× CAPITOLO XII ×

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× CAPITOLO • XII ×




Inutili sproloqui ebbero modo di prodigarsi a lungo, talvolta con animosità nel tono, durante le ore successive al dibattito e Yoongi, annoiato a mano a mano che il tempo passava, fu sul punto di alzarsi parecchie volte dalla sedia e andarsene perché i ripetuti tentativi di chiudere quella conversazione con le ― ampiamente da tutti ormai accettate ― tacitamente stabilite conclusioni, non ebbero purtroppo l'esito sperato. Tediato e col principio di un mal di testa, sollevò un sopracciglio prima di direzionare lo sguardo verso Namjoon che per la prima volta, concorde con lui nella stanchezza così come nel desiderio di fare altro, ricambiò con lo sguardo rabbuiato per via dei lineamenti contratti le attenzioni del comandante e le sue silenziose richieste d'aiuto. «Si affacciano tempi bui...» Continuò il funzionario più in là con gli anni: esattamente quello che meno di tutti godeva della stima di Yoongi, così come quella di qualsiasi altro essere propenso al pensiero e alla riflessione oggettiva, anziché alle proprie superficiali idee, montate tutte ― ovviamente ― sul proprio modo di vedere ciò che era giusto affinché potesse essere diviso da ciò che non lo era. Quel tipo di persona, non godeva di particolare ammirazione, almeno agli occhi del comandante e quest'ultimo non poteva fare a modo di rimembrare questo aspetto del suo carattere e della sua personalità, ogni volta che l'anziano palesava la sua presenza con qualche discorso che sarebbe risultato comunque stupido alle sue orecchie. «Ma per quanto riguarda te, Namjoon... Cosa, esattamente, hai intenzione di fare per riportare nuovamente la calma nel tuo regno? Dopotutto, non importa da che punto si voglia osservare la cosa, il problema sembra proprio provenire ed essere focalizzato esclusivamente lì!» Attaccò ancora il vecchio, stuzzicando malamente Namjoon ― come doveva essersi auspicato visto il sorriso sghembo che aveva macchiato il suo volto una volta osservato il modo in cui il diretto interessato aveva posto la sua attenzione verso quelle parole a discapito delle sue ben più produttive riflessioni ― ma come mai prima di quel momento, il padre del diretto interessato e che con questo condivideva la stizza scaturita da quel tentativo, prontamente rispose: «Anche il tuo regno non è stato esente da dissidenti di qualsiasi sorta... È bene ricordare anche, d'altronde...» Cercò di mimare il precedente signore, e fondatore prima di tutto, del regno posto all'attenzione di tutti per via della precedente infame allusione, il tono beffardo e il fare teatrale, sarcasticamente allestito dal più vecchio che ora se ne stava in silenzio. «Che gli ultimi ribelli uccisi dal comandante al fronte per trovarsi lì devono essere, per l'appunto, passati per forza attraverso il tuo regno. Ed è al quanto singolare e bizzarro il fatto che uno che da elogio di sé così come fai tu, non si sia reso conto del fatto che ci fosse un'Omega libero di scorrazzare per strada come se nulla fosse!» Incoraggiato da quel prevaricamento immotivato ed ingiustificato, Shinjoon cavalcò l'odio che l'anziano provava verso quella categoria, in misura persino maggiore rispetto a quanto faceva lui, per sminuirlo e per prendersi gioco dell'altro, allo stesso modo, se non addirittura peggio, rispetto a quanto questo volesse precedentemente fare con Namjoon.

𝙲𝙾𝙳𝙴 - 𝟽𝟼𝟹𝟿𝟶𝟷 │ 𝙾𝙼𝙴𝙶𝙰𝚅𝙴𝚁𝚂𝙴Where stories live. Discover now