65 Capitolo

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Sono le sei del pomeriggio e tra un pò uscirò con gli altri per andare al cinema, decido di mettermi i soliti jeans blu e una maglietta bianca, metto mascara e correttore, bussano alla porta ed entrano Audrey e Dylan

"pronta?" chiedono

"si, vado ad avvertire a Jade" li avverto

"è uscita con i suoi amici" mi informano, annuisco e usciamo di casa

Dopo dieci minuti arriviamo davanti al cinema e noto i ragazzi già lì ad aspettarci

"scusate il ritardo" dice Audrey avvicinandosi a Matt

"tranquilli, poco fa siamo arrivati, allora andiamo a vederci questo film horror" esclama Nash

Ci addentriamo nell'edificio e dopo aver preso pop corn, patatine e bibite entriamo nella sala, non so come ma l'unico posto libero è accanto a Cameron, mi siedo e il film inizia in modo normale, senza sangue e mostri, per fortuna, inizio a mangiare i miei pop corn

"posso?" chiede Cameron a basa voce nel mio orecchio indicando i pop con, annuisco e quando va a prenderli, sfiora la mia mano che provoca una piccola scossa

Mi concentro sul film ma all'improvviso spunta un mostro schifoso, chiudo gli occhi e quando sento che le urla sono cessate li riapro e mi ritrovo appiccicata a Cameron e che gli stringo la mano, mi stacco da lui e divento rossa per l'avvenuto, mi riprende la mano e me la stringe, il resto del film non è così spaventoso, c'erano alcune scene terrificanti ma chiudevo subito gli occhi.

Usciamo dal cinema e noto le facce delle ragazze perplesse e terrificate

"la prossima volta ci vedremo un film romantico e da sole, non mi lascerò condizionare da voi" dice terrificata Camila seguita dalle altre, noto che la mia mano e quella di Cameron sono ancora unite, la scaccio subito e invento una scusa per avvicinarmi alle ragazze, noto che si sono fatte le nove di sera, i ragazzi dicono che se ne vanno seguiti dagli altri, li salutiamo e se ne vanno dalla nostra visuale

"chiamo un taxi?" domanda Dylan e noi annuiamo

Mentre aspettiamo il taxi, noto che accanto al cinema c'è un'insegna su un negozio con scritto 'investigatore privato', arriva il taxi e i ragazzi si siedono, mi abbasso all'altezza del finestrino

"ragazzi mi sono ricordata che devo fare una cosa, voi andate, ci metterò poco, una mezzoretta, prenderò un taxi dopo" li avverto

"sicura? dove dovresti andare scusa?" aggrotta la fronte Dylan

"devo andare da una pare, tranquilli, mezz'ora e arrivo a casa" si arrendono e partono

Mi avvicino al negozio e noto che stanno per chiudere, mi affretto

"scusi, state chiudendo?" chiedo affannata dato che ho corso

"si, ma se avete bisogno posso rimandare di altri dieci minuti" dice il proprietario suppongo

"si grazie" gli sorrido

Entriamo nello studio e l'uomo si siede dietro alla scrivania e io su una sedia davanti

"allora di cosa ho bisogno?" appoggia i gomiti sulla scrivania

"devo trovare una persona con cui ho perso i contatti e non so più dove si trova" mento

"va bene mi dica tutto" prende il computer portatile

"si chiama James Dallas, ha 25 anni e viveva qui ma poi è scappato di casa" gli dico l'uniche cose che so

"solo questo?" chiede e io annuisco

"va bene, farò delle ricerche, ha una foto del ragazzo?" domanda, annuisco e gli passo il mio telefono con la foto, prende un filo e si passa sul suo computer la foto che avevo fatto di nascosto

"le farò sapere, deve compilare dei documenti" mi passa dei documenti

Metto tutto quello che mi chiede e noto che dovrò pagare mille euro alla fine, gli passo il foglio e lo saluto, esco e sospiro, ora dove li prendo mille euro? Questa è la domanda mente sono sul taxi, se dirò ai miei che mi servono questa cifra dei soldi non me li daranno se non gli dirò come li userò, cercherò una scusa, ma ora ho voglia solo di dormire, arrivo a casa e dopo aver pagato il taxi entro in casa, noto tutte le luce spente, segno che tutti sono a dormire, entro in stanza e mi spavento vedendo Audrey e Dylan seduti sul mio letto

"che ci fate qui?" chiudo la porta non facendo rumore

"non arrivavi e poi siamo curiosi di dove sei andata" dice Audrey

"dovevo andare al bar, mi ero dimenticata che dovevo pagare un panino che non avevo pagato perché mi ero dimenticata il portafoglio" sembra che ci credono perché mi danno la buonanotte e se ne vanno

Sospiro e vado a mettermi il pigiama, mi strucco e mi sdraio sul letto, sento le mie palpebre pesanti finché vedo solo buio.

BACI DIMENTICATI Where stories live. Discover now