7 - seconda parte

48 9 19
                                    

Giunse alla porta dell'appartamento di Jacen alle otto in punto, ancora in subbuglio per le emozioni del pomeriggio e poco concentrata sulla serata che la attendeva; sapeva che lui desiderava presentarle due amici mendeliani, ora ad Ambrian per un paio di giorni e suoi ospiti, ma sperava di potergli raccontare le novità e svelargli l'identità del nuovo datore di lavoro.

Quando Jacen aprì la porta e l'accolse col suo sorriso più bello, che risaltava sulla pelle scura e rendeva più brillanti gli occhi nerissimi, quasi non si accorse dei due giovani in piedi pochi passi più in là, ma la Sentinella si voltò subito verso di loro. «Ecco Skyler»

Rimase per un attimo incantata di fronte a quei due volti, praticamente identici fino all'ultima delle efelidi che ne punteggiavano i nasi. Entrambi avevano occhi nocciola e capelli rosso ramato, di un tono più caldo rispetto al suo e, pensò Skyler, più bello. La ragazza li teneva semi raccolti in un'acconciatura intrecciata, mentre quelli del fratello erano corti e sbarazzini. Entrambi avevano un sorriso che poteva far concorrenza a quello di Jacen.

La ragazza fu la prima a stringerle la mano. «Jacen ci ha parlato di te, sono felice di conoscerti. Io sono Jade»

«E io Emerald»

«So che conoscete Jacen da molti anni»

«Da sempre. Nostro padre e il suo si considerano quasi fratelli, vivere in due Paesi diversi non ha cambiato molto le cose, siamo sempre in contatto»

Jacen annuì. «Forse l'unica cosa che apprezzo del mondo virtuale: permette di incontrare all'istante anche chi non è vicino»

«Voi lavorate per la NewProgram, se non mi sbaglio»

«Hanno ereditato il talento del nonno» rispose Jacen dando una pacca sulla spalla a Emerald. «Sono i nipoti di Skip Kale»

«Una famiglia di programmatori?»

«Non proprio, i nostri genitori si occupano di tutt'altro: collaborazione internazionale» precisò Jade.

Emerald rise. «In pratica fanno opera di buon vicinato. E sono piuttosto bravi, a dire il vero; hanno cominciato quando Mendelia e Terasia non erano ancora confederate»

Seguirono Jacen in soggiorno e si accomodarono.

«Devi farti raccontare la storia dei loro genitori, di come si sono conosciuti, perché merita; è successo al tempo del colpo di Stato in Terasia» disse Jacen a Skyler.

«Mamma è terasiana, una degli attivisti costretti alla fuga. Si erano rifugiati in una nave da crociera centenaria abbandonata» confermò Jade. «Papà è stato il primo mendeliano a raggiungerli, l'ha aiutata a guarire una bambina e da quel giorno sono inseparabili. Erano presenti quando il popolo ha marciato per liberare i prigionieri e porre fine al regime»

«Fantastico, ne sarete molto fieri»

«Anche il padre di Jacen era tra loro» disse Emerald, indicando il padrone di casa, che stava posando un vassoio di bibite sul tavolino.

Skyler fissò Jacen interessata.

«Sì, anche lui era tra quanti hanno ristabilito l'ordine in Terasia, assieme a zia Fox, la madre di Kirei. Ma ora voglio sapere di te, Skyler, e del tuo pomeriggio»

Lei gli rivolse un gran sorriso. «Hai davanti la nuova componente del team di marketing della Livetech»

Jacen esultò, battendo il pugno chiuso contro quello di lei. «Non avevo dubbi, avevo detto anche a loro che ce l'avresti fatta»

«E non sai ancora tutto. Il Presidente della Livetech è Avix Croyle»

***

Marchio di fabbricaWhere stories live. Discover now