45. LA NOSTRA ETERNITÀ

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"Sei sicuro Stephan? Ti ricordo che hai paura degli aghi...sei quello che testuali parole tue mi ha detto tipo quattro mesi fa che non avrebbe mai fatto un tatuaggio perché avevi paura"
"Quattro mesi fa..." Lorenzo mi guarda come se fossi totalmente scemo e non posso che dargli ragione ovviamente. Non è che in quei quattro mesi la paura degli aghi mi sia magicamente scomparsa ma me la farò passare giusto il tempo di fare il primo e credo unico tatuaggio della mia vita...arrivato a 25 anni e passa sono uno dei pochissimi calciatori che non ha ancora un tatuaggio. Ma ovviamente non ho deciso di farlo perché voglio essere come tutti gli altri ma perché semplicemente solo in quel momento, anzi precisamente due mesi e qualche giorno prima, ho trovato finalmente qualcuno per cui valga la pena soffrire per il tempo necessario a farmi incidere la pelle "Tu sei matto fattelo dire...in due mesi e poco più hai fatto più robe te che un ragazzo normale in dieci anni...giusto che te non sei affatto normale, soprattutto da quando hai conosciuto Chiara" faccio il dito medio a Lorenzo ma alla fine so che lui ha ragione. Dal 20 dicembre mi sono innamorato, fidanzato, sposato, ho scoperto che diventerò padre, ho messo la mia intera vita nelle mani di un'altra persona e sto per farmi un tatuaggio "Lei merita di essere incisa sulla mia pelle per sempre"
"Se ti ha fatto innamorare in sto modo certo che lo merita..." poco fopo sentiamo avvicinarsi il ragazzo che mi tatuerà. È lo stesso che ha tatuato buona parte dei disegni che coprono il corpo di Radja...quando gli ho detto che mi serviva un appuntamento con il suo tatuatore di fiducia pensava che avessi la febbre e stessi delirando. Ma quando gli ho detto che era per Chiara mi ha preso personalmente lui l'appuntamento "Ciao Stephan.." il ragazzo saluta me e Lorenzo e poi mi fa sedere sulla poltrona reclinabile. Mi ricorda quella dei dentisti, altra categoria che odio profondamente "Primo tatuaggio mi ha detto Radja..." annuisco tormentando il bracciolo della sedia. Sono nervoso e agitato ma la faccia che farà Chiara quella sera mi ripagherà di ogni cosa "Ho ricevuto il disegno che mi hai mandato e l'ho leggermente modificato...ora te lo faccio vedere e mi dici se va bene" lui mi mostra un foglio ed io ammiro lo splendido lavoro che ha fatto. La scritta "Chiara" che io avevo fatto scritto in un modo che avrebbe fatto inorridire un bambino di prima elementare ora è vergato in un carattere leggermente svolazzante ma non eccessivamente complicato. Sotto al nome di mia moglie c'è la scritta 'Ogni mio respiro è tuo, ogni battito del mio cuore è per te...per sempre tuo'. Nessun disegno, nulla che distolga l'attenzione da quel nome e da quella frase "È perfetto"
"Dove volevi farlo?"
"Sul cuore" lui sorride e poi mi fa cenno di togliere la maglietta "È proprio speciale questa ragazza vero? Se fino ad ora non ti sei mai fatto tatuare nulla ed ora fai questo per lei devi essere proprio innamorato perso"
"Diciamo che è l'unica per cui avrei mai potuto fare una cosa del genere"
"Farà un pochino male....fra una settimana vediamo se l'inchiostro è penetrato bene e magari diamo una risistemata...ora rilassati" so che sarebbe troppo da fifoni cercare la mano di Lorenzo, quindi stringo i denti quando sento la prima puntura...caccio un'imprecazione ma alla fine grazie al mio compagno di squadra che mi distrae parlando a raffica supero bene il momento. Odio dover essere quasi antipatico con Chiara via messaggio ma non posso certo dirle cosa sto facendo. Per prima cosa non mi crederebbe e poi voglio che sia una sorpresa. Sembra proprio un segno del destino la connessione fra il fatto che avessi già preso l'appuntamento la settimana prima e quello che è successo solo 24 ore prima a Davide. La sua morte è stato ovviamente l'argomento principale di conversazione quel giorno a Trigoria. L'atmosfera era tetra e soprattutto chi come Radja e Daniele lo conoscevano meglio erano ancora sconvolti e comprensibilmente senza parole. Allenarsi era sembrato quasi una presa in giro e pensare alla prossima partita era parso quasi un affronto ma Davide amava il calcio e credo che giocare, e continuare a farlo in parte per lui, sarebbe stato un bellissimo modo per ricordarlo "Ora non diventerai come quelli che si fanno tatuare tutto il corpo tipo Radja vero?"
"Lorenzo ma sei completamente scemo? Se non te ne fossi accorto sto trattenendo il respiro da circa 40 minuti...cazzo..." mi faccio scappare quell'imprecazione quando l'ago colpisce un punto particolarmente sensibile "Scusa ma non hai scelto un punto molto favorevole...comunque abbiamo finito..ora ti faccio vedere il risultato finale...sarà arrossato ed un pochino gonfio. Metti la crema e cerca di tenerlo completamente asciutto per qualche giorno..ci risentiamo per vedere come va, puoi passare di qui quando vuoi" annuisco e poi prendo lo specchio che lui mi allunga. Mi fa strano vedere la mia pelle con qualche scritta...pensavo che mai e poi mai mi farei fatto incidere qualcosa, non perché pensassi che i tatuaggi non fossero qualcosa di bello ma semplicemente perché non avrei mai pensato di arrivare al punto di trovare una persona per la quale valesse la pena fare quella pazzia. Nel tempo avevo pensato spesso a farmi tatuare qualcosa...il mio numero, l'iniziale dei miei genitori, di mio fratello, anche lo stemma della mia squadra del cuore...ma alla fine il mio numero ce lo avevo sempre scritto sulla maglia e sui pantaloncini ogni volta che giocavo, e le iniziali dei miei e di mio fratello ce le avevo sulla collana che portavo sempre al collo. Lo stemma della mia squadra del cuore, che rimaneva sempre il Milan alla fine sarebbe stato strano farmelo tatuare adesso che stavo alla Roma. Altre cose che meritavano di stare sulla mia pelle a vita non ce n'erano...le date importanti le avevo impresse nella mente, l'esordio in Serie A o il mio primo gol...Chiara invece era un argomento a parte...avevo un sua fede al dito ma sentivo che non bastava. Un tatuaggio era un degno regalo per la donna che era stata capace di cambiarmi radicalmente la vita. Avrei sempre avute incise sulla pelle le sei lettere che componevano il suo nome e la frase che avevo voluto mettere sotto racchiudeva tutto quello che lei era per me. Era il mio battito, era il mio respiro ed io sarei sempre stato suo "Chiara rimarrà a bocca aperta...ho sempre detto che tu sei fortunato ad averla ma anche lei lo è ad avere te...a parte i momenti in cui sei particolarmente scemo sei un ragazzo d'oro Stephan" Lorenzo mi da una pacca sulla spalla e poi mi aiuta a mettere la maglietta. La pelle tira leggermente dove è arrossata e probabilmente maledirò a più riprese la mia scelta ma alla fine sono molto contento e soddisfatto del risultato. Saluto il tatuatore ringraziandolo del gran bel lavoro e gli dico che gli farò una bella pubblicità, pubblicando una foto su Instagram del suo lavoro, ovviamente quando Chiara sarà venuta a conoscenza della mia pazzia. Mia moglie mi ha già chiamato tre volte, il lavoro ha richiesto più tempo del previsto ed immagino che sarà particolarmente incazzata quando arriverò a casa. Spero soltanto che si ammorbidirà quando le farò vedere il motivo del mio fare tardi. Lorenzo mi fa un in bocca al lupo..ha ricevuto anche lui un messaggio di Chiara a metà fra il preoccupato e lo stizzito. Quando entro a casa e mollo a terra il borsone poco oltre l'ingresso sono già le sette passate e lei mi aspetta a braccia conserte in mezzo al salone "Ti sei degnato di tornare a casa Stephan...che cazzo avevi di così importante da fare con Lorenzo che tutte e due avete fatto pure fatica a rispondere al telefono?"
"Siamo usciti....niente di speciale" alzo le spalle e mi tolgo il piumino non riuscendo a mascherare una piccola smorfia di dolore quando sento sfregare la maglia contro il punto dove il cerotto protegge il tatuaggio ancora fresco "Che hai?"
"Nulla...tranquilla" Chiara non mi crede e mi viene vicino "Ti sei fatto male?" sbuffo e lei mi guarda incazzata "Ma che problema hai Stephan? Mi spieghi cosa ti prende oggi? Sei stato strano per tutto il giorno...dove siete stati tu e Lore?"
"Che palle Chiara" decido di farla arrabbiare un pochino, perché poi sarà ancora più bello mostrarle cosa ho fatto realmente "Alza la maglia..." sbuffo e mi sfilo la maglietta a maniche lunghe facendole finalmente vedere la benda che mi copre buona parte del petto "Ma...che cazzo è successo?" Chiara sgrana gli occhi e mi fissa senza capire "Se smetti di fare l'isterica te lo dico..."
"Isterica io? Sei tu che sei un cretino..." mi posa la mano sulla benda e alza il viso "Grazie eh...quando vedrai cosa ho fatto spero che userai altri aggettivi per descrivermi...voglio le tue scuse ufficiali perché ho fatto una cosa che avrei potuto fare solo per la donna della mia vita..che sei tu piccola"
"Posso vedere adesso? Perché se hai fatto quello che penso tu abbia fatto saresti un coglione...ma saresti anche il ragazzo più dolce sulla faccia della terra...quindi..." non riesce a trattenere un sorriso ed anche io "Cosa pensi abbia fatto?"
"Una cosa che presuppone un ago e so quanto tu sia fifone degli aghi e delle punture quindi saresti stato particolarmente folle..."
"Non sono fifone..soltanto non mi piace molto che mi si infilzi la pelle...ora fai piano a togliere la benda" Chiara mi aiuta a rimuovere la garza, ha le mani che tremano e quando tutta la scritta viene alla luce vedo che non riesce a trattenere un singhiozzo "Sei un coglione"
"Grazie eh...cazzo ho trattenuto il respiro per tutto il tempo...avevo una paura boia..e questo è il ringraziamento...dovevo farmi tatuare il nome della mia ex"
"Ma non dirlo neanche per scherzo...è bellissimo....posso toccarlo?" annuisco "Si....posso lasciarlo un pochino senza la benda, poi quando andiamo a letto metto la crema e lo copro"
"È spettacolare...in tutto questo Lorenzo e Veronica ti hanno coperto?"
"Ovvio...insomma mica potevo andarci da solo...sarei svenuto"
"Ti ha tenuto la mano Lore?" Chiara ride ed io le faccio il solletico "Simpatica...ora non me lo merito almeno un bacio dopo tutta sta sofferenza?"
"Non dovevi farlo...insomma hai paura degli aghi" Chiara posa delicatamente la mano sul punto dove la pelle è ancora arrossata e poi fa scorrere le dita lungo la scritta del suo nome "Sei matto...e poi sta frase...bastava solo 'Chiara'...te la saresti cavata alla grande con molto meno dolore" scuoto la testa "Dovevo scriverci anche cosa sei per me.." è il suo turno di scuotere la testa ma so che quella scritta e quello che significa sono importantissimi per lei, soprattutto ora che li ho tatuati sulla pelle per sempre "Ma è permanente...se..." le tappo la bocca con la mano per impedirle di dire una stronzata colossale "E se nulla...l'essenza del tatuaggio è proprio la sua permanenza, il fatto che non possa sbiadire o andare via..e so che il mio amore per te non sbiadirà e non andrà via"
"È stupendo...e poi so quanto ti è costato...se non avevi mai fatto un tatuaggio fino ad adesso vuol dire che hai veramente fifa degli aghi amore mio"
"Senti simpaticona, smetti di prendermi in giro altrimenti devo trovare un'altra tizia che si chiami come te e sposarla perché mica posso tornare con la mia ex sfoggiando il nome di un'altra...per forza di cose devo trovare una con il tuo stesso nome"
"Certo...un'altra Chiara...penseresti sempre e comunque a me" lei mi sorride e poi posa la bocca sulla mia pelle bollente "Sai che quando saremo a letto, ovviamente quando non ti farà più male e starei maledicendo te stesso per averlo fatto e ovviamente anche me, starò ore ed ore a baciare il tatuaggio vero?"
"Ti piace quindi"
"Mi piace moltissimo...proprio tanto...sei ancora più bello così...non so mi fa strano vederti con un tatuaggio ma è fighissimo...mi piace da matti proprio" Chiara mi trascina sul divano e mi fa sedere prima di sedersi in braccio a me e di cominciare ad analizzare da vicino la scritta "Ci avevo anche pensato alla storia del tatuaggio ma poi ero arrivata alla conclusione che mai e poi mai saresti stato tanto folle da farti incidere la pelle...chissà che male"
"Un pochino..ma ne è valsa assolutamente la pena...era una cosa a cui pensavo da almeno due settimane...e quello che è successo ieri a Davide mi ha fatto ancora più pensare al fatto che le cose vanno fatte, che le pazzie e anche le cazzate vanno la pena di essere fatte per le persone giuste...e non vedo altra persona più giusta che te" le prendo il viso fra le mani e la bacio mentre lei sorride sulle mie labbra "E poi scusa ma cosa mai pensavi che avessi fatto con Lorenzo scusa?"
"Ti assicuro che mi sono passati davanti agli occhi fotogrammi di ogni cosa possibile ed immaginabile...ho pensato a tutto...e poi tu eri così evasivo al telefono..."
"Stavo soffrendo come un cane Chiara...non avrai mica pensato che fossi con un'altra vero?" lei alza le spalle e sfugge al mio sguardo concentrandosi a rimirare il mio tatuaggio "Non esiste che sia con un'altra ragazza se ogni dannato secondo delle mie giornate ho te in testa..solo tu amore mio...non potrà mai esserci nessun'altra per me, ok?" lei muove la testa su e giù poi mi abbraccia stretta. Io ricaccio in gola l'imprecazione che mi è salita alle labbra, e per fortuna lei si accorge di avermi stretto troppo "Scusa..." ridiamo mentre lei si sposta di modo da non toccarmi la pelle ancota sensibile "Non piangere dai"
"Grazie Stephan...di tutto" sono io che dovrò ringraziarla a vita per quello che ha fatto per me....sapevo che il dolore provato sotto l'ago del tatuatore sarebbe scomparso nell'esatto attimo in cui lei avrebbe spalancato gli occhi alla vista di quello che avevo fatto...a me bastava la sua espressione felice, e nient'altro...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora