× CAPITOLO VIII ×

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× C A P I T O L O • V I I I ×


Non aveva avuto modo di vedere molto altro ancora, Yoongi, subito dopo essere stato ferito da un soldato – presumeva, sulla base delle qualità fisiche possedute e tecniche, appartenente alle cariche militari più alte – la cui punta della spada, prima di cadere al suolo, gli aveva solcato buona parte del viso; un colpo che non aveva previsto, era arrivato dal basso verso l'alto con una velocità sorprendente e uno zelo ancora più audace. Yoongi era rimasto sconvolto per una manciata di secondi e per il resto del tempo, furioso aveva solo rimuginato, prima tuttavia che Jungkook mettesse realmente in pratica ciò che fino a quel momento lui aveva solo immaginando, sulla modalità per lui più allettante da utilizzare per fare a pezzi quell'uomo sotto le più atroci torture e col più ineguagliabile dei dolori. Non ne aveva avuto il tempo e per quanto immancabilmente gli dispiacesse, in quel momento, nonostante il cadavere di quell'uomo fosse davanti a lui – ne era certo – lo sgomento e l'angoscia avevano raggiunto livelli difficili da controllare. Per quei minuti aveva severamente creduto di aver perso la vista ad un occhio e di vedere, nel prossimo futuro, le sue qualità a livello combattivo in prima fila, compromesse a causa delle lesioni subite; in un solo frammento d'istante, molteplici pensieri nefasti avevano occupato la sua mente facendolo sentire una nullità, qualcuno che ormai impossibilitato a combattere e a rivestire il ruolo del condottiero di un esercito il quale poteva essere il suo, con pena e biasimo sarebbe stato presto o tardi destituito e spinto ad occuparsi di un compito meno oneroso rispetto a quello attuale. Pertanto, dopo aver sentito il corpo di Jungkook danzargli intorno un paio di volte per allontanare o uccidere altre possibili minacce, Yoongi si era morso le labbra furiosamente prima di asciugarsi il viso imbrattato di sangue con un braccio. Aveva sentito il gelo percorrergli le vene mentre, con l'ausilio di un solo occhio che in quel momento a dirla tutta, era quanto gli bastava per ripulire la zona intorno a lui, agitando la spada aveva ucciso uomo dopo uomo, esattamente come i suoi sottoposti non avevano mai smesso di fare. Dopo poco meno di un ora, il resto degli ufficiali avevano comandato agli uomini rimasti in vita un'ennesima ritirata che tuttavia, Yoongi quella notte decise di non negargli per molteplici ragioni: la prima affondava le sue radici nello stato attuale in cui riversava la sua salute e ora che la ragione aveva iniziato a soggiungergli nuovamente, era riuscito a comprendere bene anche il fatto di avere bisogno di urgenti cure e soprattutto, di dover riscontrare il danno subito con oggettività mentre per quanto riguardava la seconda motivazione, questa aveva a che fare con la consapevolezza che aveva di non poter essere distruttivo quanto desiderava, quella notte come mai in altre. Avrebbe guidato meglio le sue truppe da sano, in sella al suo cavallo e con una strategia di attacco ben più solida rispetto ad un piano architettato nel giro di un paio di minuti e soprattutto, con la sola rabbia ad alimentare le sue intenzioni, per cui, sapeva che avrebbe rimandato tutto ad un secondo momento, esattamente quando, ormai guarito, avrebbe lui stesso mosso per primo il suo attacco e questa volta contava di aggiungere una crudeltà che il popolo che lo aveva attaccato, con tutta probabilità, non aveva mai avuto modo di vedere.

𝙲𝙾𝙳𝙴 - 𝟽𝟼𝟹𝟿𝟶𝟷 │ 𝙾𝙼𝙴𝙶𝙰𝚅𝙴𝚁𝚂𝙴Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon