Chapter 2

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TOC.... TOC....

Sento un rumore che proviene dalla finestra 'Ma che cos'è?' Penso alzandomi ancora assonnata. Arrivo alla finestra e la apro

TOC!

Ahi! Mi arriva una noce in piena fronte "Scusa!" Sento la voce di Harry. Mi massaggio la fronte e lo guardo "Buongiorno anche a te, tranquillo..." Lui mi sorride "Volevo solo svegliarti... Scusa se ti ho fatto male..." Scuoto la testa "No, nessun problema... Adesso mi verrà un bernoccolo e potrò dire: -Wow, lo sai che questo me l'ha fatto Harry Styles tirandomi una noce in testa come gli scoiattoli?-" Harry inizia a ridere sonoramente.

"Scusa... Dai mi faccio perdonare..." Mi appoggio al davanzale per ascoltare le sue parole "Ti va di andare a fare colazione insieme?".

Respiro piano senza far notare il mio stupore "Ok, ci sto." Lui sorride "Fra 10 minuti sono lì! A dopo".

10 minuti? 10 MINUTI?! Spalanco gli occhi e corro verso l'armadio che avevo iniziato a riempire il giorno prima. L'unica cosa che trovo sono shorts e magliette: perfetto! Corro verso le mie All Star bianche e me le infilo.

Avendo poco tempo devo fare tutto di corsa. Corro verso il bagno per rendermi presentabile il viso.

SPLASH!

Mi spiaccico contro la porta pensando fosse aperta. Busso ripetute volte "È questione di vita o di morteeeee!" Urlo per far uscire la persona che occupa il mio bagno.

Finalmente la porta si apre e ne esce mio fratello "Perché tutta questa fretta?" Mi guarda parecchio male vedendomi già vestita, cosa improbabile visto che è presto per me: le 9... Siamo in estate e finché non inizia la scuola io preferisco dormire...

"Lasciami passare!" Mi chiudo in bagno. Mi lavo il viso, i denti e poi mi pettino, circa, lasciando i capelli mossi come loro solito. Trucco? No, non fa per me... Se mi trucco rischio di mettermi un dito nell'occhio e di sembrare un panda... No, evitiamo questi momenti...

Corro al piano terra e prendo la borsa "Esco, ci vediamo dopo!" Dico ad alta voce per farmi sentire mentre chiudo la porta d'entrata. Sospiro per riprendere fiato e mi giro.

"Puntuale!" Dice Harry sorridendo. Sobbalzo "Santo cielo che colpo! Sì... Non hai idea di quanto abbia corso per essere in orario..." Si finge preoccupato "Oh tesoro, scusami... Ti senti bene?" Alzo gli occhi al cielo "Tu non sei normale..." Ridiamo insieme "Forse, ma vedo che ti diverti con me...".

Iniziamo a camminare "Può darsi..." Rispondo girando lo sguardo da un'altra parte. "Bene, allora... Dove vuoi andare?" Chiede mettendosi le mani nelle tasche di quei suoi jeans così stretti "A far colazione, avevamo detto...".

Succede ciò che non avrei mai pensato potesse accadere in 2 giorni, sì e no, che ci conosciamo. Harry mi mette un braccio sulle spalle. La sua mano arriva a toccarmi la spalla e mi vengono i brividi alla schiena.

"Scusa, se ti da fastidio dimmelo..." Dice prontamente lui che si accorge dei miei pensieri "No, no... Scherzi?" Lui sorride "Sai una cosa? È come se ti conoscessi da sempre...". Sorrido mentre lo guardo negli occhi e non so cosa dire. Le guance iniziano a bruciarmi. Ma questa sensazione svanisce appena Harry cambia discorso

"Starbucks?" Sorrido "Ovvio! Forse riesco a bere il mio frappé, questa volta" lui fa una smorfia "Sei tu che ti sei schiantata su di me!" Lo spingo piano sul braccio "Ma fammi il piacere!".

Entriamo e subito prendono le nostre ordinazioni. Ci sediamo a un tavolo. "Allora... Dimmi un po'... Di dove sei? Perché nonostante tu sappia l'inglese, il tuo accento mente..." Abbasso la testa sorridendo "Italiana...". Harry spalanca gli occhi "Italia? O santo cielo! È così bella... Vorrei andare lì in vacanza..." Mi guardo le mani "Sì, è carina...". Lui cerca di attirare la mia attenzione "Magari mi ci puoi portare tu..." Sorrido vedendo che cerca di punzecchiarmi "Certo... Un giorno, in futuro...".

Parliamo ancora un po' mentre facciamo colazione. Parliamo di tutto: dalle cose più stupide a quelle un po' più serie. Poi ci alziamo e usciamo da Starbucks perché è tardi.

"Sei simpatica..." Harry mi prende la mano. Gli sorrido cordialmente stringendogliela per fargli sapere che sono viva "Anche tu sei simpatico, tanto anche". Mi riaccompagna a casa "Grazie Harry per la colazione..." Lui mi sorride guardandosi le scarpe "Di nulla, grazie a te di essere venuta e di non avere avuto pregiudizi nei miei confronti..." Lo guardo seria "Hey, perché dovrei avere 'pregiudizi'?" Harry mi guarda coi suoi occhi smeraldo "La gente quando mi conosce vuole la mia fama... Tu sei diversa, quando mi hai conosciuto ti sei comportata bene con me: mi hai preso in giro, mi hai fatto ridere..." Mi stringo nelle spalle. "Scusa, ora devo andare..." Sorride e mi saluta con la mano.

Entro e mi sento ancora più intontita di ieri. Ma come riesce? Come riesce quel ragazzo a mandarmi così fuori di testa? Non riesco a darmi una risposta e questo non mi piace...

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"Buonissimo il pranzo, mamma!" Dice mio fratello "Grazie..." Lei sorride portando via i piatti. "Allora... Come va la tua vita a Londra?" Chiede papà girandosi nella mia direzione "Bene! Amo Londra...". "E chi hai conosciuto? Oggi sei uscita con qualcuno..." Mio fratello non ne lascia cadere una "Nessuno..." Dileguo prendendo il bicchiere per bere "Chi è che hai conosciuto?" Continua l'interrogatorio mio padre "Nessuno, è una nostra vicina di casa..."

Ecco... Idea più stupida non ce l'avevo... Una vicina. Una ragazza, per lo più. "Ah... E come si chiama?" Sorrido tesa "Harriet... Sì..." Loro sono poco convinti. Forse hanno capito che sto dicendo una bugia? Può darsi... "Scusate, vado di sopra a finire di mettere apposto la mia camera" sorrido e corro in camera.

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Il pomeriggio passa in fretta e quasi non me ne accorgo: tra vestiti da appendere, libri da sistemare... Insomma un casino colossale!

Fuori il sole sta tramontando e il chiaro del mattino lascia spazio a un blu chiaro della sera. Non ho tanta fame e mangio solo un Twix. Guardo fuori dalla finestra e vedo Harry col telefono in mano, seduto sul davanzale della sua.

"Hey! Ma tu sei sempre affacciato alla finestra?" Scherzo per prima. Lui sorride accorgendosi di me "Sì... Mi piace qui... La casa non l'ho presa a caso... Non vai a cena?" Sospiro sedendomi come fa lui "Non ho fame... Ho mangiato un Twix" lui si illumina lasciando il telefono "Twix? Ne hai uno anche per me?". Mi alzo e rovisto nella borsa "Sì... Come faccio a dartelo?". Ci pensa un attimo.

"Saliamo sull'albero..." Ecco la sua uscita. Quell'albero immenso vicino alla mia finestra arriva fino a casa sua, quindi secondo la sua idea ci potremmo salire perché c'è lo spazio a sufficienza per entrambi.

"Ok..." Non me lo faccio ripetere e mi sporgo dalla finestra salendo su uno dei robusti rami. "Attenta!" Dice Harry mentre si arrampica anche lui per arrivare al centro dell'albero dove c'è uno spazio dove stare.

"Eccoci" dice Harry sedendosi accanto a me "Il mio Twix?" Chiede aprendo la mano sotto il mio viso. Gli porgo le barrette "Li amo" continua scartandoli come fosse un bambino piccolo "Anche io...". Ci sorridiamo e Harry mi porge una delle due barrette.

Rimaniamo seduti sull'albero a mangiare e parlare per un po'. "Inizio ad avere freddo..." Dico stringendomi nelle spalle "Vieni qua..." Harry apre le braccia e mi stringe a sé "Così va meglio?" Chiede premuroso.

Rimango quasi di sasso, ma fra le sue braccia mi sento così bene, è come me lo sono sempre immaginata. Mi sento BENE. Chiudo gli occhi e mi appoggio al suo petto "Meglio, grazie..."...

||AUTHOR'S SPACE||

Buona sera :)

Grazie a tutti quelli che stanno leggendo la mia Fan-Fiction! Siete dei tesori! Grazie anche a chi ha commentato: mi ha dato la motivazione ad andare avanti! Spero di non deludervi....

Comunque, I VOSTRI COMMENTI SONO SEMPRE BEN ACCETTI. :)

Grazie ancora <3

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