:"Chris,svegliati" dissi io lentamente scuotendolo. Chris non si mosse per niente. Le mie mani sudavano freddo, e io stavo letteralmente entrando nel panico più totale. Mia mamma probabilmente sarebbe salita a minuti e io sarei rimasta nella storia come la persona che aveva rovinato un'amicizia. Decisi di passare alle maniere forti,gli tolsi le coperte da dosso e le buttai per terra. Odiavo il disordine ma in quel momento non me ne importava nulla,doveva immediatamente andarsene da quel letto.
Carol:"Chris per favore svegliati". Si girò con la testa dall'altro lato del cuscino e con la mano mi fece segno di lasciarlo andare.
Carol:"Sono arrivati i miei"
Chris sgranò gli occhi e girò la testa dalla mia parte. Si alzò immediatamente ancora un po' addormentato.
Chris:"Che facciamo?" mi chiese guardando nella stanza in cerca di una soluzione
Carol:"Vai in bagno"
Chris:"Ma come in bagno"
Carol:"Si vai" dissi io spingendolo fuori dalla porta.
Chris:"Ma non posso mi vedono da qua sopra" disse lui a bassa voce cercando di rientrare in camera.
Carol:"No che non ti vedono entra,corri". Gli chiusi la porta in faccia e pregai con tutta me stessa che nessuno scoprisse la fuga appena fatta. Mi spogliai dei vestiti con cui avevo dormito e mi misi il pigiama per non dare nell'occhio. Alzai le coperte che avevo posto prima per terra. Andai dall'altra parte del letto e mi venne naturale prendere il suo cuscino ancora caldo e annusarlo. Chiusi gli occhi e respirai ogni pezzo che aveva lasciato su quel letto. Mi ritrovai la sua espressione seria,i suoi occhi blu persi nei miei,la sua mano che mi abbracciava saldamente la vita,il suo respiro tra i capelli. Iniziai a cullarmi insieme al cuscino che avevo tra le braccia,fantasticavo,fantasticavo su un pensiero che non avrebbe mai preso vita. Bussarono alla porta,sgranai gli occhi e rimasi impietrita,incapace di staccare i piedi dal pavimento. Posai il cuscino e mi sedetti sul letto. La porta si aprì e io feci finta di sbadigliare e di stiracchiarmi.
Carol:"Mamma,ciao,siete tornati"
Elizabeth:"Tesoro ciao,pensavo stessi dormendo" disse lei venendosi a sedere vicino a me. Mi spostai un pochino per farle spazio.
Carol:"Com'è andato il viaggio?"
Elizabeth:"Bene bene. Tuo padre è voluto partire presto,sono un po' stanca" disse mentre tentava di scrocchiassi il collo. "A te invece come stanno andando le cose?" mi chiese facendomi un sorriso a trentadue denti.
Carol:"Bene mamma" ricambiai con un sorriso rassicurante
Elizabeth:"Sbaglio o in questa stanza c'è un forte odore" disse lei guardandosi intorno. Fui immediatamente avvolta dal timore.
Carol:"Quale odore?"
Elizabeth:"Non saprei c'è un odore intenso qui" . Vidi mia mamma avvicinarsi al lenzuolo ma fui colta subito dall'istinto e glielo tolsi dalle mani.
Carol:"Probabilmente è ora di cambiare il letto" dissi sviando il discorso
Elizabeth:"Va bene tesoro". Mia mamma all'inizio ci rimase un po' da quel gesto,ma alla fine non disse nulla. Strofinò le mani sul suo jeans nero e si alzò per andarsene.
Elizabeth:"Sai per caso dov'è Chris?" disse lei girandosi di nuovo verso di me
Carol:"No" dissi guardandola negli occhi
Elizabeth:"Oh. Probabilmente sarà andato a correre"disse "Io scendo vado a finire di disfare le valigie,dopo apri le finestre e fai prendere un po' d'aria alla camera" aggiunse prima di richiudere la porta. Tirai un forte sospiro e mi gettai con la schiena sul letto all'indietro. Che cavolo stavo facendo, non meritava di essere coinvolto.Chris era rimasto in bagno. Scesi immediatamente dal letto e mi precipitai in corridoio fuori dalla porta. Bussai. Nessuna risposta. E se mi avevano scoperto? Bussai di nuovo.
Carol:"Chris sono io apri" dissi io bisbigliando alla porta per farmi sentire. Aprì immediatamente la porta e mi catapultò nel bagno insieme a lui. Con una mano mi coprì la bocca per zittirmi.
Chris:"Stai zitta" disse lui guardandomi negli occhi. Mi sentii improvvisamente avvampare di calore,chiunque fosse entrato in quel momento avrebbe assistito ad una scena poco carina di me in pigiama con una mano sulla bocca. Io annuii con la testa dopo il suo ordine e lui tolse la mano.
Carol:"Dobbiamo uscire da qui" dissi io abbassa voce
Chris:"Come facciamo?"
Carol:"Non lo so i miei sono in camera a disfare la valigia. Scendi giù senza farti vedere e poi ti inventi qualcosa"
Chris"Ma mi vedono così"
Carol:"No che non ti vedono,fai finta che sei andato a correre"
Chris:"Scendi con me"
Carol:"Come faccio a scendere con te Chris"
Chris:"Ti prego scendi con me almeno mi copri così posso mettermi le scarpe ed uscire". Sospirai e aprii la porta per guardare che la via al piano di sotto fosse libera.
Carol:"Andiamo via libera" dissi io facendogli cenno con la mano per farmi sentire. Chris stava dietro di me. Io ero presa da una forte scarica di adrenalina mista alla paura di essere scoperta. Scendemmo immediatamente le scale facendo meno confusione possibile,guardai a destra a sinistra per vedere che non ci fosse nessuno e poi spinsi Chris fuori dalla porta insieme alle sue scarpe. Mi appoggiai al portone di casa con la schiena,sentivo il cuore martellarmi nel petto all'impazzata. Mia mamma apparve improvvisamente all'entrata.
Elizabeth:"Tesoro che ci fai appoggiata alla porta? domandò lei ferma a guardarmi
Carol:"Niente avevo sentito bussare ma falso allarme" dissi io staccandomi dalla porta e andai verso di lei. Lei mi cinse la spalla con una mano e mi diede un piccolo bacio sulla testa. Ci avviammo verso la cucina dove mio padre,moderatamente vestito in jeans e maglione se ne stava seduto a bere il caffè.
Carol:"Papà" dissi io contenta di vederlo
Ryan:"Tesoro" disse portando sul tavolo la tazza colma di caffè. Mi avvicinai verso di lui e lo abbracciai.
Carol:"Come sta la nonna?" gli chiesi
Ryan:"Diciamo che si sta riprendendo" disse lui scostandomi una ciocca dalla faccia, "tu invece,come sono andate le cose qui?"domandò. La mia testa iniziò a viaggiare ricordando la sera precedente,io e Chris accoccolati a letto, se avesse saputo in quel momento mi avrebbe buttato il caffè in faccia.
Carol:"Tutto bene" dissi io fingendo un sorriso. Ad un certo punto Chris bussò alla porta e mio padre si staccò da me e si diresse verso l'entrata per aprirgli.
Ryan:"Chris"
Chris:"Ryan amico mio" disse lui abbracciandolo
Ryan:"Come va?"
Chris:"Tutto apposto tu invece come stai?"
Ryan:"Bene non ci lamentiamo. Justin mi ha chiamato per il progetto dell'ampliamento, stai andando alla grande"
Chris:"Si diciamo che sta prendendo vita piano piano."
Ryan:"Sapevo che di te potevo fidarmi" disse lui mentre entrarono in cucina. Io ero seduta ad osservare la scena,una scena di due amici che si volevano bene,poi però venivo assalita dal senso di colpa e cambiavo lo sguardo.
Chris:"Ciao Elizabeth"
Elizabeth:"Ciao Chris" disse lei andandolo a salutare; " Grazie per esserti occupato di loro"
Chris:"Nessun problema" disse lui con le mani in tasca imbarazzato. Mi guardò mentre i miei erano presi a versare il caffè nella sua tazza,mi godei quel momento prima che Chris lasciasse la casa qualche ora dopo.

Il migliore amico di mio padre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora