[completa]
Abigail Smith, una ragazza di 17 anni con un passato turbolento, è costretta a trasferirsi a Los Angeles per il lavoro del padre. Quando arriverà, la sua vita non sarà più la stessa, questo a causa di un ragazzo:
Cameron Dallas, 18 anni...
"mamma ti presento Abigail, è la figlia dei nostri colleghi di lavoro, Abigail ti presento mia madre Loren"
"Piacere signora" le tendo la mano e lei contraccambia
"Abigail vuoi venire da noi stasera a cena? È da tanto che non ci vediamo"
"grazie per l'invito ma non vorrei disturbare" cerco una scusa
"oh cara, tu non disturbi mai, vieni, mi fa piacere"
Mi arrendo e annuisco, le saluto e torno a casa, avviso i miei che stavano uscendo che andrò a casa dei Dallas a cenare e vado in stanza a leggere un pò.
***
MI sto preparando per andare dai Dallas e mi vesto così:
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Prendo la borsa e le chiavi di casa, chiamo un taxi e dopo cinque minuti arriva, salgo e gli dico la via di destinazione, dopo un pò il taxi si ferma, segno che siamo arrivati, scendo e pago il tassista, noto tre macchine fuori, prendo un lungo respiro e suono al campanello, la porta si apre e spunta Gina
"Ciao Abigail, entra dai ti farà freddo" dice facendomi entrare, tolgo il giubbotto e lo metto sul divano, io e Gina entriamo in cucina e noto un sacco di persone
"scusate" quasi urla Gina e tutti si girano verso di noi
" lei è Abigail ed è la figlia dei nostri colleghi oltre essere amica di Sierra" mi presenta
Tutti si presentono, e noto che ci sono due ragazzi che saranno quasi due anni in più di me
Ci sediamo alla tavola e iniziamo a mangiare, parlo un pò con la mamma e il papà di Gina e anche con gli zii, ad un certo punto cala un silenzio ma viene sostituito dalle parole di Mark, lo zio di Cameron e Sierra
" allora Cameron, hai deciso in che università ti iscrivi, dato che è quasi ora"
" si zio, andrò alla Harvard" risponde
" si certo, con i voti che ti ritrovi" esclama il padre
" ho avuto solo delle insufficienze, le recupererò" dice
" si certo, così aveva iniziato James e ora non si sa dov'è" dice, tutti restano in silenzio a guardare la cena, noto Cameron stringere le mani in pugni, in questo momento mi sento di troppo
" John per favore stiamo cenando ora" esclama Gina, Cameron si alza e se ne va, sbattendo la porta di casa segno che è uscito, sospiro e inizio a mangiare mentre tutti gli altri restano immobili, alzo la testa e noto tutti guardarmi, e vedo degli sguardi strani da parte dei nonni di Sierra e Cameron
" ehm che c'è?" chiedo imbarazzata
" vuoi dire qualcosa tu Abigail" dice Gina, cerco di capire cosa intende e poi capisco
" no, non ho niente da dire e poi siamo cena, non discutiamo ancora di più" affermo
" stai dicendo che discuteresti?" chiede John, sospiro e ricomincio a mangiare la mia insalata
" Abigail posso chiamare subito i tuoi genitori e dire che in questo momento sei scostumata per non aver risposto alla domanda che ti ho posto" dice con tono severo John, sospiro e mi alzo
" dove vai" esclama John
" me ne vado, chiami i miei e dica quello che vuole tanto partirò lo stesso per New York, che vuole che le dica ah? Vuole sapere la mi opinione? va bene, ve la dico ora, lei è come Cameron è una persona buona, ma certe volte è così, duro e insensibile, in questo momento lei è così e sa perché, ogni volta che io ci sono, lei rinfaccia a suo figlio di James e di come potrebbe diventare come lui, e sa una cosa, lei non si rende conto che la verità è davanti a lei, James non era felice e lei e Gina non vi siete resi conto, lui ha iniziato a autodistruggersi e lei l'ha cacciato di casa, senza aiutarlo e questo sta succedendo anche a Cameron solo perché lei gli dice che potrebbe diventare un male per tutti" dico con qualche lacrime sulle guance
Tutti ci fissano, e noto Sierra in lacrime, John resta davanti a me senza ribattere
"allora aiutaci Abigail, quando mio figlio sta con te è diverso.." dice Gina
"io? Gina so che di sicuro mia madre ti ha raccontato di me, del mio passato.. io sono più rotta di lui, come farei ad aiutarlo se tutti e due siamo rotti" dico prima di andarmene
Arrivata a casa, senza cambiarmi e struccarmi mi sdraio sul letto e piango, piango perché è così, io vorrei aiutare Cameron, ma non capisco perché tutti me lo chiedano a me, perché dicono che Cameron con me sia diverso, lui mi ha fatto le peggio cose da quando sono arrivata eppure non capisco del perché mi interessi se sta male o lo difendo, poco a poco le mie palpebre si chiudono e vedo di nuovo quei occhi marroni fatti di paura e dolore che ormai ho capito.