Capitolo 13

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Stavo aspettando che il bagno si liberasse. Mio fratello era da un'ora che si era rintanato li dentro facendomi perdere ancora più tempo per pensare a cosa mettermi per l'inaugurazione. Il mio armadio pullulava di vestiti,ma erano tutti di nero o qualche colore inappropriato per una festa. I miei genitori erano usciti da più di due ore per fare delle compere,mio padre per la prima volta in vita sua era soddisfatto del suo progetto che stava prendendo vita. Chris si era occupato della maggior parte dei lavori,aveva guidato la troupe creando un vero e proprio capolavoro nella parte est dell'edificio. Mio padre era soddisfatto di ciò, anche perché essendo il capo,vantava di una maggiore fama per la sua idea. È passato un mese dall'ultima volta che ho visto e sentito Chris,non ci siamo più visti e non mi ha nemmeno più cercata.Le prime settimane non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa,ma con il passare dei giorni,con l'aiuto dei libri sono ritornata la Carol studiosa di sempre. Quel giorno mi dimenticai completamente di ridargli la felpa,c'è l'ho ancora con me nella mia borsa,ogni tanto la vado a guardare,ad accarezzare ma non la indosso più anche per non ricadere nella tentazione. Mio fratello uscì dal bagno con il suo accappatoio bianco lasciando nel corridoio la scia del suo bagnoschiuma gusto muschio intenso. Entrai in bagno subito dopo,era tutto appannato e il calore lì dentro iniziava ad umidificare i miei capelli. Entrai nella doccia e mi lavai velocemente il corpo.Non avrei dovuto perdere troppo tempo perché avrei dovuto iniziare a darmi una sistemata,dovevo ancora scegliere cosa indossare e sapevo,che quello,mi avrebbe portato via parecchio tempo. Uscii immediatamente dalla doccia intenta a non scivolare,mi infilai anche io il mio accappatoio rosa e,ancora con i piedi bagnati,corsi verso camera mia. Non sono mai andata a questo tipo di feste galanti,non sapevo minimamente come ci si dovesse vestire o pettinare. Mi sedetti alla scrivania e presi uno specchio portatile per iniziare a truccarmi,aprii la mia solita palette piena di colori,pensai alle tante combinazioni che potevo usare per imbrattarmi la faccia,ma era una serata galante almeno un minimo di serietà in volto dovevo dimostrarla. Optai per uno smokey eyes marrone per illuminarmi l'occhio,feci la mia solita linea di eye-liner e poi pinzai le ciglia. Non amavo sfoggiare me stessa,anzi,più stavo in un angolino più mi sentivo sicura,quella sera però,avevo intenzione di avere  più sicurezza. Presi una matita e un rossetto rosso dal cassetto e iniziai a disegnarmi la linea delle labbra. Immersa a finire il make-up,sentii bussare. Elizabeth:"Tesoro,guarda mamma cosa ti ha appena comprato" disse lei venendo verso di me sospettosa con una busta dietro la schiena. Mi girai verso di lei con la matita in mano per vedere cosa mi avesse preso.
Elizabeth:"Stavamo facendo shopping e ho visto questa cosa e te l'ho presa" disse portandosi la busta davanti per farmela vedere
Carol:"Ma mamma non dovevi " 
Elizabeth:"Oh coraggio aprila",mi diede la busta e mi invogliò ad aprirla. Tirai dalla borsa l'enorme scatola che conteneva qualcosa di veramente grande all'apparenza. Sentivo l'eccitazione di mia mamma da vicino,era tutta emozionata intenta di vedere nei miei occhi una qualche reazione. Aprii la scatola e tolte le prime due carte che si trovavano all'inizio,ci trovai delle scarpe con il tacco adagiate ad una stoffa rossa.
Carol:"Mamma..." dissi ispezionando le scarpe nuove. Erano veramente belle quelle scarpe, color argento davano l'aria di essere delicate ma decise.   
Elizabeth:"Ma le sorprese non sono finite qui" disse invogliandomi a togliere le scarpe per scoprire la stoffa. Tolsi le scarpe e le adagiai per terra,presi la stoffa tra le  mani e lei mi aiutò a tirarla fuori. Non era stoffa ma un abito. Un bellissimo abito di colore rosso nel quale risaltava un piccolo spacco sul lato sinistro del vestito e uno scialle per coprire le spalle.
Carol:"È per me?" chiesi incredula.
Elizabeth:"Certo tesoro che è per te,hai visto quanto è grazioso?"
Ero meravigliata da tanta bellezza, ero contenta per il pensiero che mi aveva fatto e non vedevo l'ora di indossarlo. Oltre ai soliti vestitini neri,non avevo mai indossato un colore del genere così importante. Sentimmo mio padre chiamarla di sotto invogliandola a prepararsi per non arrivare troppo tardi in ufficio.
Elizabeth:"Tesoro io scappo a prepararmi che se no si fa tardi,poi fammi vedere come ti sta" disse avviandosi verso la porta mimando una corsa. Presi l'abito e lo usai a mo di partner immaginando di danzare con qualcuno,mi sentivo una principessa e non vedevo l'ora di vedere come mi calzasse. Lo adagiai sul letto intenta a non sgualcirlo e ritornai alla scrivania a finire di sistemarmi. Il vero problema però,erano i capelli,cercai su Internet delle immagini di qualche acconciatura da prendere come spunto,c'erano fiori tra i capelli e perfino brillantini,non sarei mai stata in grado di ricreare qualcosa del genere. Presi un fermaglio e cercai di legare i capelli lasciando le due ciocche davanti per nascondere la fronte alta. Era il momento del vestito,sudavo per l'emozione, mi tolsi l'accappatoio e facendo attenzione indossai l'abito. Volevo lasciarmi sorprendere ma volevo assolutamente vedere come mi stesse,andai verso lo specchio e mi guardai. L'abito aderiva perfettamente alla mia vita,la scollatura non era profonda ma metteva in risalto lo stesso le mie forme. Mi ispezionai per bene,i capelli,il trucco,l'abito,non mi sono mai sentita bella e guardandomi in quel modo mi vennero gli occhi lucidi per la felicità. Mi sedetti sul letto e presi le scarpe,ero abituata alle mie solite sneakers di tutti i giorni, non ero una persona che se ne intendeva,sopratutto di scarpe,ma mia mamma era infallibile in queste cose. Presi una mini pochette fatta di piccoli brillantini e ci inserii il telefono dentro. Mi misi lo scialle e mi avviai verso le scale. Barcollai all'inizio,le mie caviglie non erano molto stabili e non ero abituata ad essere così in alto,fare la scala fu una vera e propria impresa ma arrivai sana e salva alla fine.
Mio padre venne verso l'entrata per prendere la sua giacca blu.
Ryan:"Carol.." disse fidandomi
Carol:"Che c'è?" mi voltai dietro di me non capendo cosa stesse succedendo
Ryan:"Stai un incanto" disse sistemandosi la giacca mentre mi guardava. Mio padre era nervoso si vedeva da come si sistemava in continuazione la cravatta. Anche mia mamma ci seguii verso l'entrata.
Elizabeth:"Amore mi passi la-" non finì nemmeno la frase che aggiunse a bocca aperta "Che bei ragazzoni che abbiamo qui" disse venendo verso di noi. Mia mamma era impeccabile, aveva deciso di indossare anche lei un vestito lungo ma nero che aveva spezzato con una pochette e una collana color argento. È sempre stata bella e io andavo sempre fiera di come sapeva amarsi. Anche Brandon scese,sembrava un'altra persona,era tirato tutto in ghingheri camicia bianca e giacca nera;aveva deciso di cambiare pettinatura provando a farsi riccio e direi che la missione riuscì alla grande.
Ryan:"Bene visto che siamo tutti pronti io direi di andare" disse papà mentre adagiava la giacca sopra le spalle di mia madre. Uscimmo di casa e andammo verso la macchina,la sua amata Range Rover nera. Lungo il tragitto non la smettevo di tamburellare il piede,ero nervosa come se dovessi presentare io la serata;più ci avvicinavamo all'ufficio più mi veniva la nausea. Arrivammo,il parcheggio pullulava di macchine e io non avevo intenzioni di scendere,la serata sarebbe comunque stata un successone senza di me. Mamma mi aprì la portiera e io non potei progettare la mia  fuga. Mio padre ci lasciò da soli all'entrata,mio fratello era preso dal telefono non fregandosene minimamente delle persone. Entrammo nell'ufficio,era tutto così diverso. Avevano spostato tutte le scrivanie per far posto ai tavoli decorati con delle tovaglie bianche e dei fiori viola posti a centro tavola,sul soffitto c'era una vetrata nel quale si poteva intravedere il cielo. Chris aveva fatto un capolavoro,la stanza era diventata enorme e piena di gente tutta tirata in ghingheri, qualcuno già pronto a brindare altri ad aspettare il cameriere che offriva da mangiare.
Elizabeth:"Però,è venuto proprio bene qui" disse mamma incantata ad osservare la sala. Io annuii approvando la sua risposta. Dovevamo scendere una scalinata,i tacchi mi facevano già male,avevo bisogno di una sedia.
Elizabeth:"È il nostro momento" disse prendendomi sotto braccio. Avrei voluto lasciarla lì da sola e vederla trionfare,ma mio papà ci teneva tanto a questa cosa non potevo abbandonarlo così. Tutta la sala girò gli occhi verso di noi,che vergogna, in queste occasioni non sapevo se fosse stato meglio piangere o scappare.
Elisabeth:"Schiena dritta,non guardare in basso e sorridi" disse mia mamma iniziando a camminare.Lei sapeva farci con queste cose,era abituata alle serate di papà,io no. La stanza era enorme e io con lo sguardo guardavo in tutte le direzioni per cercare una persona. Lo vidi con in mano un calice di prosecco insieme ad un gruppo di colleghi,quando poi si girò dalla nostra parte e incrociò il mio sguardo,io lo distolsi.
Elizabeth:"Hai visto c'è l'abbiamo fatta" disse soddisfatta salutando le persone presenti. Mi sentivo a disagio,mio fratello era sparito da qualche parte e non l'avremmo visto fino a fine serata,io sembravo di pietra sorridevo e salutavo persone che non conoscevo per non sembrare asociale. Papà venne verso di noi insieme a Chris. Il mio cuore batteva all'impazzata anche dopo un mese dalla sua assenza.Mio padre cinse la vita a mia madre e le diede un bacio sulla tempia.
Elizabeth:"Chris" disse mia madre salutandolo con un abbraccio
Chris:"Elizabeth stai benissimo vestita così"
Elizabeth:"Oh grazie caro anche tu stai molto bene"
Chris si portò il bicchiere alla bocca per smascherare l'imbarazzo, io invece mi guardavo intorno per cercare qualche bicchiere di prosecco da mandare giù. Non bevevo mai ma quella sera sapevo che ne avrei avuto bisogno.
Chris non la smetteva di guardarmi. Ormai i miei genitori erano impegnati a fare gli sposini e a parlare tra di loro che non badarono a me.

Il migliore amico di mio padre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora