Chapter 67

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"I feel like dancing tonight!" Canticchio mentre mi sistemo i capelli per il concerto: sono troppo esaltata per questa cosa! Comunque... Mi sistemo la bandana rossa fra i capelli sciolti mossi: sorrido vedendo che mi sta abbastanza bene.

Come vestiti ho optato per una maglietta grigia chiara, camicia a quadri aperta sopra e jeans chiari, tutto condito con Dr. Martens. Mi guardo un'ultima volta nello specchio e poi vado da Harry che sicuramente è già pronto.

Eccolo lì seduto sul letto che traffica con il cellulare "Che fai?" Chiedo sedendomi accanto a lui "Twitter, ma..." Il suo sguardo si posa sul mio abbigliamento, ma soprattutto sulla mia bandana e in quell'istante realizzo che anche lui ne porta una, quella con la bandiera americana "Nemmeno l'avessimo fatto apposta!" Dice Harry mentre lo abbraccio "Già... Su, oppure arriveremo tardi! Voglio vedere bene Alex!" Mi alzo con al seguito una sua risata.

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Entriamo nell'enorme palazzetto, se così lo si può chiamare, dove suoneranno gli All Time Low. Mi brillano gli occhi: mai ero stata contenta così, anzi sì, quando ero andata al mio primo concerto degli One Direction, io e Harry non ci conoscevamo... Oh, mi sembra una vita fa, ma in realtà è solo un anno.

Stringo la mano al mio ragazzo mentre ci dirigiamo verso il palco. Siamo arrivati presto e, non saremo in prima fila, ma la terza o quarta va bene comunque. Il fatto che dobbiamo aspettare almeno una cosa come 2 ore mi infastidisce parecchio: odio aspettare. Mi siedo a terra come tutti gli altri e invito a fare lo stesso anche a Harry.

"Sei emozionata?" Chiede con un sorriso "Ovvio! Ma non contraddirmi, i miei cantanti preferiti siete ancora voi!" Dico sfiorando il suo naso con il mio "Sei dolcissima...".

"HARRY STYLES!"

Ci giriamo e un gruppo di persone si avvicina pericolosamente a noi. Arrivano come se fossero una mandria di mucche impazzite, per lo più urlanti. Ci alziamo ma è troppo tardi per trovare una soluzione.

La massa di ragazze e ragazzine chiassose si scaraventa su Harry facendomi perdere tra la folla: mi spingono, schiacciano contro persone sudattice e puzzolenti "Hey!" Dico cercando di farmi valere fra i mille corpi che mi opprimono. Mi metto sulle punte sperando di vedere dove sia finito Harry ma non lo trovo: oh santo cielo, spero stia bene... Mi sembrava troppo bello che le nostre 'vacanze' andassero bene, già...

Non riesco nemmeno a respirare chiusa fra le mille persone: è una situazione davvero caotica e l'essere claustrofobia non aiuto granché. Già, oltre ad essere sociofobica sono: claustrofobica, emofobica, aviofobica, brontofobica, demofobica, metathesiofobica... Be', lasciamo perdere perché le mie fobie sono fin troppe per essere raccontate in cinque minuti, e ad essere sinceri non è la mia priorità in questo momento.

Torniamo a qualcosa di veramente serio: il mio corpo spiaccicato come una sottiletta sul pane "Per favore, spostatevi!" Dico facendomi strada. A forza di spingere e tirare calci ce la faccio e grazie al cielo mi sono risparmiata un attacco di panico.

Sospiro guardando la folla: grazie di avermi rovinato la giornata, brutte galline! Come caspita farò a riprendermi il mio ragazzo? Speriamo non gli abbiano staccato un braccio a morsi... Quelle ragazze sembrano carine, e lo sono, ma quando si mette di mezzo il loro idolo sono peggio di quei mostri che fanno vedere nei film horror, lo dico per esperienza.

Mi siedo su un gradino pensando a cosa sia meglio fare quando una serie di giornalisti e paparazzi si avvicina a me "Lei è Sofia!?" "La ragazza di Harry Styles!" "Vi siete lasciati?".

Una serie di domande mi assalgono: eh no, col cavolo che mi lascio mangiare viva da questi! Con tutte le forze che posso avere mi alzo e, facendomi strada nello stesso modo di prima, cerco Harry.

You smile, I smileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora