32. L'ALTRA METÀ DEL MIO CUORE

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L'atmosfera nel garage dello stadio Olimpico non è sicuramente quella che speravo di respirare quella domenica sera al termine di Roma-Sampdoria...dopo il pareggio di tre giorni prima a Genova la squadra giallorossa quella sera aveva perso per 0-1 e un'aria pesante e che si sarebbe potuta definire funerea aleggiava dappertutto. Aspetto Stephan accanto all'Audi, speravo che dopo la partita lui avesse voglia di andare da qualche parte a festeggiare l'ipoteca vittoria e la notizia della gravidanza. Invece lui sicuramente sarebbe stato scazzato a dir poco e neanche la sorpresa che gli avevo preparato probabilmente sarebbe servita a tirarlo su. Decido di non dirgli nulla per ora...terrò la notizia del test che ho fatto in farmacia e del risultato che non ho ancora letto per il giorno dopo, sperando che la notte e una buona dormita gli migliorino l'umore. Non so neanche se la squadra avrà un giorno libero o meno...quando lo vedo sbucare dalla porta il mio umore sprofonda sotto i tacchi..la sua faccia è scura e scuote la testa a due ragazzi che gli fanno un cenno per una foto. Capisco che sarà una notte molto lunga e soprattutto molto ma molto difficile per la sottoscritta "Ciao amore"
"Ciao piccola" appena è davanti a me lui molla il trolley e mi prende il viso fra le mani cercando le mie labbra. Spiazzata ci metto un attimo per ricambiare. Non credevo certo che lui cambiasse totalmente umore giunto davanti a me "Non aspettavo altro...andiamo a casa" annuisco non capendo ancora cosa sia appena successo "Pensavi che sarei stato intrattabile anche con te?" alzo le spalle mentre faccio il giro della macchina e mi metto al posto del guidatore "In verità si..ho visto che non hai preso benissimo il cambio..e poi avete perso, quindi non mi aspettavo che tu...insomma...pensavo saresti stato scazzato anche con me. Già mi vedevo davanti una notte passata a cercare di farti parlare mentre tu mi mandavi a quel paese" Stephan ride poggiando la testa al sedile "La mia prima reazione ovviamente è di allontanarmi da tutti, anche da te..ma appena ti ho vista accanto alla macchina ho capito che tu al momento sei l'unica che voglio accanto a me...riesci a calmarmi...e poi abbiamo la giornata libera domani e ho preparato una sorpresa per te.."
"Anche io ne ho una per te...vedi che siamo anime gemelle? Fatte proprio per stare assieme?" lo dico in parte scherzando invece Stephan mi guarda serio prendendomi la mano e portandosela alle labbra per lasciarci un bacio. Un contatto fugace che sento riverberarsi in tutto il corpo, un contatto che mi destabilizza da quanto lo sento in ogni terminazione nervosa "Non so cosa farei senza di te..."
"Non dovrai mai sperimentare la sensazione di stare senza di me perché non ti lascerò mai andare Stephan...e non pensare sopratutto che io possa voltarti le spalle se le cose non girano per il verso giusto...nella gioia e nel dolore giusto? Io a quella formula ci credo...e adesso vorrei tipo prendere la tua tristezza e la tua incazzatura e trasferirli a me perché vorrei sempre vederti con il sorriso..."
"Ora mi passa...almeno non rientrerò in una casa vuota e non guarderò per tutta la notte il soffitto..." sfrego il pollice sulla pelle della sua mano e sembra che quel piccolo contatto lo calmi istantaneamente "Rientravi a casa da solo o andavi a cercare una ragazza che ti facesse compagnia?"
"Per un periodo la seconda opzione...poi mi è passata anche la voglia di dividere il letto con una ragazza....tanto a lei sarebbe solo importato di aver scopato con El Shaarawy, di come stava Stephan non le sarebbe fregato un cazzo..."
"Pensavo che la vita del calciatore fosse totalmente diversa sai?"
"Anche tu pensavi che la nostra vita fosse solo rose e fiori? La maggior parte della gente la pensa così sai?" anche io sinceramente pensavo che la loro vita fosse diametralmente opposta. Non so se lui sia un caso particolare, perché sicuramente è un ragazzo che vive i momenti negativi e le critiche malissimo, tende a isolarsi e a chiudersi in se stesso, ha un mondo dentro che difficilmente mostra agli altri ma lo tiene ben nascosto e lo fa intravedere solo alle persone a cui lui tiene realmente, persone che si contano sulle dita di una mano "Sinceramente ho sempre pensato che foste dei privilegiati...soldi, successo, belle ragazze, locali, divertimento, correre dietro ad un pallone...bho non ho mai pensato a tutto quello che può esserci dietro...ora che lo vivo effettivamente vedo degli aspetti che non avrei mai preso in considerazione..poi penso che tu sia un caso a parte eh"
"Una caso a parte...questa me la spieghi" guido agilmente nel traffico della capitale, io che fino ad un mese prima avevo una patente quasi inutilizzata in un cassetto. La prima volta che ero salita sull'Audi ero rimasta per tipo dieci minuti a fissare il cruscotto domandandomi che cazzo ci dovessi fare con tutti quei tasti...Stephan era stato paziente in un modo che non avrei mai creduto possibile per un ragazzo. Avevo fatto spegnere la macchina 12 volte in venti minuti, avevo avuto una mezza crisi isterica ma alla fine ero riuscita a guidare fino al supermercato. Da allora guidavo soprattutto la Smart, che era molto più piccola e maneggevole, più adatta a me, che non avevo assolutamente dimestichezza con le auto. Ma l'Audi era tutta un'altra cosa...mi piaceva un sacco guidarla, anche se lo facevo soprattutto quando Stephan era accanto a me "Bhe sei un caso a parte ammettiamolo....a parte che sei di un universo parallelo in quanto a bellezza, dato che anche quando sei stanco sei più bello di ogni ragazzo in circolazione, ma anche per il tuo carattere sei diverso da tutti gli altri ragazzi, soprattutto di molti tuoi colleghi calciatori. Sei...diverso Stephan...non so spiegartelo ma hai qualcosa che ti distingue da tutti gli altri"
"Spero in positivo Chiara"
"Si ovviamente..anche se a volte sei rompicoglioni eccetera eccetera...diciamo che hai tantissimi pregi ma anche qualche difetto...pochi eh ma ci sono..." Stephan non ha un carattere così facile. Noi ci capiamo al volo per alcune cose ma per altre fatico a stargli dietro a volte...è scostante, fa dei ragionamenti tutti suoi, per esempio scommetto che per la partita giocata quella sera si dà al massimo un 5 in pagella "Grazie di riconoscermi pochi difetti eh"
"Cretino...comunque come ti senti per la partita di stasera?"
"Hai una domanda di riserva? Perché odio parlare di una partita in cui abbiamo perso ed io ho fatto decisamente cagare...mi darei tipo 3..." alzo gli occhi al cielo, ero stata fin troppo generosa con quel 5. So che è molto critico nei propri confronti, e alla fine forse è giusto così, meglio che sappia riconoscere i propri errori...ma lui è ad un livello assurdo a volte "3 mi sembra eccessivo"
"Si, effettivamente forse è più un 2" non capisco se scherza...quando mi giro e gli tiro uno scappellotto dietro al collo lui si mette a ridere "Smettila di dire cazzate...senti ti vuoi fermare a mangiare qualcosa? O ti faccio un piatto di pasta veloce a casa?"
"Latte e biscotti"
"Vuoi latte e biscotti? Come i bambini? Magari poi ti rimbocco le copertine..." mi fa il dito medio fingendosi offeso "Stronza...ovvio che voglio anche che mi rimbocchi le coperte...e non dimenticarti le coccole...quelle sono essenziali" parcheggio in garage gongolando per la mia guida quasi perfetta. Almeno non ho fatto mai spegnere la macchina e sono riuscita a gestire decentemente le marce "Adesso mi ritrovo con due bambini...uno di 25 anni e un altro che arriverà fra 8 mesi e mezzo..." scendo e Stephan mi viene subito vicino prendendomi dalle mani in suo trolley. Non mi farà portare neanche la mia borsa fra un pochino di tempo "A proposito come stai? Tu hai mangiato?" annuisco e lo tranquillizzo sul mio stato di salute "Si...ed io ti darei un bel sei per stasera"
"Sei? Ma non credo nel modo più assoluto...ho fatto cagare proprio...volevo dedicarti un altro gol e invece..." apre la porta di casa e posa a terra la valigia prima di sbuffare "Ovviamente tu sei di parte...basta che mi vedi correre e per te già c'è il 6 in pagella"
"Invece tu sei troppo negativo...avete perso ma ci sono ancora tante partite Stephan...e non fissarti sui gol da dedicare a me. Mi fanno molto piacere è ovvio ma devi pensare sopratutto a giocare bene per te stesso...e stasera hai giocato bene...è andata male ma andrà meglio la prossima volta.." vado in cucina e metto a scaldare il latte. Stephan intanto mi urla che è un attimo in bagno. Io salgo su una sedia per prendere il pacco di biscotti dal ripiano. Ormai l'altezza non è più un ostacolo insormontabile per me anche se cerco di stare sempre o quasi con i piedi ben piantati a terra "Ma sei impazzita?" mi sento prendere per i fianchi e torno giù mentre Stephan mi guarda incazzato "Non salire più su una sedia cavolo...aspettavi e ti prendevo io i biscotti. Se fossi caduta?"
"Sei leggermente troppo apprensivo Stephan..sarei stata attenta...non è che sono malata terminale o robe simili...sono incinta" il giorno prima, mentre era a Trigoria in ritiro, mi aveva chiesto 1440 volte come stessi. Mi aveva stressato l'anima fino a quando gli avevo detto di aver chiamato la ginecologa che mi aveva consigliato la moglie di Radja e che avevo preso un appuntamento di lì a due settimane. Quando mangiavo mi guardava aspettando che finissi tutto quello che avevo nel piatto e mi aveva anche detto di aver letto un sacco di cose sulla gravidanza la sera prima. Se pensavo che fosse apprensivo normalmente ora era ad un livello pazzesco "Sei incinta...porti una vita dentro di te..." è dolcissimo quando parla di nostro figlio, o figlia...credo che sia ora che io gli mostri la mia sorpresa. Gli metto davanti il latte ed i biscotti e poi gli porgo il mio telefono "Che devo farci?"
"Leggere la mail che mi ha mandato la farmacia. Ieri ho fatto il test delle urine, quello super completo, e eccezionalmente mi hanno mandato una mail ieri sera con i risultati anche se era sabato" lui va nell'applicazione giusta mentre io osservo lo schermo stando dietro di lui "Tu lo sai già?" scuoto la testa "Secondo te avrei mai potuto leggere il risultato senza di te? Ci ho pensato da quando è arrivata la mail ma non l'ho letta...è giusto che lo facciamo assieme..questa è la mia sorpresa...lo so che sei giù per la partita e avevo pensato di rimandare a domani ma..." alzo le spalle e Stephan mi fa cenno di sedermi sulle sue gambe "Il calcio è la mia vita Chiara e sono particolarmente intrattabile quando perdiamo..ma tu sei la donna della mia vita, che sorpassa il calcio e si piazza molto sopra a tutto il resto in quanto ad importanza...sei l'unica persona che mi va di avere attorno adesso e questa sorpresa è la più bella che potessi desiderare..." quando Stephan apre la mail trattengo il fiato. Quelle parole potrebbero essere la conferma definitiva..e quando leggo "...incinta di 10/13 giorni" un sorriso spontaneo mi nasce sul viso "L'abbiamo concepito a Livigno Chiara..." i calcoli dicono che quella piccola vita è stata concepita in quella settimana, dopo che io avevo appena smesso di prendere la pillola "È quasi impossibile rimanere incinta subito dopo aver smesso la pillola...vuol dire che era proprio destino..."
"Si vede di si...probabilmente si sono sommate tante cose...era il momento giusto per fortuna" vederlo così contento mi scalda il cuore. Anche io sono felicissima ma lui ha quella luce nello sguardo che non pensavo che avrei mai provocato ad un ragazzo. Non avrei mai pensato di diventare madre e che il padre fosse così felice...prima di tutto non pensavo che un ragazzo sarebbe mai stato così pazzo da innamorarsi, sposarmi e poi decidere di costruire una famiglia con una ragazza così complicata come me "E tu sei il ragazzo giusto..." gli frego un biscotto intengendolo nel latte e lui sbuffa. Finiamo per dividerci quella specie di spuntino notturno, seduti in cucina. Lui ha comunque lo sguardo deluso e amareggiato per la sconfitta della Roma ma riusciamo a passare un'oretta tranquilla, parlando di quanto la nostra vita sia cambiata nel giro di pochissimo tempo. Quando vedo che lui sta crollando dal sonno, anche se tenta di non darmelo a vedere gli ordino di andare a letto. Rimaniamo un pochino a parlare poi io gli chiedo se posso studiare a letto per il prossimo esame dato che quella mattina mi sono alzata tardi e non ho assolutamente sonno. Lui si mette sotto le coperte, girandosi verso di me e mi tiene la mano sulla pancia mentre leggo qualche pagina del mio libro di testo "Domani vuoi rimanere a casa?"
"La tua sorpresa è passare tutta la giornata con te sotto le coperte? A me va più che bene eh" lui scuote la testa "In realtà volevo portarti in un posto ma non so se a te va" poso il libro e lo guardo piena di curiosità adesso "Dove mi vuoi portare?"
"Ad Ostia...alla tua vecchia casa...ho parlato con Manuel e mi ha detto che prima di andare a vederla con gli architetti magari tu volevi andarci da sola...o con me magari...se ti va, insomma..mi è venuto in mente che potremmo andarci domani" con tutto quello che è successo avevo accantonato momentaneamente la questione della casa di Ostia "Sicuro che vuoi imbarcarti in questa impresa titanica? Insomma sarà da radere quasi al suolo...costerà un occhio della testa"
"E..? Questo dovrebbe tipo farmi decidere di non mettere a posto la casa che avevano i tuoi al mare? Sai che adoro il mare e poi ho sempre avuto il desiderio di prendere una casetta ad Ostia o nei dintorni...e poi adesso che saremo in tre potremmo anche decidere di andarci ad abitare per un periodo dell'anno...dormire con il rumore delle onde...respirare l'aria del mare..e poi so che tu ci tieni" si che ci tengo, e anche parecchio. Ora che ho fatto pace con tutto quello che ho odiato negli ultimi 12 anni tornare in quella casa è l'ultimo ostacolo fra me e la completa guarigione "Allora andiamoci..." gli sorrido e poi mi sporgo per dargli un bacio in fronte. Ogni tanto mi giro verso Stephan che stoicamente vuole aspettare che io finisca il capitolo che sto leggendo prima di addormentarsi. Quando metto a posto e mi sdraio accanto a lui vedo quanto sia stanco...appena poggio la testa accanto alla sua sul cuscino chiude gli occhi e poco dopo si addormenta "Ti amo..." glielo sussurro prima di chiudere gli occhi anche io. Pensavo che quella sera avrei dovuto combattere contro un ragazzo scazzato, pensavo che avremmo anche litigato probabilmente invece lui mi aveva dimostrato ancora una volta che insieme riuscivamo sempre a trovare una via per stare bene. Avevamo trovato un equilibrio tutto nostro, in fondo stare bene accanto a lui era semplice, almeno per me. Stephan è un ragazzo dolcissimo, bisognoso fino all'inverosimile di affetto ed amore...nonostante sia circondato di persone che lo sostengono è insicuro e cerca solo una persona che lo accetti per quello che è...l'amore che lui mi regala ogni attimo è immenso, e avrebbe fatto lo stesso con nostro figlio...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora