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La meta era ormai prossima e Rory pensò che fosse quasi un peccato: era piacevole camminare al fianco di Kirei – pur nei panni di Jacen – soprattutto in una zona di Ambrian bella come quella. Gli ariosi edifici multiformi erano resi splendenti dal caldo sole estivo che ne faceva brillare le superfici in un gioco di luci e ombre ben studiato da chi li aveva progettati. Le aree pedonali erano lussureggianti con le loro aiuole ricche di piante ornamentali che si levavano rigogliose e in salute, mentre una musica appena percettibile si diffondeva dalle apposite colonnine polifunzionali.

Il pomeriggio volgeva al termine e molti seraniani camminavano con loro, diretti verso destinazioni meno ignote. Nonostante la ferma volontà di trovare e incastrare i colpevoli dell'assoggettamento dei sintetici non riuscì a non provare un po' d'invidia per quelle persone che parevano non avere una sola preoccupazione al mondo.

Una porzione del Kyhome fece capolino tra altri due eleganti edifici. Lo riconobbe perché, appena saputo che avrebbe dovuto andarci, aveva fatto ricerche sul suo conto, scoprendo che normalmente ospitava una fornita esposizione di componenti per la casa, dai mobili agli accessori elettronici più in voga. In quel momento, però, l'edificio era chiuso al pubblico da diverse settimane, per completo rinnovo.

Kirei aveva cercato informazioni sul proprietario, ma non aveva trovato nulla di strano: si trattava di un imprenditore quarantenne, che possedeva altre tre esposizioni come quella tra Serania e Mendelia, era incensurato e all'apparenza privo di contatti con Croyle e la Biotech.

Era certo che non avrebbero trovato nulla: come Jacen, credeva che l'informatore di Skyler fosse affidabile e che sarebbero stati gli amici nel virtuale ad assistere alla riunione dello scienziato. Tutto sommato preferiva così: l'idea di ascoltare Croyle e i suoi amichetti mentre – con linguaggio a lui incomprensibile – discutevano di affari, non lo entusiasmava. Senza contare che la vista dell'uomo che gli aveva procurato tante sofferenze avrebbe potuto spingerlo a compiere un gesto avventato, soprattutto se le informazioni raccolte nel corso della riunione si fossero rilevate inconsistenti per il loro obiettivo.

Ora la destinazione era davanti a loro: l'imponente edificio ellissoidale era sormontato per un terzo della sua grandezza da una porzione di un secondo ellissoide leggermente più ampio, che pareva pronto a inglobare il resto. Era ricoperto da vetrate che permettevano alla luce di entrare escludendo però la visione dall'esterno: Rory pensò che fosse il luogo perfetto per un'esposizione di componenti di lusso.

***

Kirei lanciò un'occhiata al proprio Vortex, ma non trovò nulla di preoccupante. Aveva attivato ogni possibile protezione, ma non riusciva comunque a evitare di controllare spesso ciò che avevano attorno: aveva cominciato appena erano partiti dalla casa di Skyler e ora l'intervallo di tempo tra una verifica e l'altra era notevolmente diminuito.

Prima di avvicinarsi all'ingresso del Kyhome si voltò per l'ultima volta, passando lo sguardo dalle panchine della zona di distribuzione sulla destra fino all'altro capo dell'area pedonale, seguendo un percorso che comprendeva ogni luogo che riteneva un possibile nascondiglio. Vi erano molte persone: camminavano veloci attorno a loro, alcuni impegnati in conversazioni tornadiche, altri che mangiavano quello che avevano appena ordinato alle tastebox, altri ancora entravano nei locali o prendevano i mezzi per spostarsi altrove.

Era certa che qualcuno stesse controllando i loro movimenti, o meglio, i movimenti di Skyler e Jacen. Il cugino aveva ragione a ritenere importante il loro travestimento nel caso in cui il messaggio del segnalatore anonimo si fosse rivelato esatto. Se Croyle aveva davvero fatto in modo che Skyler ottenesse un'informazione sbagliata, per tenerla lontana dalla vera riunione, era probabile che avesse incaricato qualcuno di accertarsi che avesse abboccato. Non fu però in grado di rilevare minacce nemmeno quando giunse all'ingresso dell'edificio.

Marchio di fabbricaWhere stories live. Discover now