You smile, I smile

Chapter 1

"Eccoci qua!" Mio padre ci indica una casa tipicamente in stile inglese "È bellissima!" Mia madre sorride davanti a quella meraviglia. Ci avviciniamo alla porta d'entrata e mio papà prende delle chiavi dalla tasca, le infila nella toppa della porta e...

Io e mio fratello iniziamo a correre su dalle scale sapendo che troveremo le camere da letto: la caccia è iniziata. Come al solito ci litigheremo la stanza dove stare. Ci spingiamo "Spostati!" Dice ridendo "Per niente! La camera più bella sarà la mia" ci scherzo un po' e poi noto una stanza. Ci entro. È magnifica: ha una finestra enorme che da sul giardino nel retro e in parte vi è un imponente albero, non saprei di che tipo, so solo che è l'albero più bello che io abbia mai visto. "Questa è mia" dico meravigliata da tutto. Mio fratello corre verso la camera rimasta.

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"Mamma io esco!" Urlo mentre prendo la mia borsa "Perfetto: torna per cena". Esco chiudendomi la porta alle spalle.

Chiudo gli occhi e respiro l'aria inglese. Ho sempre voluto vivere qui! Presa dal buonumore decido di perlustrare la zona e scoprire dov'è il più vicino Starbucks, tanto per cambiare. Forse sono troppo fissata con quella catena ma le loro cose sono strepitose.

Cammino per la strada. Guardo la gente che mi passa accanto. Sento frammenti di dialogo in quell'inglese così perfetto, con quell'accento adorabile: giuro, lo adoro! Cosa darei per avere quell'accento... Tanto mi piace che sono riuscita a comprare una canotta con la scritta 'If I had a British accent, I'd never shut up'.

Non posso dire che il mio inglese sia

male, perché io amo questa lingua e l'ho sempre studiata volentieri, ma il mio accento non è quello vero. Insomma, non sono inglese, cosa ci posso fare? Magari a forza di vivere qui potrei prendere l'accento British. Sì, mi piacerebbe.

Eccolo lì: Starbucks che mi sorride, invitandomi ad entrare. Non me lo faccio dire due volte e decido di varcare la soglia della caffetteria. Prendo uno Strawberry & Cream: il mio preferito. Quando lo ritiro sorrido e mi giro continuando a guardare il mio frappé, stregata dalla perfezione.

BUM!

Il liquido rosa chiaro cola sulla maglia nera di qualcuno. "Mi scusi! Giuro, non l'avevo vis..." Alzo lo sguardo per scusarmi.

I miei occhi azzurri incrociano un favoloso paio di occhi verdi smeraldo.

Rimango pietrificata.

Quegli occhi li riconoscerei tra mille. Il cuore inizia a battermi più forte che può e le gambe iniziano a cedere. Il mio sguardo deve essere parecchio sconvolto tanto che lui inizia a parlare "Non c'è problema... Piuttosto tu... Ti senti bene?".

La sua voce così calda mi avvolge come un abbraccio e io non so perché riesco a stare ancora in piedi. Insomma, ormai l'avete capito anche voi: mi sono imbattuta proprio in Harry Styles, gente, il ragazzo che amo con tutto il mio cuore.

Questa storia è lunga, sì... Voi direte 'Che stupidaggine! Come può essere innamorata di qualcuno che nemmeno conosce?' Io vi dico una cosa: non saprei rispondervi... È un po' come chiedere perché ti piace il gelato... Insomma, sono quelle cose a cui non sai rispondere e vorresti solo dire 'Perché sì'... Ma dopo ci pensi un attimo e dici 'Perché mi fa stare bene...'. Sì, ecco la risposta: mi fa stare bene, punto. Amo tutti e 5 i ragazzi, ma lui si è impossessato del mio cuore come se niente fosse, mettiamola così.

"Sì... Sì, grazie..." Dico ancora un po' scossa. Lui mi sorride e le sue fossette compaiono sulle guance. Sorrido anche io "Sembravi un po' scossa..." Dice guardandomi in viso. 'Certo! Non ti rendi conto che ho davanti la persona che mi piace?!' Penso fra me "Forse un po'... Comunque scusa se ti ho sporcato la maglia, veramente. Non volevo!" Lui mi sorride come fosse inebetito "Ci mancava solo che lo facessi apposta!" Iniziamo a ridere piano.

"Nonostante tutto, mi vorrei presentare: sono Harry..." Mi porge la mano. La stringo "Sofia...". Lui inclina la testa leggermente "Piacere Sofia... Mi ha fatto piacere parlare con te.." Sorrido "Anche a me, credimi... Scusa ancora per la maglietta...". Ci scambiamo uno sguardo quasi complice.

Ci salutiamo.

Rimango in mezzo a camerieri che corrono qua e là, nel caos immenso, ripensando a quegli occhi, a quelle parole, a quel sorriso.

"Scusi?!" Un cameriere chiede di passare. Esco ancora sconvolta dal bar.

Vado a casa, ancora con la testa fra le nuvole. "Salve a tutti..." Dico con il cuore che mi si scioglie "Come è andata?" Chiede mamma uscendo dalla cucina. Sorrido "Perfetto... Amo Londra...".

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Dopo cena salgo in camera mia. Mi appoggio coi gomiti al davanzale della finestra aperta e guardo il panorama.

Mi sento così intontita... Non ho mai provato delle emozioni come queste. Mi sento anche così vulnerabile. Il mio sguardo distratto è perso su un balcone fiorito quando vengo riportata alla realtà.

"Sofia?" Alzo lo sguardo e vedo Harry affacciato alla finestra difronte alla mia "Harry?" Chiedo confusa. Lui mi sorride dolcemente "Sì, proprio così... Abiti lì?" Sorrido e gli parlo come se fosse un mio vecchio amico "A quanto pare..." Sento la sua risata "Come sta la tua maglia?" Chiedo "Ma... È ancora macchiata, se ti va puoi lavarmela.." Mi punzecchia lui "Fatta! Lanciamela".

La distanza fra le nostre finestre è poca, tre metri massimo. Harry scuote la testa "Sei proprio originale..." Mi mordo il labbro inferiore "Cosa vuoi farci... Almeno ti diverti con una vicina così!"

Lui inizia a ridere, quella sua risata così perfetta che mi fa tornare il buonumore in qualsiasi momento. "Ora vado... Magari ci vediamo domani mattina..." Harry si scosta i capelli e un poco muoio "Ok... Buona notte Styles..." Lo dico senza pensarci e saluto con la mano.

Sto per chiudere le finestre quando lo sento supplicarmi "Ferma!" Riapro le ante "Come fai a sapere che sono Styles?" Inizio a ridere "Tutti ti conoscono... Come potrei non sapere chi sei?". Lui fa un piccolo sorriso "Notte Sofia..." Quasi imbarazzata faccio un cenno col capo e chiudo la finestra.

Harry è mio vicino di casa: forse sto sognando. Sì, è meglio andare a dormire forse mi sto inventando tutto.

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