75. IL LUOGO DOVE FAR RIPOSARE L'ANIMA

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"Stai bene tesoro?" annuisco in direzione della mamma di Stephan che sta tenendo in braccio Federico che dorme "Sto bene..." la mia espressione non deve essere convincente al 100% perché lei allunga una mano e me la posa sulla guancia "Sicura? Insomma...se non te la senti, potreste sempre rimandare il matrimonio..solo di qualche giorno" scuoto la testa vigorosamente mentre abbasso il viso e sfioro con le labbra la tempia di nostro figlio "È la cosa che voglio di più al mondo...l'unica cosa che per me conti in questo momento..Stephan è colui che mi permette di non crollare...quindi voglio, sento il bisogno viscerale di sposarlo..." non esiste che io e lui non rinnoviamo le promesse quel giorno. So che una persona normale avrebbe annullato tutto ma ho sempre pensato e sono sempre stata fiera di essere e pensare fuori dagli schemi. La mia vita da 9 mesi a quella parte è completamente folle, non segue copione, ho fatto e detto cose che mai avrei pensato di fare o dire..e quando giro il viso e guardo Stephan so che andare da lui e stare con lui per sempre è la cosa giusta. Lucia mi sorride e poi si allontana sedendosi in prima fila. Davanti a me, separate da una passatoia color avorio, ci sono una trentina di persone. Sono tutte persone che sono entrate nella mia vita da poco, perché in fondo fino a dicembre dell'anno prima io non avevo nessuno. Sono tutte persone che mi hanno accettata, alcune senza pensarci troppo, altri più faticosamente, con i miei mille e più difetti ed i miei pochi pregi. Sono tutte persone che mi hanno sostenuta e supportata sia nei momenti belli sia soprattutto in quelli brutti. Ho imparato a ridere con loro e a piangere davanti a loro. Ho imparato a fidarmi, ad affidarmi ad altre persone, cosa per me impensabile prima. Ho imparato che ci sono persone che entrano nella tua vita per uno scopo e loro sono entrati nella mia vita per dimostrarmi che un posto nel mondo c'è per tutti. Il mio posto è piccolino, perché so che nel mio cuore c'è posto per pochissime persone...è un cuore che non riesce ad accogliere un numero immenso di persone perché è un cuore che a 22 anni ha già sopportato tanto...è un posticino fatto apposta per me...è occupato quasi per intero da un ragazzo..poi c'è nostro figlio...intorno tutti loro, che hanno visto Chiara ridere e piangere, che hanno visto la Chiara felice e quella triste..e sono ancora lì, nonostante sia complicata, a volte troppo...nonostante sia stata intrattabile, nonostante qualche mia scelta sia stata completamente folle ed incomprensibile "Pronta?" annuisco e prendo sottobraccio il papà di Stephan che ha accolto la mia richiesta, fatta in lacrime ovviamente, di accompagnarmi all'altare o al gazebo nel nostro caso. Sento tutti gli sguardi su di me e per una volta questo non mi da fastidio...ovviamente essere al centro dell'attenzione non mi fa impazzire ma negli ultimi 9 mesi mi ci sono in parte abituata. Stare con Stephan mi ha messa sotto ai riflettori e pian piano ho capito che è solo un lato dell'immenso mondo che lui si porta dietro. A gennaio era stato semplice per noi decidere di sposarci da soli, senza nessuno attorno se non le montagne e la neve...era stato un gesto avventato e alla fine anche un pochino da codardi...eravamo sfuggiti alle inevitabili malelingue che il nostro gesto avrebbe scatenato...avevamo fatto tutto in segreto, perché in quel momento quello era l'unico modo che conoscevamo per affrontare il mondo esterno ed anche il nostro amore. Avevamo sempre detto che lo vivevamo meglio da soli, che non sapevamo vivere il nostro amore in mezzo agli altri. Ed era ancora in parte vero...ma quel giorno il nostro amore andava esibito, anche a dispetto di quello che era successo con Patrick. Il nostro amore era forte...se noi eravamo fragili, il nostro amore era dannatamente forte. Aveva resistito a Noemi, ai contraccolpi inevitabili...aveva resistito al tempo, aveva resistito ai mille errori che avevamo fatto. Amavo Stephan come il primo giorno ma in modo più consapevole...sapevo nel profondo di me che il nostro amore sarebbe durato per sempre. E quando lo guardo alla fine della passatoia, con le mani che non smettono un attimo di muoversi e l'espressione tesa ma felice so che il mio posto è lì. Pensavo che sarei rimasta da sola in eterno, pensavo che avrei sempre vissuto la vita a metà, scivolando sulle giornate tutte uguali, senza mai viverle realmente. Invece accanto a lui vivevo...vivevo ogni emozione al massimo, vivevo una vita a colori, con un'immensa scala di sfumature tutte diverse. Sono diversa dalla Chiara che l'ha sposato a Gennaio sulla neve...ho fatto mille passi avanti, molti passi falsi, sono caduta di nuovo, anche in modo rovinoso, ma mi sono sempre alzata, più forte di prima.
Il sogno di ogni ragazza è quel momento magico dove alza lo sguardo e vede l'uomo della sua vita che la guarda come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Ecco, lui mi sta guardando proprio così...se poi ci mettiamo anche il mare, il vento che mi smuove il vestito, Federico addormentato fra le braccia di mia suocera, le trenta persone che ci guardano con le lacrime agli occhi è proprio tutto perfetto...la cosa più perfetta ovviamente è lui. Ma non parlo di come è vestito...si diciamo che quello contribuisce alla sua perfezione ma non è solo quello...è il modo unico in cui mi fa sentire. È il fatto che continua a salvarmi, ogni giorno ed ogni notte...perché lui non lo sa ma ogni volta che lo guardo e che lui mi guarda con gli occhioni verdi pieni d'amore lui mi salva un pochino. Mi salva dalle mille fragilità che ancora mi porto dietro, mi salva dai miei dubbi, mi salva dai demoni che ancora vengono a farmi visita, mi salva da me stessa. Mi salva da una Chiara che è ancora in parte quella di dicembre, quella che ha bisogno del suo amore per andare avanti. Quando mi trovo davanti a Stephan e suo padre mi lascia un bacio sulla fronte prima di consegnarmi idealmente a lui, prendo un bel respiro...mi aveva promesso un matrimonio in spiaggia e me l'ha dato...mi aveva promesso che ci sarebbe sempre stato e anche quella promessa la sta mantenendo. Nonostante tutto quello che è successo noi siamo qua...intreccio le mia mano alla sua e mi metto accanto a Stephan "Sei venuta alla fine"
"Ma se siamo stati assieme fino a dieci minuti fa?"
"Magari in dieci minuti avevi cambiato idea..." come se potesse essere mai possibile "Si certo Stephan...avevo pensato di scappare dal retro ma alla fine avrei comunque dato nell'occhio..il mio proposito è di godermi la festa ma poi di scappare nel pieno della notte...svuotandoti il conto corrente prima ovviamente" glielo sussurro mentre lui mi prende per la vita e mi fa inarcare la schiena per guardarmi in viso "Si certo...posso sempre farti cambiare idea con l'infuocata notte di sesso"
"Non credo" lui mi fa l'occhiolino e poi mi bacia davanti a tutti...divento rossa e tento di spingerlo via ma alla fine non sono per niente convincente "Sei pronta a dirmi 'lo voglio' per la seconda volta?" annuisco e tento di ricompormi scusandomi con il sindaco di Ostia che sta aspettando di poter iniziare. Sento qualcuno ridere dietro di noi e guardo brevemente le persone che stanno per assistere al nostro secondo matrimonio. Sorrido e poi allungo la mano per stringere brevemente quella di Veronica e Jessica che già piangono. Giulia corre ad abbracciarmi e mi sistema i capelli dicendomi che sono bellissima. Le mie tre testimoni barra damigelle sono bellissime, altro che la sottoscritta..il trucco sarà già in parte colato e i fiorellini che le ragazze mi hanno appuntato fra i capelli saranno già un disastro. Il bracciale che mi copre quasi tutto il polso mi ricorda quello che è successo con Patrick qualche ora prima. Mi giro verso il punto dove noi abbiamo litigato, dove lui mi ha detto che Stephan mi farà di nuovo del male per poi abbandonarmi. Sento la gola chiudersi e la vista appannarsi pian piano...sono tentata di scappare e lui, non so neanche come, lo capisce...mi stringe le dita fra le sue e mi passa il pollice sul dorso della mano "Respira...sono qua" mentre il sindaco inizia a parlare e il cielo inizia a colorarsi di mille sfumature penso a quello che ci aspetta e quello mi fa tranquillizzare. Penso a quante mattine passerò accanto a lui, a quando mi sveglierò e la prima cosa che vedrò sarà il suo viso..penso a tutti i momenti che passeremo assieme, io lui e Federico e magari in un futuro non molto lontano ci sarà anche una bambina, che assomiglierà tremendamente a lui e che ci colorerà la vita ancora maggiormente...penso a quanti momenti avrò ancora da vivere, momenti semplici ma che grazie a lui diventeranno speciali ed unici. Penso alle notti che passerò abbracciata a lui, a quanto mi sentirò completa ogni volta quando le sue braccia mi avvolgeranno. E sorrido, perché sono tremendamente fortunata "So che volete dire voi qualcosa prima che mi dichiari per la seconda volta marito e moglie" io e Stephan annuiamo. Quando mi volto so che due bambini a cui io voglio bene come se fossero figli miei stanno arrivando di corsa per portare a me e Stephan le due piccole fedi che abbiamo scelto. Sono due semplicissime fascette di oro bianco satinato, con una pietra nera ed una bianca al centro. All'interno sono incisi solo i nostri nomi e la dicitura 'per sempre'. Daniel e sua sorella Alice ci allungano un cuscinetto color avorio dove sono appoggiati i due anelli. Mi abbasso per salutarli e dar loro un bacio sulla fronte prima di prendere la fede destinata a Stephan "Avrei mille cose da dirti...la prima e qui come al solito stravolgiamo le consuetudini è che quel 'lo voglio' te lo dirò a modo mio...non ci sono mai piaciute le cose normali, alla fine credo che nessuno di noi due lo sia...ci piacciono le cose atipiche, come sposarci a 2100 metri, come organizzare questa giornata nel giro di due settimane neanche, come tu che scegli il mio abito e noi due che passiamo assieme i momenti prima del rinnovo delle promesse....voglio te e questo lo sai...voglio te a dispetto della logica, a dispetto del buon senso, a dispetto di quello che la maggior parte degli altri mi dicono...voglio te anche se a volte fa male...e non ha fatto male solo quando abbiamo passato separati 6 mesi ma a volte fa male nei momenti più impensabili. Fa male quando la notte avrei bisogno di abbracciarti ed invece non ci sei perché sei in trasferta e allora devo arrangiarmi in qualche modo...ascolto la tua voce registrata e mi faccio bastare quel surrogato di te...fa male quando vorrei solo che fossimo una coppia normale ed invece non lo siamo affatto. Ma ho imparato con te che la normalità è molto ma molto sopravvalutata..perché ogni attimo con te è speciale proprio perché non è normale...voglio la non normalità, voglio gli orari folli, voglio le corse per venirti a vedere, voglio quei conti alla rovescia quando devi tornare ed io aspetto solamente che la porta si apra per riabbracciarti...voglio te anche se sei imperfetto, anche se siamo caduti assieme ma insieme ci siamo rialzati. Voglio te perché in 9 mesi mi hai salvata tante di quelle volte che ho perso il conto..voglio te perché preferisco soffrire a volte accanto a te piuttosto che stare bene accanto ad un'altra persona che magari sarebbe più perfetta di te ma non sarebbe te...voglio passare la mia intera esistenza accanto a te, fino a quando morte non ci separi...e ora dato che non seguiamo gli schemi ti devo baciare" gli prendo il viso fra le mani e mi alzo sulle punte per baciarlo. Prendo il suo respiro e gli do il mio...scambio equo...in fondo è sempre stato così fra noi...lui mi ha salvata ed io ho salvato lui...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora