61. PERDERMI E RITROVARMI DENTRO DI TE

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"Ora mi spieghi perché io mi sono dovuta cambiare con quello che hai scelto tu senza che io potessi avere diritto di replica mentre tu sei sempre solo con un paio di pantaloni della tuta addosso...." Stephan ride appoggiandosi con una mano al tavolo da biliardo "Perché questo è il mio punto della lista...ed io decido ogni cosa...poi sei bellissima così quindi..."
"Queste scarpe sono scomode...ecco perché non le avevo ancora messe e le avevo nascoste in un angoletto della scarpiera.." batto a terra la scarpa con il tacco producendo un suono secco che si riverbera nello spazio ristretto della stanza "Sono bellissime, ti fanno due gambe da paura e poi non lo abbiamo mai fatto con te che indossi quelle e basta"
"Quindi il biliardo è solo un diversivo per arrivare a qualcos'altro...astuto El Shaarawy ma bisogna vedere se io sono d'accordo..sei troppo sicuro di te..ora vogliamo iniziare o vuoi continuare a scoparmi con gli occhi come dici sempre te?" gli frego la stecca che lui teneva in una mano e la poggio sul piano del tavolo "Spiegami le regole basilari...a parte che bisogna mandare tutte le palle in buca ovviamente" lui continua a fissarmi con un sorrisino così gli vado davanti e gli alzo leggermente il viso puntandogli l'indice sotto al mento. Grazie ai tacchi vertiginosi, sono quasi alla sua altezza e posso guardare da vicino i suoi bellissimi occhi che in quel momento sono di una spettacolare tonalità leggermente più scura del normale "Ti sei incantato?"
"Sempre con te...." mi ruba un bacio prima di riprendere la stecca in mano "Allora...biglie rigate o colorate? Quale scegli?"
"Colorate..." lo dico assolutamente a caso perché per me il biliardo è assolutamente una roba sconosciuta..Stephan quando fa le sue maratone in tv è capace di stare tre ore fisso a vedersi una partita, mentre io studio o leggo...le poche volte che ho tentato di seguirlo in questa sua passione ho finito per mettermi a dormire. Non trovo una logica coerente in quel gioco...dopo un minuto mi sono già stufata..piuttosto sto a guardarlo mentre gioca a Fifa per tre ore ma il biliardo proprio no..quasi quasi preferisco le freccette, altra roba a cui lui si è appassionato di recente. Ogni tanto gli dico che se non ci fossi stata io a casa con lui lo avrebbero potuto prendere per un sessantenne in quanto ad hobby "Spacco io?" annuisco perché l'unica cosa in pochino interessante di quello sport potrebbe essere vedere lui con in mano una stecca...al momento voglio solo vederlo mezzo sdraiato sul tavolo verde...mi sposto cercando di non cadere su quegli infernali tacchi a spillo. A parte quelle trappole che ho ai piedi indosso una sua camicia blu e un paio di shorts di seta dello stesso colore che lui mi ha comprato per l'occasione. Penso che abbia speso più lui in tre mesi per l'intimo per me che io in 22 anni..vedere la sua faccia quando indosso quelle cose però ripaga di tutto, anche del fatto che il senso di colpa è qualcosa che provo sempre e comunque. Lo vedo posizionare le palle dentro al triangolo, toglierlo e poi posizionarsi per spaccare. Quando lo vedo piegarsi sul tavolo sono tipo tentata di togliergli dalle mani la stecca e trascinarlo in camera da letto. In 22 anni mai sono stata più dipendente da una cosa...ora sono seriamente dipendente da lui e dal suo corpo e questo non va per nulla bene "Chi è che guarda il culo a chi adesso?"
"Penso che anche una novantenne lo farebbe fidati..." cammino verso di lui battendo i tacchi a terra e gli metto una mano alla base della schiena, vicino all'elastico dei pantaloni "Muoviti a fare quello che devi fare che altrimenti finisce male" gli do una scherzosa pacca sul fondoschiena prima di allontanarmi ridendo "Scema che sei" alzo le braccia "Faccio la brava" effettivamente tento di farlo ma devo tipo piantarmi le unghie nel palmo delle mani per stare ferma..vederlo mentre tira, con i muscoli della braccia che si muovono e la schiena in bella mostra non è che mi aiuti molto. Quando le palle rotolano in tutte le direzioni cerco di concentrarmi...è tremendamente difficile ma devo almeno provarci "Allora...tocca a te...devi cercare di mandare in buca le palle colorate..."
"Fin qui ok..." lui ride e poi mi indica la numero 7 che effettivamente è la più facile da mandare in buca al momento. Prendo la stecca e la soppeso fra le mani...è pesantissima, almeno per me "Abbassati sul tavolo...ora cerca di non pensare a quello che realmente vorresti fare in questo momento su questo tavolo perché ti assicuro che ci sto pensando anche io ed è difficilissimo pensare a giocare a biliardo ma voglio veramente che impari a tirare..." annuisco e mi piego sul tavolo. Sento il suo corpo che aderisce al mio e il suo fiato che mi solletica il collo "La mano davanti guida la stecca..." le sue dita modificano l'impugnatura delle mie sulla stecca "Non tremare...altrimenti il colpo non va dove vuoi te" cerco di fermare il tremito "La mano dietro deve far partire il colpo...né troppo forte che altrimenti la palla che colpisci e quella che vuoi mandare in buca rischiano di saltare fuori dal tavolo o di andare dalla parte opposta..né troppo piano altrimenti non riesci a far arrivare la palla dove vuoi...ok?"
"Ok..." è difficilissimo concentrarsi perché il suo bacino sfrega contro le mie culotte e posso nitidamente sentire quanto anche lui sia eccitato "Chiudi gli occhi un attimo..quando li apri fai partire il colpo...per stavolta ti guido io, dal prossimo vai te da sola" chiudo gli occhi e prendo un bel respiro "Immagina la traiettoria della palla...ce la puoi fare" sgombro la mente da tutto il resto...non riesco ovviamente a non pensare a lui messo in quel modo dietro di me ma quando riapro gli occhi e faccio partire il colpo, ovviamente guidata da lui, riesco a mandare miracolosamente la palla in buca "Ce l'ho fatta" mi rialzo battendo le mani per poi accorgermi che anche un bambino di 4 anni ce l'avrebbe fatta "È una cazzata...era facilissimo"
"Fa niente..si parte dalle buche facili..." quando lui gira attorno al tavolo decidendo quale palla buttare in buca lo fisso. Ha quella concentrazione tipica di chi sta per fare una cosa che adora, come quando entra in campo e sembra che stia per fare la cosa che è nato per fare...siamo proprio diversi io e lui, o almeno io ero diversissima da lui su quella cosa fino a dicembre..Stephan mette in ogni cosa che fa tutto se stesso, io invece per 12 anni della mia vita non ho mai realmente amato nulla di quello che ho fatto. Anche studiare o il volontariato in ospedale, pur essendo cose che mi piaceva fare, non sono mai state qualcosa di cui non avrei mai potuto fare a meno. La vita mi scorreva accanto ma io non la vivevo realmente...solo la Chiara post incontro con Stephan vive realmente "Come mai ti sei appassionato a sto gioco?" è tutta una questione di concentrazione, è qualcosa di totalmente e diametralmente opposto al calcio...il campo è adrenalina pura, il biliardo invece è lentezza e strategia..pensare che lui possa fare bene due cose così diverse è strano "Ho iniziato a giocare a 16 anni con i miei amici..."
"Immagino le ragazze che sbavavano per te vedendoti steso sul tavolo"
"A me adesso importa di te che sbavi" rido scuotendo la testa e gli faccio cenno di tirare...vedere il movimento delle sue mani mentre fa scorrere avanti ed indietro la stecca per soppesare il colpo e cercare la miglior angolazione è pazzesco...è erotico e sensuale da morire ma dà anche una sensazione di pace assoluta...quando la stecca colpisce la palla che poi manda in buca l'altra a sua volta sobbalzo per il rumore ma sono affascinata dalla precisione assoluta del colpo "Cazzo...cioè porca miseria..."
"Era facile anche questa dai"
"Si, ma la traiettoria è stata perfetta...ora tocca a me vero?" lui annuisce e lascia che io scelga la prossima palla da mandare in buca. Lascia che mi posizioni da sola, mi sposta solo leggermente la mano ma per il resto non mi dice nulla...sbaglio naturalmente ma lui mi dice che sono stata brava comunque "Ora guarda me e modifica da sola la posizione del corpo per il tuo prossimo tiro...sui tacchi sei facilitata" effettivamente i centimetri che i tacchi mi regalano mi stanno rendendo la vita più facile ma non è per niente semplice quel gioco. Guardando lui capisco che sto troppo in avanti e che non guardo abbastanza la palla che voglio colpire...mi accorgo che lui non batte ciglio quando la stecca colpisce mentre io chiudo sempre gli occhi per una frazione di secondo e questo mi deconcentra...cerco di modificare quello che non va ed effettivamente il successivo tiro va a segno, anche se era veramente semplice. Continuiamo a giocare fino a quando mi accorgo che lui ha solo una palla ancora sul tavolo, mentre io ancora 5 "Ho perso"
"Fa niente...facciamo che adesso tiri sempre tu fino a quando non arrivi ad averne anche tu solo una...così ti eserciti..vuoi che stia dietro di te così ti aiuto?" annuisco e lui si mette dietro di me parlandomi all'orecchio, dicendomi cosa c'è che non va...nonostante lui mi deconcentri, non facendo nulla di particolare in realtà, riesco ad ascoltare i suoi consigli...mando in buca le successive quattro palle, fino a quando sul tavolo ne rimandano solo due "Hai vinto tu comunque"
"Non era una gara...era una lezione privata di biliardo...non c'è un vicintore e non c'è un perdente...facciamo questi ultimi due tiri che poi voglio coccolarti un pochino"
"Mi hai già coccolata più che a sufficienza oggi...poi ti stuferai"
"Fidati che non succederà mai...devo fare scorta per quando sarò via.." mi fa l'occhiolino e poi mi fa cenno che tirerà prima lui. Decido che voglio deconcentrarlo un pò anche io e quindi mi stendo sopra di lui mordendogli il lobo fra i denti "Chiara...ti sto per sbattere sul tavolo"
"Magari dopo...dipende se fai centro..."
"Con te faccio sempre centro" rido alla sua battuta che naturalmente io ho letto in chiave molto ma molto ambigua "Simpatico...se mandi in buca la palla allora forse poi potrai sbattermi sul tavolo" lo sento trattenere il respiro e poi rilasciarlo di colpo quando gli poso la mano sulla pancia "Facciamo che ti sbatto sul tavolo solo se anche tu fai centro"
"Stephan...il mio colpo è molto più difficile del tuo"
"Allora cambiamo...io faccio il tuo tiro e tu il mio.." mi sposto e lascio che lui vada verso l'altra parte del tavolo "Cazzo è difficilissima Chiara...vediamo..." sta almeno due minuti a fissare il tavolo poi si posiziona all'angolo e mi guarda "Ora impara dal numero uno"
"Scemo che sei...vediamo di cosa sei capace" poso le mani sul tavolo e lo fisso. È super concentrato e lo vedo indeciso poi in un secondo colpisce la palla di striscio, facendola quadi saltare sulla superficie verde. La palla colpisce di netto quella da mandare in buca e la fa rotolare velocissima fino a quando sento il suono che contraddistingue una buca perfetta "Come cazzo hai fatto?"
"Fortuna...ora tocca a te..."
"Non ce la farò mai..." il tiro non è difficile ma dovrei tipo dare abbastanza forza da far attraversare tutto il tavolo verde alla palla "Si che ce la fai" mi stendo con la stecca in mano mentre lui mi sta vicino "Puoi fare qualunque cosa se vuoi.."
"Non è vero" mi sento insignificante e piccola a volte, come se avessi iniziato a vivere veramente solo il 20 dicembre...ma lui ha sempre creduto in me e continua a farlo quindi forse sono realmente capace di fare qualunque cosa. Stephan mi posa la mano sulla schiena, alzando il tessuto della camicia ma non c'è solo malizia in quel gesto. Ovviamente so cosa sta pensando in quel momento, so benissimo quali sono le sue intenzioni di lì a poco, e credo che finiremo per farlo esattamente su quel tavolo sia che io faccia centro sia che sbagli clamorosamente ma in quel semplicissimo gesto c'è anche la forza che lui mi ha sempre dato, c'è tutto l'amore che lui prova per me, c'è tutto quello che abbiamo imparato in tre mesi...mi concentro su quello che devo fare, quello che voglio fare...lascio aperti gli occhi anche quando la stecca impatta contro la palla ma mi accorgo subito che non farò mai buca. Stephan prende la stecca dalle mie mani e acchiappa al volo una delle palle che sono già andate in buca e che si sono raccolte in una vaschetta sotto al tavolo. Prima che riesca anche solo a pensare a che diavolo voglia fare lui colpisce la palla e devia la traiettoria della mia...non so come ma tutte le tre palle che stavano ancora sul tavolo vanno una dietro l'altra in buca "Che diavolo hai appena fatto?" lui alza le spalle e sorride "Non lo so...so solo che hai fatto centro"
"Tu hai fatto centro..." sono ancora a bocca aperta per quello che lui è riuscito a fare "È stato gioco di squadra..ora merito la mia ricompensa" rido e mi siedo sul bordo del tavolo facendogli cenno di raggiungermi "Cavolo sei bravo"
"Ho le mie doti..." mi posa le mani accanto alle gambe e sfrega il naso contro il mio "La modestia non è fra queste"
"Diciamo che dopo quello che ho fatto poco fa non posso fare il modesto"
"Effettivamente sei stato proprio bravo...io invece..." alzo le spalle e abbasso la testa sbuffando "Hey...che c'è?" scuoto la testa e nonostante lui cerchi di rialzarmi il viso lo tengo basso guardando il pavimento. Stephan non demorde però e sfrega la guancia contro la mia fino a quando ridendo riesce a smuovermi. Lascio che mi sfiori le labbra con le sue...lascio che mi prenda il viso fra le mani e mi baci..lascio che come accade sempre abbatta quel piccolissimo muro che ogni tanto tento di ritirare su "Sei stata brava"
"Non è vero...e poi sembro una bambina, non so fare nulla...ecco perché mi odio a volte"
"Hai detto due stronzate colossali...prima di tutto non sei affatto una bambina...sei la mia bambina, ma solo perché mi piace un sacco chiamarti così...ma sei anche la mia donna...sei un sacco di cose messe assieme, e poi mi piace che tu sia un pochino bambina"
"Non è vero"
"Fidati che è vero...mi piace che tu riesca a vivere tutto appieno, che tu non sia sempre quella che ha già fatto e vissuto tutto...mi piace poter fare con te delle cose che tu non hai mai fatto..mi piace che tu abbia scelto me e che tu continui a scegliere me ogni giorno per fare per la prima volta nella tua vita determinate cose...mi piace vedere la tua faccia stupita quando riesci a fare qualcosa...e poi non è vero che non sai fare nulla...mica ho mandato in buca tutte le palle la prima volta che ho giocato..."
"Tu sai fare un sacco di cose"
"Chiara...anche tu....sai cucinare, sai guidare molto bene la macchina..." dopo quella frase gli tiro una sberla o almeno tento di farlo perché lui mi blocca la mano "....hai più memoria di me..e più senso dell'orientamento...sei bravissima a mettere a posto.."
"...tu non sai neanche cosa voglia dire" Stephan mi fissa incazzato, o almeno tenta di fare una faccia incazzata ma non è credibile per nulla "Infatti cercavo una donna super ordinata che mettesse a posto tutto il mio disordine"
"Potevi prenderti una donna delle pulizie allora"
"Belle come te non ne ho mai viste...e poi volevo molto altro e tu lo sai bene" Stephan giocherella con un bottone della camicia che indosso poi lo slaccia lentamente prima di passare all'altro "Che fai?"
"Ti sto spogliando lentamente..." ci mette una vita a slacciare i quattro bottoni poi apre i due lembi della camicia e inizia a baciarmi la pelle del collo per poi scendere lungo la mia cicatrice...le sue mani si posano sui miei seni iniziando a torturarmi i capezzoli "Stephan..."
"Dimmi piccola" nonostante lui continui a baciarmi e a toccarmi so che il fatto che io l'abbia chiamato presuppone che gli voglia dire una delle mille cose che mi passano per la testa "Lo hai mai fatto su un tavolo da biliardo?"
"Si Chiara" sono contenta che lui mi abbia detto la verità ma non sono molto felice di quella risposta affermativa ovviamente "Ora che sai che ho già scopato su un tavolo da biliardo..."
"Nulla Stephan...volevo solo saperlo..." lui si blocca e rialza il viso prima di farmi scendere dalle spalle la sua camicia "Ogni cosa che faccio con te è diversa...e non ti permetto di sminuire nessuna delle cose che facciamo assieme...perché so cosa stai pensando adesso Chiara...ti metterai in competizione con questa fantomatica ragazza con cui l'ho fatto...ma non c'è alcuna competizione, non c'è proprio storia...perché ogni cosa fatta con te ha un sapore diverso...ora se vuoi credermi va bene, se non vuoi farlo non posso fare nulla per farti cambiare idea" poso la mia mano sulla sua pelle, dove c'è il tatuaggio con il mio nome...abbasso il viso per baciarlo nella stesso punto "Scusa"
"Non devi scusarti Chiara...solo che...sai benissimo che io sono stato con altre ragazze, come anche tu sei stata con altri ragazzi..."
"Non li ho mai amati io..." Stephan mi fa scorrere le mani sulle gambe prima di farmi scendere dal tavolo per un attimo, giusto il tempo di farmi scorrere lungo le gambe le culotte di seta "Siediti...ora stai zitta un secondo...puoi solamente urlare il mio nome...o dire qualcosa tipo 'ancora'..per il resto zitta" mi bacia facendomi inarcare la schiena poi si inginocchia davanti a me e mi spalanca le gambe...non è la prima volta che mi ama in quel modo, non è la prima volta che io abbasso lo sguardo e lo guardo mentre mi manda velocemente in paradiso con la lingua e le dita...ma è la prima volta che ogni suo gesto è erotico al 100%. È come se si fosse sempre frenato in qualche modo mentre in quell'istante mi sta facendo sua, come forse non sono mai stata. Quando si rialza gli prendo il viso fra le mani e lo bacio sentendo sulle sue labbra il mio sapore...è assolutamente fantastico "Prima di te ho amato una ragazza nella mia vita...una...pensavo che mi potesse dare tutto quello di cui avevo bisogno ma sai di cosa mi sono accorto Chiara?" scuoto la testa mentre gli faccio scendere lungo le gambe i pantaloni della tuta, l'unico indumento che indossa "Che dopo l'euforia iniziale, dopo il periodo in cui sembrava andare tutto alla grande...dopo aver finito di stare con lei, quando si girava dall'altra parte o prendeva in mano il cellulare....io ero più solo di prima" faccio per dire qualcosa ma lui mi blocca mettendomi due dita sulle labbra "...quindi..si, ho amato e pensavo che come ho amato lei non avrei più amato..ho pensato che alla fine mi sarei accontentato di una storia che sarebbe stata la fotocopia sbiadita della mia storia con lei..invece sei arrivata te...quindi per tornare alla tua domanda di prima si, ho già scopato su un tavolo da biliardo..ma fra esattamente due secondi o anche meno entrerò dentro di te e inizierò a fare l'amore con la mia donna per la prima volta su un tavolo da biliardo" quando smette di parlare si fa spazio dentro di me ed io trattengo il respiro "L'attrazione fra di noi, la chimica, la corrente elettrica che passa fra noi due è assurda Chiara..e l'ho sentito dalla prima volta...da quando ti ho toccato la caviglia mentre stavi arrampicata su quella dannata scala...il sesso in un matrimonio è una delle basi, inutile dire che ti starei appiccicato ogni cazzo di secondo...sei bella amore mio ma la cosa più bella è che non sai neanche quanto sei sensuale e quanto mi fai eccitare qualsiasi cosa tu faccia..." lui va lentissimo, ed io adoro seguire quel ritmo cadenzato ma ho bisogno di più in quel momento "Non frenarti"
"Vuoi urlare?" annuisco e lui mi accontenta. Alla base c'è sempre la sua estrema dolcezza nei miei confronti ma sento ogni sua spinta in ogni più piccola parte di me "Tieniti" mi aggrappo a lui con le gambe e le braccia e lui mi porta verso la nostra stanza "Questo per dirti che quando verrai lo dovrai fare nel nostro letto...ovviamente non tutte le altre lezioni di biliardo termineranno così sia chiaro"
"A me non dispiacerebbe" Stephan ride e mi deposita a letto sdraiandosi sopra di me "Dovevamo riposare oggi eh"
"No, il programma era letto e coccole...mica ho detto che avresti riposato" Stephan pensa alle mie parole e poi mi bacia lentamente "Mi freghi sempre..."
"Sei tu che hai fregato me quel giorno mannaggia ai tuoi occhioni..." visti da così vicino mi destabilizzano sempre ma sono anche la cosa più bella del mondo e l'unico dettaglio di cui a conti fatti non potrei più fare a meno nella mia vita..perché potrei a fatica rinunciare ad ogni cosa, anche a baciare le sue labbra ma mai potrei rinunciare a specchiarmi nei suoi occhi. La sua anima è tutta lì ed è favolosa "Sei te che mi hai fregato Chiaretta" rido al suo diminutivo poi mi godo le sue coccole, il suo amore e quel brivido su per la schiena...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora