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«Siete pronti?»

Emerald li osservava con occhio professionale, mentre lo sguardo di Jade lasciava trasparire una certa preoccupazione.

Skyler annuì, cercando di non mostrare l'agitazione che la stava schiacciando, mentre Jacen si limitò a un brusco cenno col capo.

Skyler sapeva che l'amico non era felice dei cambiamenti che avevano dovuto attuare rispetto al piano originario. Con la rivelazione dell'informatore anonimo non avevano più la certezza di conoscere il luogo della riunione e i potenziali obiettivi erano due, perciò l'idea di chiedere a Kirei di accompagnarlo era stata abbandonata.

All'inizio aveva preso in considerazione la possibilità di coinvolgere altre Sentinelle, ma non aveva in mano alcun elemento che potesse incriminare Croyle o giustificare un'ingerenza nei suoi affari in tempi brevi, perciò aveva scartato l'opzione. Sapeva che il Capitano avrebbe dato ordine di intervenire in caso di necessità e ciò doveva bastargli.

Kirei si era mostrata più che soddisfatta del nuovo piano, ma sarebbe stato sorpreso del contrario: l'entusiasmo per qualsiasi situazione di pericolo era una delle principali caratteristiche della cugina.

Rory aveva accettato di affiancarla senza pensarci due volte, pur senza l'esaltazione di Kirei, e Jacen sperava che riuscisse a contrastare l'avventatezza che a volte coglieva la ragazza e che diventare Sentinella aveva arginato solo in parte.

Non era stato semplice nemmeno decidere come suddividere i compiti. Aveva scelto di seguire il suggerimento dell'informatore misterioso, perché sentiva che la notizia era fondata: non gli sembrava così improbabile che Croyle si fosse fatto udire da Skyler di proposito durante la telefonata, per creare una falsa pista.

L'idea era stata di Emerald: scegliere la casa di Skyler, la più vicina all'obiettivo, come base operativa. E Jacen l'aveva subito appoggiata, perché dava modo a lui e Skyler, che potevano entrare nel virtuale da qualunque luogo, di essere fisicamente vicini a Kirei e Rory.

Questi ultimi si erano già avviati verso il Kyhome. Erano partiti da pochi minuti, vista la vicinanza al luogo che Croyle aveva indicato a Dara.

Avevano riflettuto a lungo su come organizzarsi e alla fine tutti avevano convenuto che la cosa più furba fosse fingere che i due fossero Skyler e Jacen. Se davvero Croyle aveva fatto quella telefonata e uso e consumo di Skyler, perché la giovane la sentisse, era importante che fossero proprio lei e Jacen ad andare, nel caso la zona fosse controllata e l'escamotage avesse come scopo tenerli lontani e occupati mentre altrove avveniva la vera riunione.

Così Kirei aveva utilizzato i programmi speciali da Sentinella per trasformare il proprio aspetto e quello di Rory prima di uscire.

Jacen accese il visore e fece un cenno a Skyler; era il momento di andare. Lei salutò Jade ed Emerald, lanciò un'occhiata al wallview che mostrava il cammino di Kirei e Rory, già prossimi al Kyhome, quindi attivò a sua volta il visore.

Come a ogni ingresso si trovò di fronte la propria immagine, stavolta pallida e tesa; al contrario di quelle che erano le sue abitudini, stavolta doveva modificarla in modo sostanziale per non essere riconoscibile.

Selezionò la modalità casuale e scelse una delle prime proposte, un volto dai lineamenti molto diversi dai suoi, ma gradevole. Velocemente aggiunse delle sfumature colorate ai capelli neri e lunghi, che raccolse in uno chignon improvvisato e spettinato, e optò per occhi verdi in contrasto con la pelle scura.

Accettò le modifiche e inserì le coordinate che le aveva indicato Jacen.

Dopo un secondo di buio si ritrovò in piedi al centro di un viale che attraversava un prato verdissimo, circondata da alberi e cespugli fioriti. Poco distante da lei, seduto su una lucida panchina nera, un giovane dalla pelle color caffelatte la fissava con i suoi occhi nocciola. Gli si avvicinò titubante.

Marchio di fabbricaWhere stories live. Discover now