45 Capitolo

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Mi sveglio a causa della luce che proviene dalla finestra e mi arriva dritta agli occhi, mi sposto dall'altro lato per ricadere nel mondo dei sogni, ma ovviamente tutto questo si annulla quando la mia porta si apre bruscamente ed entra mia sorella con Audrey e Dylan, cerco di ripararmi da loro coprendomi con le coperte ma vengo subito scaraventata per terra, gemo dal dolore e mi alzo guardando tutti in modo minaccioso

"che vi prende? Non posso nemmeno dormire!" dico ad alta voce

"vestiti, mamma e papà vogliono parlarti prima di andare a lavoro, noi adesso andiamo a scuola" dicono scomparendo dalla mia vista

Mi dirigo in bagno e mi lavo la faccia e i denti, mi trucco come sempre, mi vesto con una maglia e un pantalone della tuta, prima di scendere prendo un lungo respiro, so che i miei vorranno parlare della partenza per New York e pensandoci i miei occhi iniziano a diventare lucidi, sospiro e scendo al piano di sotto, vedo i miei seduti sul divano e li raggiungo sedendomi sulla poltroncina davanti di loro

"Abigail, devo dirti la verità" parla mio padre guardandomi negli occhi, mia madre gli appoggia una mano sulla spalla come per consolarlo

"quando ho saputo della promozione del lavoro, io non volevo accettare, perché avrei cambiato la vita di te e di tua sorella, ma l'ho fatto è solo per una ragione... Per te, sapevo che anche se eri felice, non vedevo Abigail, mia figlia, non vedevo la luce nei tuoi occhi, eri solo Abigail, nel primo periodo dopo quello che è successo sembravi quasi morta ma poi hai ricominciato a vivere, ma nello stesso tempo non eri felice al 100%, non vedevo la luce nei tuoi occhi che emanavi sempre per via della felicità e ho pensato che se avessimo cambiato città forse, tutti i ricordi brutti se ne sarebbero andati via... Siamo venuti qua e ci sono stati dei momenti che ti vedevo felice e altri dove c'era solo il buio, io tesoro voglio che tu sia felice, quindi ti dà la possibbilità di scegliere la tua felicità perché mi manca la mia bambina, la mia Abi" dice mio padre con gli occhi lucidi, mi asciugo le lacrime che erano scese senza nemmeno accorgermi

"tesoro se non l'avessi capito, tuo padre ti sta concedendo di decidere se restare qui a Los Angeles o ritornare a New York" dice mia madre facendomi un piccolo sorriso

"io vorrei restare qui.. "sussurro con la voce tremante guardando il pavimento

Sento delle braccia attorno, segno che i miei genitori mi stanno abbracciando, le mie labbra sono tremanti per via di un pianto che sto cercando di reprimere

" tesoro, sii libera" sussurra mia madre

Scoppio a piangere e mi stringo di più a loro, dopo un po' che mi sono calmata, ci stacchiamo dall'abbraccio e mi sorridono

"noi ora dobbiamo andare al lavoro, ho già riferito alla preside che domani ritorni a scuola" afferma mia madre e io le sorrido, li saluto e decido di fare colazione, bevo un po' di latte e dopo averlo finito decido di andare a fare un po' di compere, prendo la mia borsa e le chiavi di casa ed esco, oggi è una giornata di sole e sento che andrà per il meglio, chiamo un taxi e dopo due minuti arriva, indico al tassista la via di destinazione e dopo dieci minuti arrivo, pago e scendo.

5 ore dopo

Ho appena finito di fare un pò di shopping e quasi non riesco a camminare per via delle troppe buste, noto un taxi fermo e lo raggiungo, dopo dieci minuti sono arrivata, pago e scendo, entro in casa e noto che non c'è nessuno, poso le buste e poso tutti i vestiti che ho comprato nell'armadio, sento suonare al campanello e corro ad aprire la porta, vedo tutti i ragazzi con anche mia sorella con il suo fidanzato, Hayes, mi sposto da un lato per farli entrare e si siedono come dei rinoceronti, soprattutto i maschi

"ci devi dire qualcosa?" domanda Selena inarcando un sopracciglio, in effetti mentre facevo shopping li avevo chiamati dicendogli di venire da me dopo la scuola

"no" dico semplicemente

"ci hai detto che ci dovevi dire qualcosa!" ribatte Camila

"di importante" ribatte Sierra calcando la parola importante

"e ora dici che non ci devi dire niente?" dice arrabbiata Audrey

"no, niente di che, solo che alla fine non parto e resto qui" dico alzando le spalle

Le ragazze spalancano la bocca e rido per la loro reazione, mentre i ragazzi si alzano e mi abbracciano, tranne Cameron che fa finta di niente e sta con il telefono a fare chissà cosa..

Dopo due minuti noto le ragazze ritornare nel nostro mondo e si buttano sopra di me, le stringo nell'abbraccio e prima di lasciarci mi sussurrano un 'ti vogliamo bene' che io ricambio

Ci ricomponiamo e decidiamo di vederci un film horror ma prima dobbiamo fare i popcorn perché un certo signorino di nome Taylor dice che è una legge che quando ti vedi un film ci devono essere i popcorn, Audrey va in cucina e prepara i popcorn e dopo cinque minuti ritorna con tre ciotole piene di popcorn, mi sto per sedere accanto a Madison ma il posto viene occupato da mia sorella, guardo in giro e noto che è rimasto solo un posto libero ed è accanto a Cameron, sbuffo e mi siedo accanto a lui, prendo la ciotola di popcorn e inizia il film, inizio a mangiarli e a guardarmi il film, noto Cameron allungare la mano per prendere dei popcorn ma io gli schiaffeggio la mano

"non osare toccare i miei popcorn" lo minaccio

"sembri Taylor, anzi no Matthew che è peggio" sussurra per non disturbare gli altri che stanno guardando il film, noto dalla coda dell'occhio che si avvicina di più a me, da essere attaccati l'uno con l'altra, mi giro verso di lui e sono pronta per ribattere ma lui si avvicina più del dovuto facendomi bloccare il respiro, siamo ad un centimetro di distanza, mi guarda negli occhi ma non riesco a sostenere il suo sguardo, abbasso gli occhi e mi cade lo sguardo sulle sue labbra carnose, sento il suo respiro che si mischia con il mio, noto che la sua lingua passa sopra le sue labbra per bagnarle, mi mordo un labbro e noto Cameron avvicinarsi al mio orecchio per poi sussurrarmi "grazie piccola per i popcorn"dice con un ghigno, di scatto giro la testa verso i popcorn e noto che la ciotola non è più sulle mie gambe ma nelle sue mani, divento paonazza per come abbia vinto lui e di come ero bloccata, mi giro verso il film imbronciata e incrociando le braccia all'altezza del seno e ricomincio a rivolgere la mia attenzione verso esso.

BACI DIMENTICATI Where stories live. Discover now