28 capitolo

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È Domenica e oggi, purtroppo andremo dai Dallas perché i miei genitori hanno scoperto che ho urlato in faccia a John, mi vesto con dei jeans strappati e una maglia a righe, mi metto solo un pò di mascara e scendo sotto dove trovo i miei e Jade aspettarmi

"entra in macchina" dice mio padre con tono severo

Entro in macchina e durante al tragitto resto in silenzio, ieri sera appena l'hanno scoperto si sono arrabbiati molto, soprattutto mio madre, mi hanno obbligato a scusarmi anche se io non devo scuse, stamattina quando mi sono svegliata i miei hanno deciso che partiremo per ritornare a New York, io pensavo che partivamo tra un mese o due e invece partiremo tra tre giorni.

Noto la casa dei Dallas, scendo dalla macchina e seguo i miei, ci apre Gina ed entriamo, raggiungiamo la cucina e noto i nonni, zii e cugini di Cameron. Bene devo fare anche le scuse davanti a loro..

" Buongiorno, sedetevi" dice lo zio di Cameron, ci sediamo e cala un silenzio imbarazzante

" per caso avevamo un impegno insieme? Perché non vi aspettavo" dice Gina

" no, solo che Abigail voleva porgervi le scuse per ieri sera, John ci ha chiamato e ci ha raccontato tutto" dice mio padre, stringo le mani in pugno sotto il tavolo, sento lo sguardo di tutti addosso ma solo di uno vengo catturata, da quello di Cameron che è confuso

" scusate ma di che cosa state parlando?" chiede

Tutti restano in silenzio, sbuffo perché per colpa mia me ne andrò di qua e di sicuro non avrò un bel ricordo, in poco tempo le lacrime mi rigano le guance, mi alzo e sposto la sedia facendo un rumore fastidioso

" John non ho intenzione di discutere, quindi ti chiedo scusa anche se sono stata obbligata perché io non te le avrei mai dette, perché sappiamo che ho ragione, e se tu non la pensi così.. io non ci posso fare nulla" dico senza asciugarmi le lacrime che continuano a scendere

" mi dispiace Gina, ma non capisco perché lo chiedi a me e che senso avrebbe se tanto tra due giorni parto" aggiungo e poi me ne vado, vado verso il parco che è vicino e arrivata mi siedo su una panchina, guardo per terra e penso di come la mia vita è cambiata, da male in peggio, le cose che ho fatto ieri e oggi non l'avrei mai fatte, non avrei mai fatto vedere a persone che neanche conosco la mia parte sensibile, e sapere che l'ho fatto per difendere Cameron mi da fastidio, sento qualcuno sedersi accanto a me e vedo Cameron

" che ci fai qui?" chiedo brusca

" Sierra mi ha raccontato cos'è successo ieri, appena ho capito che mi hai difeso sono rimasto a bocca aperta, voglio dire non ci sopportiamo a vicenda e litighiamo sempre" dice guardandomi

" non è così Cameron, io volevo conoscerti e essere tua amica, ma ti sei comportato sempre da stronzo con me anche se io non facevo niente, e si, ne dovresti rimanere a bocca aperta perché tu mi hai semplicemente solo attaccato come se tu sapessi tutto di me , ma non è così" dico arrabbiata

"io sono così, e non cambierò di sicuro per te" si alza e mi guarda spettando una risposta che non arriva, stringe i pugni e inizi a camminare verso casa, sbuffo, non lo sopporto proprio.

Decido di chiamare Zac che in questi due giorni non ho sentito

Inizio chiamata:

Io: ehi Zac

Zac: ehi Abi, ti stavo per chiamare, volevo dirti se stasera vieni ad una festa, c'è anche Amanda con i ragazzi

Io: .. va bene vengo, mi vieni a prendere tu?

Zac: si ci vediamo per le nove, ciao amore

Io: ciao Zac

Chiamata terminata

Mi avvio a casa e arrivata, mi dirigo in stanza, inizio a fare un progetto di arte per la scuola

***

Mi sto preparando per la festa e mi vesto così:

Sento il suono del clacson, scendo velocemente e in un attimo mi ritrovo in macchina, lo saluto con un bacio a stampo e dopo dieci minuti siamo davanti alla discoteca, scendiamo e ci avviciniamo verso i ragazzi e Amanda che ci aspettano fuori, ci ...

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Sento il suono del clacson, scendo velocemente e in un attimo mi ritrovo in macchina, lo saluto con un bacio a stampo e dopo dieci minuti siamo davanti alla discoteca, scendiamo e ci avviciniamo verso i ragazzi e Amanda che ci aspettano fuori, ci salutiamo ed entriamo, appena attraverso la porta, sento le mie orecchie esplodere per via della musica, vedo gente che balla e beve, cerco di non pensare e mi cade l'occhio su un tavolo dove vedo tutti i miei amici guardarmi, e Cameron e Dove scrutarmi dalla testa ai piedi, il primo con un sorrisetto e la seconda disgustata. Li evito e io e Amanda andiamo in centro pista a ballare e dopo un pò ci raggiungono gli altri, sento delle mani sui fianchi, mi giro di scatto e vedo che è Zac, non so perché questo contatto mi da fastidio, è il mio fidanzato e mi dovrebbe piacere ma non c'è la faccio, mi vengono in mente brutti ricordi, mi trovo una scusa per allontanarmi ed esco fuori, vedo la porta aprirsi e vedo uscire Sierra seguite dalle ragazze

"Abigail possiamo" cerca di parlare Sierra ma si blocca quando mi vede piangere, lei seguita dalle altre si avvicinano e mi abbracciano, scoppio a piangere e mi stringo a loro ma mi blocco quando sento qualcuno urlare.

BACI DIMENTICATI Where stories live. Discover now