18 - terza parte

20 7 14
                                    

Jacen aveva dovuto ricorrere a una beautybox per ricucire uno strappo nella maglietta causato dalla breve colluttazione con Ryben, ma né lui né Skyler avevano pensato di annullare l'uscita a causa di quanto accaduto.

Quando Ryben se n'era andato, i due avevano commentato per prima cosa il diverso comportamento del virus, che con il giovane aveva reagito in modo anomalo, minimizzando gli effetti che fino a quel momento avevano contraddistinto le persone colpite.

Volevano saperne di più, e Jacen aveva chiesto a Zephyr di consegnare a Raven il capello che aveva strappato al giovane: prima di partire l'avevano affidato a una sentcar guidata da un automa Sentinella.

Avevano raggiunto il distretto Thedus con il flybus, per ammirare dall'alto il meraviglioso panorama che Ambrian offriva dopo il tramonto. Nonostante tutto, Skyler era riuscita a rilassarsi e a non pensare, almeno per la durata del viaggio, a quanto accaduto con Ryben. Le luci adornavano la città come tanti piccoli diamanti e, da lassù, le strade sembravano tranquille e non affollate come invece erano apparse quando, scesi dal flybus, avevano cominciato a camminare lungo le aree pedonali in direzione della loro meta.

Skyler non era mai stata nella zona sottomarina del distretto Thedus. Lo confessò a Jacen quando il mare si spalancò davanti a loro.

«Questo è gravissimo» disse lui con un sorriso. «È una delle zone più belle di Ambrian, la preferisco anche a quella di Gens, che è la più popolare: sono certo che quella l'hai visitata anche tu»

«Diverse volte. E l'ho trovata magnifica»

«Lo è di certo, infatti è una meta turistica. Ma ora ti accorgerai che questa non è da meno, e ha un fascino speciale forse proprio perché meno caotica»

Presero uno dei numerosi elevatori subacquei che collegavano la terraferma alla zona sommersa di Ambrian, e Skyler si sedette subito sulla comoda panca ideata per godere di una visuale panoramica. L'intero cilindro era in vetro e ledox, per garantire massima trasparenza e stabilità. Appena cominciò a scendere i due ragazzi si trovarono circondati dal vitale mondo marino: l'acqua cristallina era popolata da creature acquatiche di ogni stazza, che nuotavano libere. Nessuna fece caso ai due umani in transito, che osservavano incantati i colori e le danze dei pesci.

L'elevatore toccò il fondo troppo presto, Skyler avrebbe continuato volentieri a gustare quella discesa incantevole.

Uscirono nell'Ambrian sottomarina, che si distingueva da quella in superficie solo per la volta marina sopra le loro teste e per gli edifici di dimensioni minori: non c'erano grattacieli lì, ma complessi di altezza limitata che non avevano nulla da invidiare ai colleghi emersi per eleganza e bellezza.

L'Ambrian sottomarina era soprattutto dedita al turismo e all'intrattenimento, le aree residenziali non erano numerose, ma ovunque locali e palazzi d'interesse gastronomico e culturale invitavano i visitatori a entrare.

Le aree pedonali non erano certo desertiche, ma era possibile camminare spediti senza essere rallentati dalla calca che era solita esserci in altre zone turistiche della città.

«Il Seabright si trova nel perimetro esterno del distretto ed è stato edificato in modo tale da fornire un'esperienza realmente immersiva» spiegò Jacen mentre salivano su un luminoso mezzo pubblico che a Skyler ricordò i treni che aveva visto in un documentario dello storico Tyron Vane.

Il mezzo li condusse fino al punto più a ovest del distretto; qui scesero e Jacen indicò a Skyler il Seabright. Era un edificio di soli quattro piani, inglobato nella struttura esterna trasparente che costituiva la cupola: la pianta era irregolare, con linee morbide e curve moderne, le pareti quasi del tutto costituite da vetrate. Ad ogni piano, nella facciata che dava sulla zona pedonale, ampie terrazze accoglievano clienti che si godevano una cena allietata dalle musiche e dal panorama che offriva la zona.

Marchio di fabbricaDär berättelser lever. Upptäck nu