× CAPITOLO V ×

602 40 61
                                    

Ups! Tento obrázek porušuje naše pokyny k obsahu. Před publikováním ho, prosím, buď odstraň, nebo nahraď jiným.



× CAPITOLO • V ×



Approfittandosi del bel tempo che quel giorno inconsapevolmente annunciava, Jimin si diresse verso la casa del piacere più vicina con l'intenzione di comunicare ad un Omega in particolar modo, le disposizioni da seguire affinché la richiesta fattagli, svariate settimane addietro dallo stesso, potesse essere finalmente esaudita quella stessa sera. A lungo aveva discusso con Seokjin in merito a quanto gli era stato proposto ― timidamente e con non poco timore ― e soprattutto, alla modalità più efficiente da mettere in pratica per far in modo che questo accadesse tenendo conto in egual misura la sicurezza, la confidenzialità per quanto concerneva la loro identità e la locazione presso cui risiedevano tutti coloro che avrebbero fatto parte attivamente dell'operazione. L'omega era stato chiaro quindi, nel chiarire a Jimin quanto necessario fosse camminare su un terreno già accuratamente sondato in precedenza e quanto fosse per lui, e tutti i suoi compagni, più sicuro farsi scortare da qualcuno che al suo stesso modo era incaricato di recitare una parte. E tutto era stato eseguito alla lettera. Come un mantra i due giovani avevano ripetuto nei giorni prestabiliti le stesse azioni concedendosi qualche divagazione ― ugualmente concordata ― solo per quanto riguardava i discorsi e le allusioni che avrebbero fatto quando seppur vagamente, sarebbero stati interrogati da qualche protettore costantemente alla ricerca d'infiltrati doppiogiochisti o semplicemente balordi intenzionati a privarli della propria merce per disporre di essa in via esclusiva: Jimin, così come il suo complice, rientravano a pieno titolo nella seconda prospettiva. Una volta giunti al bordello, l'Omega volse la propria attenzione a Minjoon che una volta ricambiata l'occhiata, per primo allungò la mano verso la maniglia della porta d'ingresso per aprirla e scostandosi lievemente subito dopo, per far entrare il fasullo compagno. Giunti nell'abitacolo ― malmesso visibilmente soprattutto lungo gli angoli più alti delle pareti a causa dell'umidità che affliggeva quella casa così come tante altre da quelle parti ― che presiedeva ambienti disimpegnati di giorno e le camere presso cui risiedevano a tempo indeterminato gli Omega che vi lavoravano all'interno, i due furono accolti da un Beta tarchiato e all'apparenza trasandato che, una volta concessigli sorrisi di circostanza ed inchini che nulla avevano di signorile, s'apprestò a domandargli la natura che si celava dietro alla loro, piacevolissima, visita. Il primo a rispondere fu Minjoon e lo fece subito dopo essersi sporcato il viso con un sorriso giocoso all'apparenza e traditore nella volontà: «Siamo qui per divertirci, signore. Non è forse questo il comune motivo che spinge tante persone a recarsi in posti simili a questo?!»

Compresa la sottile provocazione, l'uomo ridacchiò complice asserendo positivamente allo stesso tempo col capo, prima d'incitare: «Come no! Molti portano a termine viaggi lunghissimi pur di ricevere un briciolo d'amore da parte delle nostre incantevoli creature.» Si dilettò a sgambettare verso il centro della stanza e una volta giuntovi, si fermò in attesa che i due lo raggiungessero mentre teneva le mani disposte l'una sopra l'altra: entrambe posizionate lungo la prosperosa pancia stretta e modellata visibilmente dalle vesti che indossava. «Ma vedo che sei già in piacevolissima compagnia...» Lo sguardo che Jimin sentì passare lungo ogni centimetro del suo corpo, oltre a provocargli ripugnanza verso l'uomo, comportò non poco dissenso ma nonostante le spiacevoli sensazione che quel Beta gli procurava, fu oltremodo accorto a far in modo che il tutto non trasparisse. «Sono incantato da così tanta aggraziata bellezza...» Le convenzioni sociali di quel regno e di quel tempo prevedevano che gli individui fossero cauti nello scambiarsi contatti fisici, seppur fugaci e smaliziati, ma tutto questo fu by-passato irrispettosamente dall'uomo che dopo essersi sporto di qualche centimetro, aveva afferrato il polso di Jimin intenzionato a glorificarne con un bacio il dorso della mano. «Cerchi qui il divertimento quando sei affiancato da un compagno così bello?» Il suo intento non era pregiudizievole, e si era assicurato a suo modo che questo venisse percepito chiaramente dai due clienti, quanto piuttosto era curioso di sentirsi dire sfacciatamente ciò che già da qualche minuto aveva intuito a causa di altri che come loro, in passato, si erano recati lì per proseguire intenti affini.

𝙲𝙾𝙳𝙴 - 𝟽𝟼𝟹𝟿𝟶𝟷 │ 𝙾𝙼𝙴𝙶𝙰𝚅𝙴𝚁𝚂𝙴Kde žijí příběhy. Začni objevovat