VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN...

Oleh marzia_fedeli

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LA PAURA DI AMARE...LA PAURA DI STAR MALE....FORSE BASTA UN ABBRACCIO NEL QUALE SCOMPARIRE Lebih Banyak

1. PAURA DI CADERE...E DI LASCIARSI ANDARE
2. VIENI A SALVARMI
3. PERFECT
4. FAMMI PASSARE LE PAURE
5. AIUTAMI A RESPIRARE
6. AL SICURO FRA LE TUE BRACCIA
7. CUORI IN DISORDINE
8. LE CHIAVI DEL TUO CUORE
9. OCCHI SMERALDO
10. IL MIO ANGELO
11. L'AMORE NON BASTA
12. ASPETTAMI...TORNERÒ DA TE
14. INSIEME
15. TI DO IL MIO RESPIRO
16. VIVO PER LEI
17. LEGATA A TE
18. MI TREMA IL CUORE
19. TU CON ME ED IO CON TE
20. IL MIO MONDO SEI TU
21. SOLTANTO IO E TE
22. SEI LA MIA PARTE MIGLIORE
23. LA MIA PAZZIA PIÙ BELLA
24. LA MIA FAVOLA
25. PER FORTUNA CHE CI SEI
26. IL NOSTRO PER SEMPRE
27. SOLO SE SEI CON ME
28. TUTTO PER TE
29. PIÙ FORTI ASSIEME
30. FRA LE TUE BRACCIA MI SENTO A CASA
31. NIENTE DI PIÙ
32. L'ALTRA METÀ DEL MIO CUORE
33. NON CAMBIARE MAI
34. COMBATTERÒ PER TE
35. NULLA HA SENSO PER ME SENZA DI TE
36. LOTTA CON ME PER IL NOSTRO AMORE
37. IO E TE....NIENT'ALTRO CONTA
38. IL LUOGO IN CUI TUTTO È CAMBIATO
39. 50 SFUMATURE DI NOI
40. IL NOSTRO POSTO MAGICO
41. COLORA LA MIA VITA
42. IL MIO BATTITO
43. HAI IL MIO CUORE
44. OGNI ATTIMO VALE LA PENA DI ESSERE VISSUTO
45. LA NOSTRA ETERNITÀ
46. SIAMO IL PRESENTE...ED IL FUTURO
47. UNA RAGIONE PER SORRIDERE
48. MI FAI STARE BENE
49. FRA LE TUE BRACCIA NON HO PIÙ PAURA
50. PORTAMI VIA
51. ISTANTANEE DI NOI
52. NON POSSO PENSARE DI VIVERE SENZA DI TE
53. MAI HO AMATO COSÌ
54. IL NOSTRO AMORE DURERÀ PER SEMPRE
55. NEANCHE L'ALBA COMPETE CON LA TUA BELLEZZA
56. CAMMINA CON ME
57. SOLO ACCANTO A TE TUTTO HA SENSO
58. LE LUCI DI ROMA
59. SUPERARE I LIMITI
60. BELLO DA MOZZARE IL RESPIRO
61. PERDERMI E RITROVARMI DENTRO DI TE
62. PEZZI DI ME
63. SPEZZATA
64. FINITA
65. COMUNQUE MIO
66. L'ULTIMA VOLTA
67. SEI LA MIA FELICITÀ ASSOLUTA
68. AMORE ETERNO
69. AMORE UNICO
70. TUTTO IL RESTO È RUMORE DI FONDO
71. VIVO GRAZIE A TE
72. IMPRESSO PER SEMPRE SULLA MIA PELLE
73. PER SEMPRE IO E TE
74. FRAGILE
75. IL LUOGO DOVE FAR RIPOSARE L'ANIMA
76. PAZZI D'AMORE
77. E SE LA PERDO?
78. ABBRACCIAMI
79. LASCIARTI ANDARE...E LASCIARMI ANDARE
80. MI MANCHI
81. ANCORA NOI
82. SCEGLIERE TE
83. PARADISO
84. SONO TORNATA DA TE
85. UN'ALTRA PICCOLA VITA
86. IO, TE ED IL RUMORE DEL MARE
87. VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIO

13. VIVERCI

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Oleh marzia_fedeli

Sono tentata di fermare il tempo, di fermare quel momento perfetto e di riviverlo all'infinito, quando mi sentirò troppo sola e mi sembrerà di avere il cuore stretto in una morsa d'acciaio..mi apooggio delicatamente al suo petto e lo fisso. Dorme sulla schiena, con la testa leggermente girata e una mano stesa verso la mia parte del letto. Il lenzuolo lo copre dalla vita in giù e mi dà modo di gustarmi la visione unica di lui addormentato e senza barriere...penso che quell'attimo sia ancora più bello di quando facciamo l'amore..dormire con lui mi dà la possibilità di vivere il momento in cui Stephan non ha muri con il mondo esterno. È fragile e senza alcun tipo di protezione...come farò a lasciarlo andare fra qualche ora? So che è la cosa giusta da fare ma sicuramente non è quella che vogliamo noi due. So anche che se non ci dessimo almeno qualche giorno per decomprimere alla fine ci distruggeremmo a vicenda. Il nostro amore è fragile come un bicchiere di vetro che sta sull'orlo di un tavolino..un singolo movimento e potrebbe andare in pezzi...ed io non voglio perderlo. È troppo importante, è troppo fondamentale nella mia vita "Amore mio...dobbiamo alzarci.." glielo sussurro e il suo braccio si stringe istintivamente alla mia vita. Amo avere le sue mani su di me, mi danno la sensazione di appartenere a qualcuno e lui è l'unica persona a cui potrei mai appartenere. Non ho mai dato modo a nessuno altro di mettere il proprio marchio di proprietà su di me e sul mio cuore ma lui ce lo ha messo subito, senza che nessuno dei due se ne sia probabilmente accorto. È bastato guardarci, sfiorarci la pelle per marchiarci a vita "Che ore sono?"
"Le otto...hai detto che dobbiamo partire per le dieci no? Ora che ci prepariamo..."
"Prima ti devo coccolare" sorrido alle sue parole. Da una parte vorrei solo alzarmi da quel letto, vestirmi e partire a razzo da Savona. Almeno metterei distanza fra me e una città dove ho lasciato un pezzo del mio cuore...una parte di me vivrà sempre fra quelle quattro mura, dove ho ammesso di amarlo, dove ho fatto l'amore con lui la prima volta, dove ho fatto pace con il mare e la pioggia, dove ho fatto l'Albero di Natale dopo 12 anni. Dall'altra ci starei a vita lì, lontano da tutto e tutti, rintanata fra le sue braccia, potremmo vivere solo del nostro amore, a me basterebbe in fondo "Sarà difficile staccarci dopo"
"Perché sarebbe facile in qualche modo? Sarà comunque difficilissimo Chiara..tanto vale renderlo leggermente più piacevole..." lui ha ancora gli occhi chiusi e sembra più giovane dei suoi 25 anni. Quando siamo a letto assieme, quando mette da parte tutto quello che è El Shaarawy e mi mostra solo Stephan, diventa ancora più bello. Quello è veramente lui, ed è la parte che amo di più...gli bacio le labbra e chiudo gli occhi. Starei ore a baciarlo, starei ore a respirare il suo respiro e a dargli un pochino del mio "Togli il leggermente allora...rendiamolo piacevole al massimo" tanto vale viverci qualche momento rintanati a letto, prima di scontrarci con la realtà del mondo esterno "Brava amore mio" sorrido e poi caccio un urlo quando lui mi fa mettere sulla schiena e mi copre con il suo corpo. Mi mette la testa nell'incavo del collo e mi sfiora la pelle con le labbra "Ho bisogno di te nella mia vita Chiara"
"Anche io ho bisogno di te..." lo coccolo accarezzandogli il collo con le dita e lui sospira "Adoro quando lo fai"
"Lo so..per questo lo faccio..hai aperto gli occhi amore mio o stai ancora immaginando che accanto a te ci sia una bellissima ragazza mora e con gli occhi scuri?"
"Non dire cazzate scema...immagino solo te io" gli bacio la fronte e poi gli alzo il viso. Stephan, come pensavo, ha ancora gli occhi chiusi. Gli bacio le palpebre e lui scuote la testa "Ti amo"
"Anche io" cerca le mie labbra, io mi faccio trovare senza esitazione, del resto mai ho pouto  resistergli. Mentre ci baciamo apro gli occhi sicura che anche lui lo stia facendo ed infatti trovo i suoi bellissimi occhi verdi inchiodati nei miei "Fai in fretta a tornare Chiara che altrimenti ti vengo a prendere io...non so quanto resisto...so che devo darti tempo ma..."
"Fa male, lo so...fa un male assurdo...ma ce la faremo no?" dobbiamo farcela, perché altrimenti di me non resterà nulla "Ce la faremo" tentiamo di sorriderci anche se io sto piangendo e anche lui ha gli occhi lucidi. Allargo le gambe e senza parlare lo faccio entrare dentro di me. Non sappiamo se andare velocemente o lentamente, se guardarci negli occhi o chiuderli, se piangere o ridere...alla fine facciamo un mix di tutte queste cose.
Ci concediamo fino all'ultimo secondo per stare assieme, e anche quando ci alziamo dal letto continuiamo a baciarci ogni tre secondi mentre giriamo per casa e raccogliamo le ultime cose. Lui mi infila in valigia tre sue magliette e due felpe e me ne fa indossare una per il viaggio...lasciamo l'Albero di Natale montato, e Stephan mi dice che sua madre verrà a mettere a posto. Quando saliamo in macchina lui guida con gli occhiali da sole a schermargli lo sguardo anche se il cielo è nuvoloso. So che è per non mostrarmi i suoi occhi lucidi e anche io decido di inforcare gli occhiali da sole. Facciamo tutto il viaggio tenendoci per mano e ascoltando la musica che esce dagli autoparlanti...non parliamo molto, perché ne uscirebbe solo qualcosa che ci siamo già detti. Odio gli addii, odio gli arrivederci, odio le lontananze, odio le mancanze...odio doverlo lasciar andare anche se è per il nostro bene. Siamo due persone che abbiamo scoperto in pochi giorni di non poter fare a meno l'uno dell'altra ma questo rapporto così viscerale e stretto non è totalmente giusto. Dobbiamo mettere distanza, anche se fa un male cane, anche se quella notte probabilmente non dormirò, anche se mi verrà la voglia assurda di andare a casa sua e di raggiungerlo nel suo letto. Ho imparato a conoscere una persona favolosa, quella che probabilmente resterà con me tutta la vita ma che adesso devo allontanare. Lo amo, forse troppo...perché a volte si ama troppo...si ama non guardando in faccia la realtà e le conseguenze, si ama un'altra persona prima di amare noi stesse...ed io devo amare prima di tutto me stessa, devo mettere un punto definitivo al mio passato. Che non vuol dire dimenticare i miei genitori ovviamente ma vuol dire andare oltre....mentre io in parte sono ancora la bambina di 10 anni che ha fatto quell'incidente con loro, che ha passato mesi in ospedale e che poi ne è uscita senza più sogni né speranze. Stephan me li ha ridati, ma io devo andare a riprendere parte di quella che è Chiara nel posto in cui ho lasciato il 70% di me, il luogo dove sono sepolti i miei. Non ci ho mai messo piede, non ho mai avuto il coraggio e la spinta necessaria per fare quel passo ma ora mi rendo conto che lo devo fare, per me, per Stephan e per loro a cui lui sarebbe piaciuto un sacco "A che pensi?" stiamo entrando a Roma e gli stringo maggiormente la mano "Ai miei genitori e a noi due"
"Ti penti di questi giorni passati con me? Dimmelo Chiara che mica ci rimango male...cioè ci rimango male ma preferisco saperlo"
"Non mi pento di nulla...sono sicura che tu mi abbia cambiata per sempre Stephan...e sono felicissima di essermi abbandonata al sentimento che provo per te"
"Adesso è il tuo che sembra un addio" è vero, suona come un addio anche se io non vorrei mai pronunciare quella parola...solo che in alcuni momenti penso che lui starebbe bene lontano da me, penso che io nella sua vita ho portato solo casini "Starà a noi due non farlo diventare un addio...ti sto dicendo che non rinnego nulla, farei tutto esattamente nello stesso modo...conoscere te è stata la cosa più bella e più giusta della mia vita, perché mi hai dato una spinta per cambiare...non ero una bella persona Stephan, quando mi hai conosciuta. Ero cupa, buia, ero solo una ragazza di 22 anni che non avevo più nulla...e..."
"Non dire cazzate Chiara. Se non fossi stata una bella persona non mi sarei innamorato di te"
"Invece fidati che non ero una bella persona...ero solo buio...e tu sei la luce per me...e forse abbiamo corso troppo è vero, ma se lo abbiamo fatto è perché ci siamo amati subito.." mi fermo un attimo e prendo fiato perché le lacrime mi scendono lungo le guance e la gola mi pizzica "...e ti amo da morire fidati..."
"Anche io" si porta le nostre mani intrecciate alle labbra e mi bacia le nocche poi continua a guidare nel traffico della capitale fino ad arrivare alla strada di casa mia. Il viaggio è stato il classico viaggio lungo mezza Italia, dove rifletti su come sei cambiata, su quello che hai lasciato di te nel luogo da cui sei partita. Tornare a Roma è strano, parecchio e tornare a casa mia lo è ancora di più. Non ci torno da quando sono uscita in maglioncino leggero nell'anniversario della morte dei miei. Sembrano passati secoli, invece sono solo 6 giorni. Ma dal 21 dicembre al 27 dicembre sembra che sia passata una vita intera. Stephan parcheggia quasi davanti al mio portone, poi spegne l'auto e si slaccia la cintura "Vuoi che ti accompagni alla porta?"
"Se lo fai ti trascino a casa mia e ti lego al letto quindi direi di no" lo dico per scherzo ma neanche tanto alla fine, se lui si avvicinasse al mio appartamento lo porterei dentro e non lo farei più uscire "Non è male come prospettiva ma magari aspettiamo" sorrido e poi apro la portiera. Anche lui scende e poi prende il mio trolley ed il borsone più il mio unicorno di peluche "Ce la fai a portare tutto?"
"Si tranquillo....ora non ci salutiamo altrimenti è un disastro" faccio per andarmene ma lui mi blocca per un polso "Chiara...vieni a salutarmi" scuoto la testa ma il mio cuore è corso già indietro, fra le sue braccia e alla fine io lo seguo. Comincio a singhiozzare e lui mi toglie gli occhiali da sole poggiandomeli sulla sommità della testa "No dai sono un disastro"
"Sei bellissima invece..." no, sono brutta, con gli occhi rossi e la faccia allucinata "Stephan non dire cazzate..."
"Sarà perché ti amo che ti vedo sempre bellissima...e sarà sempre così ok? Ti aspetterò ma non ho tantissima pazienza quindi rimetti a posto quello che devi mettere a posto e poi vieni da me...ma porta tipo le tue cose perché stai fissa a casa mia...e porta Sally ovviamente"
"Ma non ti piacciono i cani"
"Ma se la mia fidanzata ha un cane prendo il pacchetto completo...e poi non è che non mi piacciono, diciamo che ci devo prendere confidenza..."
"Mi stai dicendo che tipo devo trasferirmi? Non era così l'accordo Stephan...io avevo le chiavi di casa tua e sarei venuta da te quando mi sarei sentita sola..mica tutte le sere"
"Rinegoziamo l'accordo allora..." scoppio a ridere e gli sposto gli occhiali anche se pure lui protesta "Chiara..." Stephan sbuffa e quando lo fisso negli occhi capisco perché. Ha gli occhi verdi lucidi e cerchiati di rosso "Una convivenza non è una cosa da poco"
"Lo so..ma è la cosa giusta...lo so io e lo sai anche te..ti aspetto, per tutto il tempo che ti serve, ti assicuro che non mi innamorerò di certo di altre ragazze, perché non le guarderò neanche...ma quando tornerai sarà una cosa seria, maledettamente seria..." annuisco e poi lo bacio. Sento il sapore delle mie lacrime mischiate alle sue e quando mi stacco gli devo asciugare le guance e fa un male della miseria vederlo piangere per me "Torno Stephan...te lo prometto" lui fa cenno di si e poi mi ribacia prima di allontanarmi "Vai adesso altrimenti non ce la facciamo" assaggio un'ultima volta le sue labbra prima di fare qualche passo indietro. Metto distanza fra me e lui, non mi volto indietro e non lo faccio finché apro la porta di casa e me la richiudo alle spalle. Solo allora caccio un urlo come se mi stessero strappando l'anima dal petto e mi accascio a terra senza più forze. Fisso l'anello che porto al dito e solo quello mi impedisce di andare in mille pezzi.

*******
Guido fino a casa mia come in trance e quando svolto nella mia via e vedo chi mi aspetta sotto al portone sono tentato di tirare dritto. Ma alla fine il mio animo da bravo ragazzo come dice sempre mio fratello, anche se a volte dice che assomiglia più ad un animo da coglione, prende il sopravvento e parcheggio l'auto "Susanna...che ci fai qua?"
"Ti stavo aspettando...sono andata a Trigoria ma mi hanno detto che avevi preso un giorno di permesso" eh certo, i ragazzi fuori dal centro sportivo non sanno mai farsi i cazzi loro alla fine "E quindi?" mi appoggio alla macchina e metto le mani in tasca. Susanna ha 19 anni ma a volte mi sembra ne abbia quasi 30 da come si veste e si trucca. All'inizio questo suo essere più grande della sua età, per esperienze e modo di fare, mi ha intrigato ma tutto è durato il tempo di due scopate e poco più. Io l'ho archiviata fra le mille ragazze che ho incrociato nella mia vita e che non hanno lasciato un grande segno alla fine, lei evidentemente ha un'idea diversa "E quindi non ci vediamo da un pochino e volevo sapere se ti andava di passare la serata con me..e la nottata ovviamente"
"No Susanna...e ti chiedo di smetterla di raccontare stronzate alla mia fidanzata...io e te non ci vediamo da almeno tre settimane...perché le hai scritto che siamo stati assieme quando non è vero?" lei ride ed in quel momento stringo i pugni per soffocare l'istinto di toglierle quel sorriso dal volto "Se l'è presa? Povera piccola...stavo solo scherzando..." Susanna è una bella ragazza, con lunghissimi capelli scuri e grandi occhi color cioccolato. Mi sfiora la guancia con l'unghia dell'indice, laccata di rosso fuoco, ed io mi allontano "Bhe non scherzare" le afferro il polso e metto distanza fra me e lei "Devi dirle che quello che le ho detto io è nulla rispetto a quello che le diranno in futuro, forse non è adatta a fare la fidanzata di un calciatore famoso"
"A parte che fare la fidanzata di un calciatore non è un lavoro...lei è la mia fidanzata non lo fa...non è una cosa per cui la pago Susanna a differenza di quello che puoi pensare te" ma come cazzo ha fatto a piacermi una così? "Scusa tesoro mio...archiviamo questo discorso e pensiamo a noi due...ti va di fare qualcosa?"
"No Susanna e comunque non esiste un noi due e non sono il tuo tesoro...ora finiscila" faccio per girarle le spalle e tornare alla macchina quando lei mi sbarra la strada "Ma ti è piaciuto quando siamo stati assieme...mi pareva che la cosa non ti dispiacesse affatto..." Susanna si appoggia con il fianco alla carrozzeria dell'Audi e slaccia la cintura che chiude il suo cappotto nero. Mi fa vedere che sotto porta veramente poco, mi pare un vestitino nero molto corto e poco altro "Non l'abbiamo mai fatto in macchina...potrebbe essere divertente....e ti assicuro che la tua ragazza non lo saprà. Sarà il nostro segreto..." inclino la testa e la fisso come se fosse completamente scema "Cosa non ti è chiaro della frase che ho una fidanzata? La amo Susanna e non la tradirei mai con una che ha sempre e solo avuto lo scopo di fare la mia fidanzata...fare non essere...cosa credi che sia tutto rose e fiori stare con un calciatore? Soldi a palate e cazzate varie? Bhe non è solo quello fidati" la sposto di peso e apro la portiera "Posso anche fare la fidanzata amorevole e devota se vuoi...cambio modo di vestire e di truccarmi...divento un pochino come la tua Chiara...puoi avere molto di meglio sai? E poi scommetto che non è neanche molto brava...con me non eri mai insoddisfatto mi pare" stringo le chiavi della macchina in mano e prendo un bel respiro "Se tu fossi un ragazzo ti avrei già tirato un calcio nei coglioni...fortuna tua sei una ragazza e mai alzerò le mani su una ragazza..ora ti sposti grazie o ti asfalto con l'auto..." lei incassa il colpo con classe e fa un passo indietro "Se mi vuoi sai dove trovarmi..." mi lascia un bacio volante prima di girare sui tacchi e camminare. Prende una sigaretta dalla tasca e si mette a fumarla facendomi un gesto di saluto con la mano che io non ricambio. Ho una rabbia addosso che non so come buttare fuori e non so cosa mi abbia trattenuto dal tirare una sberla a Susanna. Prendo il cellulare e chiamo il fisioterapista della squadra chiedendogli di raggiungermi a casa. Voglio l'ok per andare a correre un pochino, altrimenti finirò per spaccare qualcosa. Porto la macchina in garage e poi salgo a casa. Sarà una proiezione della mia testa ma sento ancora il profumo di Chiara nelle stanze...ci manca che abbia anche le allucinazioni olfattive e sono a posto. Carico una lavatrice e poi giro per casa come se fossi un animale in gabbia...devo uscire da lì...non la vedo solo da un'ora e sto già per sbattere la testa al muro. La prospettiva di non vederla per giorni interi mi scava un buco nel petto...mai una ragazza mi ha incasinato così il cervello e mai ho dato la possibilità ad una ragazza di farlo. Neanche la mia ex fidanzata aveva questo potere...e pensare che fino a qualche giorno prima pensavo che mai avrei amato un'altra ragazza nel modo in cui ho amato lei. Alla fine è tutto vero...amo Chiara ancora di più e mi manca un sacco...

*********
Sono seduta sul divano con Sally in braccio...è un barboncino bianco neve che per fortuna non abbaia troppo e che sta buono per la maggior parte del tempo. Basta che io la coccoli a dovere e lei mi dà la dose di amore necessario per andare avanti. O almeno era così fino a una settimana prima..ora, seppur lei si strusci contro di me, e mi gironzoli attorno cercando le mie attenzioni, io sento un buco al centro del petto...ho preso tipo 80 volte in mano il cellulare per mandargli un messaggio ma tutte le 80 volte l'ho rimesso sul tavolino. Se lo chiamo o gli mando qualche messaggio non metterò mai distanza...che stronzata colossale poi...perché ci stiamo facendo del male con quella storia dello stare lontani? Sento bussare alla porta e sposto Sally...spero tipo che sia lui ma ovviamente il mio desiderio non potrà mai avverarsi "Ciao Chiara...ti ho portato da mangiare" la signora Alessandra mi allunga una teglia di cibo, a giudicare dal profumino dovrebbe essere il suo sformato di patate, formaggio filante e prosciutto cotto. Sa che lo adoro ma in quel momento lo stomaco mi si rivolta "Grazie ma non ho molta fame" la faccio entrare e poso la teglia sul ripiano della cucina. Sono stata da lei prima, quando sono tornata ma non ci siamo parlate affatto dato che ha visto in che condizioni stavo "Che è successo? Dai messaggi sembrava andare tutto a meraviglia" annuisco e poi le spiego velocemente quello che è successo. Alessandra è quanto più di simile ad una madre abbia mai avuto e poi ho bisogno di parlarne con qualcuno "Ci sta che tu faccia pace con te stessa Chiara ma stai male e sicuramente starà male anche lui, quindi perché vi state facendo questo?" alzo le spalle e mi tiro fino oltre le dita le maniche della felpa di Stephan che indosso. Sarà una cosa da malata mentale ma indossando le sue cose mi sembra di sentirlo più vicino "Perché non ti fai aiutare ad affrontare i tuoi demoni? Se glielo chiedi verrà con te al cimitero..."
"Mi ha chiesto lui di prendere le distanze"
"Perché pensa serva a te Chiara...perché ha capito che tieni lontano tutti e pensa che andando avanti allontanerai anche lui e preferisce farlo prima di te...ma nessuno dei due vuole allontanarsi realmente...dovete solo accettare che ormai siete una cosa sola e che lontani non potete stare...state male tesoro"
"Lo so...ma ha ragione..dobbiamo prendere le distanze"
"No, dovete amarvi...avete avuto la fortuna di incontrarvi ed innamorarvi...e ti assicuro che è una fortuna enorme. Magari cercate di prendere tutto più alla leggera ma non state lontani..." prendo il telefono, tentata di chiamarlo ma alla fine lo poso "Ci dormirò su..." Alessandra annuisce e poi mi lascia sola. Dopo essere stata da sola qualche ora la decisione che abbiamo preso mi sembra solo una grande cazzata. Mi alzo con Sally che mi segue e vado in camera dei miei....anzi in quella che era la camera dei miei...quando apro la porta mi colpisce l'odore di chiuso..a parte svuotare gli armadi la camera è rimasta sempre la stessa...è come se io fossi sempre ferma allo stesso punto. Fino a che starò in quella casa rimarrò sempre legata al passato...ed io non voglio più essere la Chiara che ha paura di guardare un faccia il ragazzo che ama e dirgli che passerà con lui la sua intera esistenza. Perché i miei sono morti non vuol dire che anche Stephan mi abbandonerà...ha ragione Alessandra, siamo una cosa sola...non voglio più essere una parte a cui manca il tassello fondamentale..ho ancora paura ma non posso permettere che questo condizioni la mia vita "Sally...ti va di andare da Alessandra ancora un pochino? Io devo fare qualche cambiamento e so che i rumori ti danno fastidio" prendo in braccio il mio cane e suono alla mia vicina. Lei accetta di tenermi Sally ovviamente ed io le dico che non so quando tornerò a riprenderla..magari dopo mi partirà lo schizzo e andrò da Stephan...tornata nel mio appartamento apro le finestre nella camera che era dei miei genitori e pian piano l'odore di chiuso scompare. Dopo prendo uno scatolone e ci metto tutte le vecchie foto che trovo in giro. Sono tutte di quando ero piccola, in tutte sorrido e pensavo che quel sorriso non sarebbe mai tornato invece so che posso sorridere anche più di così. Posso essere ancora più felice, o almeno posso esserlo in maniera differente. Allineo sul ripiano della cucina tutti i flaconi di medicine che prendo e decido che da quel giorno mi atterrò solo ai quantitativi che il mio medico mi ha prescritto, senza fare di testa mia. E andrò da qualche specialista, devo buttare fuori tutto quello che mi porto dentro. La casa sembra vuota senza le foto alle pareti...quelle quattro mura mi stanno strette. In un borsone rimetto molte delle cose che poche ore ho tirato fuori...sto per scrivere a Stephan per dirgli che mi manca troppo quando il mio cellulare si illumina per l'arrivo di un messaggio. Con orrore vedo che è Susanna che mi scrive su Instagram "Chiara...meglio che tieni il tuo fidanzato vicino a te altrimenti lui finirà per tornare da me definitivamente ...oggi ha tentato di resistermi ma alla fine ha capito che tu non sei quella giusta...è proprio bello quando dorme sai?" Mi aggrappo al mobile...le sue parole fanno presupporre che loro due siano assieme in quel momento. Mi sale il panico..e se fosse vero?

********
Il fisioterapista mi ha dato l'ok per una corsa blanda così ho preso l'auto e sono andato in uno dei parchi più grandi di Roma a correre un pochino. Ho scelto quello di Villa Ada perché ha il percorso più lungo e bello. Ho infilato una felpa con il cappuccio così da non dare nell'occhio e alla fine mi sono ritrovato a correre per una cinquantina di minuti con la musica sparata nelle orecchie. Il secondo motivo per cui ho preso l'auto e sono andato a correre lì  e non intorno al mio quartiere è che poi posso fare una deviazione e passare sotto casa di Chiara. Quando arrivo sono ormai le dieci passate e la luce nel suo appartamento è accesa. Scendo dalla macchina e rimango appoggiato alla portiera chiusa, immaginando lei in quelle quattro mura. Che starà facendo? Sarà già a letto magari...ho resistito fino a quel momento ma la buonanotte gliela voglio dare "Buonanotte amore mio e sogni d'oro piccola mia" la sua risposta tarda ad arrivare e penso che lei non voglia rispondermi per qualche motivo. Rimango almeno venti minuti fermo prima di risalire in auto. Proprio quando sto per mettere in moto mi arriva il suo messaggio "Amore...che stai facendo?"
"Sono a casa e ti penso" mica posso dirle che da buon stalker sono appostato sotto casa sua e ci rimarrei anche tutta notte "E che hai fatto oggi?"
"Sono andato a correre, il fisioterapista della società mi ha dato l'ok...e ho visto Susanna sotto casa mia quando sono arrivato" voglio essere sincero con lei, a parte mentirle su dove sono in quel momento "Mi ha scritto prima...mi ha detto che sta con te"
"Ti assicuro che sono solo Chiara...credimi per favore" ridiscendo dall'auto e mi piazzo con gli occhi fissi alla sua finestra. Vedo un'ombra passare davanti alla luce accesa..Chiara non mi risponde ma la sagoma rimane alla finestra "Tu dove sei?"
"A letto" sorrido perché so benissimo che lei non è a letto...entrambi stiamo cercando di stare lontani l'uno dall'altra ma non ci stiamo riuscendo molto bene...forse alla fine quella è solo una grande stronzata....mi formicolano le mani da quanto ho voglia di abbracciarla..non siamo proprio fatti per stare lontani...

*********
Quando mi arriva il suo messaggio sono seduta sul letto. Se mi scrive non sarà con Susanna no? Oltretutto a detta sua lui sta dormendo e fino a prova contraria chi dorme non messaggia. Poi sarebbe proprio scemo a scrivere a me quando sta con lei. Mi alzo e passeggio fino alla finestra...la mia intenzione è guardare il panorama che non è chissà cosa nel mio quartiere ma mi rilassa comunque. Sgrano gli occhi quando vedo una macchina, la sua macchina posteggiata sotto casa mia. Mi si scioglie il cuore al pensiero che lui sia venuto fin lì. E ovviamente ho la conferma che Susanna ha detto una cazzata colossale ma lo sapevo già. Lui ha gli occhi fissi alla mia finestra...sa che non sono a letto ed io so che non è a casa sua..siamo due coglioni alla fine. Decido di chiamarlo ma prima che possa farlo mi vibra il cellulare "Non sei a casa"
"E tu non sei a letto..come la mettiamo?"
"Vai a casa che domani hai allenamento...devi dormire"
"Devo essere a Trigoria alle 10. Basta che parta alle 9 da casa...dormirò più tardi"
"Che ci fai qua sotto comunque? La distanza dove la metti?" parlo io che ho un borsone pronto ed ero decisa ad andare a casa sua in piena notte "Sono a debita distanza...non so i metri esatti ma sono lontano da te..anche se non vorrei Chiara...mi manchi un sacco..."
"Anche tu..." appoggio la mano al vetro della finestra e lui sorride più in basso illuminato da un lampione. Sono al terzo piano e non so quanti metri ci separano ma a me sembrano trecentomila "Non ero con Susanna"
"Lo so...anche se all'inizio ti devo dire che il panico mi è venuto" non voglio nasconderglielo "Se stessimo assieme a casa mia non dovresti preoccuparti di Susanna..." lo so bene, e la prospettiva mi alletta non poco devo dire...ma se stessimo sbagliando tutto? Era tutto giusto e ponderato il discorso della lontananza. Filava tutto liscio...o almeno sembrava...
"E tutto il discorso di ieri e di oggi? Dove lo mettiamo?"
"Era tutto giusto Chiara...se fossimo due persone normali e che riescono a soffocare quello che provano..ma noi non siamo così piccola...la lontananza può anche andare bene ma già non ci vedremo alcuni giorni o ci vedremo solo la sera...e poi abbiamo bisogno di viverci Chiara, l'hai detto te" è vero, ho bisogno di viverlo ma ho anche paura di fargli del male con il mio carattere del cazzo "Basta che non scappi di nuovo amore mio...se hai bisogno di spazio la casa è grande lo sai..oppure esco io...o basta che vai a farti un giro per il quartiere...o mi mandi a fanculo, va bene anche quello guarda...puoi anche urlarmi dietro, mi sta bene pure litigare..se c'è un problema ne parliamo...e ce ne saranno. Nessuno dei due ha un carattere facile Chiara...ma ci amiamo, perché dobbiamo farci del male così? Lo so che ti ho chiesto io sta cosa ma pensavo fosse la cosa giusta, invece è una grande stronzata, proprio colossale"
"Diamoci un giorno almeno"
"E tu dormi stanotte? Dai Chiara" no non dormirò ma almeno avrò provato a stare lontano da lui...cazzo quanto mi manca però "È meglio così...vai a casa"
"Va bene...buonanotte amore mio"
"Vai però...sali in macchina e vai"
"E tu spegni la luce" faccio come mi chiede e lui sale in macchina "Ti amo"
"Anche io Stephan" poi chiudo la telefonata ma rimango alla finestra al buio totale. Lui ingrana la marcia e parte ma dopo tipo 5 minuti, che io passo a piangere alla finestra, lui torna indietro. Scoppio a ridere e rimango a fissarlo per altri dieci minuti...stare su o scendere? Darci questo benedetto spazio o viverci fino in fondo?...il cellulare mi vibra fra le mani "È una stronzata quella della distanza lo sai anche tu...come è una cazzata il fatto che ci amiamo troppo. È il nostro modo di amarci Chiara e chi se ne frega se è troppo...abbiamo resistito cinque ore...è già troppo. Ti sarei venuto dietro dopo 5 minuti...non pensare a quello che è giusto per gli altri, pensa a quello che è giusto per noi...e le cose che ti incasinano la vita le mettiamo a posto assieme...il tuo posto è accanto a me piccola" stare a casa mia o scendere?

********
Fisso la sua finestra buia...a costo di passare seduto in auto tutta notte da lì non me ne vado. Se per stargli vicino devo stare lì sotto casa sua lo farò...se è il massimo della vicinanza che lei mi concede me la farò andare bene...tamburello le dita sul volante e sbuffo...fanculo a me che le ho chiesto di prendere quella dannata distanza. Non ne siamo capaci, ovviamente dovremo parlare bene della nostra storia che inevitabilmente comprende non solo noi due ma anche il mondo esterno ma so solo che abbiamo bisogno di stare assieme...lei legge il messaggio ma non risponde...bene, mi mancava passare una notte sotto casa di una ragazza a 25 anni e con un allenamento in programma la mattina successiva....mi ha proprio incasinato il cervello...

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