18 - prima parte

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Il wallview, settato in modalità specchio, le restituì l'immagine del proprio aspetto e Skyler lo osservò con attenzione dalla testa ai piedi: i capelli raccolti con più eleganza del solito, il trucco che le rendeva gli occhi più luminosi, il moderno e raffinato vestito nero e ottanio che le scendeva fino al ginocchio rendendola più slanciata, fino alle scarpe perfettamente abbinate, ma confortevoli.

Tutto sommato poteva andare.

Mancavano una ventina di minuti all'orario stabilito e lei era già pronta; non doveva far altro che attendere il suo arrivo.

Avevano programmato l'uscita ormai da diversi giorni e già avevano dovuto posticiparla di una settimana per quanto avvenuto con i sintetici. Anche stavolta c'era stata la possibilità che saltasse, a causa dell'arrivo di Jade ed Emerald. I gemelli avevano ipotizzato di restare ad Ambrian per tutto il weekend, ospiti di Jacen, salvo poi anticipare il ritorno in Mendelia.

Quando aveva provato un pizzico di sollievo alla notizia che i due fratelli non sarebbero usciti con loro non ne era rimasta troppo sorpresa, anche se le aveva procurato un senso di colpa: si era ormai resa conto che ciò che provava per Jacen andava oltre la semplice amicizia. Ne aveva avuto la certezza la notte in cui era apparso dal nulla per toglierla dai guai, e ora l'idea di uscire con lui la preoccupava.

Lanciò un'occhiata al commento positivo che il programma Styladvice aveva elaborato per il suo outfit, definito "perfetto per un'uscita serale" e, soddisfatta, spense il wallview.

In quel momento il sistema l'avvisò della presenza di qualcuno oltre la porta d'ingresso e Skyler attivò il visore esterno. Ryben.

Ci mise qualche istante a riprendersi, poi si rese conto che il fatto che il giovane monitorasse i suoi spostamenti spiegava come potesse conoscerne l'indirizzo. Presentarsi lì in quel modo era praticamente un'ammissione.

Aprì la porta tentando di fare un passo oltre, ma il giovane fu più veloce e fu costretta a indietreggiare, lasciandolo entrare.

Aveva un largo sorriso e i bellissimi occhi verde acqua erano più luminosi che mai. «Ciao Sky!»

«Ciao Ryben. Come mai da queste parti?»

«Sono venuto a trovarti, spero non ti dispiaccia»

«C'è qualche problema?»

«Certo che no, volevo solo vederti. E stasera sei bellissima»

«Sto per uscire» spiegò lei, sperando di convincerlo ad andarsene.

«Non con quel tipo, la Sentinella, spero»

«Non ti piace Jacen?»

«Non amo le Sentinelle»

Skyler cominciava a sentirsi a disagio. Fece qualche passo indietro.

«A cosa è dovuta questa antipatia?»

Lui la seguì. «Non credo sappiano tutelare davvero gli interessi delle persone. Facile pattugliare Ambrian ora, quando tutto è pacifico e non si corrono rischi; ti sembra forse una cosa eroica? Credi che il tuo amico svolga un compito importante? È nei momenti di crisi, nelle emergenze, che si vede davvero l'utilità delle Sentinelle, e in quei momenti dimostrano sempre di non essere all'altezza del compito a loro affidato, fallendo miseramente»

«Ti riferisci a qualche episodio in particolare?»

«Il mio è un discorso generale, ma ti basti pensare a quello che hanno fatto a Croyle. Ci hai mai riflettuto?»

«Intendi con la Biotech, immagino»

«Certo. Hanno permesso a un gruppo di vandali di violare una proprietà privata e commettere il furto che ha causato il fallimento di un'azienda tra le più innovative al mondo»

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