18. MI TREMA IL CUORE

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"Credo che le due star della nottata debbano avere i due posti migliori" Pierpaolo fa un cenno a me e a Chiara e ci manda davanti a tutti...ognuno di noi ha in mano una lanterna arancione con dentro la classica fiammella, pronte per essere lasciate libere nel cielo della capitale nella notte di San Silvestro. Io e Chiara, dopo la nostra entrata nel locale pochi minuti dopo aver postato le foto degli anelli, siamo diventati le star indiscusse. Tutti sono venuti a congratularsi con noi, Lorenzo per primo che dietro inbeccata di Veronica sembra aver messo da parte per ora le sue riserve su Chiara. La mia fidanzata ha accantonato la sua proverbiale timidezza e ha parlato con tutte le ragazze che le chiedevano come le avessi fatto la proposta. Non ha neanche nascosto il suo iniziale 'no' ma questo invece di gettare un ombra sul nostro momento ha reso tutto ancora più da film, con il nostro incontro poco fuori dal locale ed il suo 'si' finale. Chiara ha mostrato a tutte l'anello, orgogliosa e felice e questo mi ha ripagato ampiamente dei momenti in cui ero stato incazzato con lei ed ero stato deluso del suo comportamento...sapevo che una cosa del genere sarebbe potuta succedere ed avevo azzardato. Per fortuna poi lei era tornata sui suoi passi "Al mio uno lasciamo le lanterne...poi possiamo continuare a festeggiare" Pierpaolo, da buon padrone di casa, urla le sue istruzioni "Noi rimaniamo ancora una mezz'ora e poi ce ne andiamo"
"E dove mi porti? Dammi un indizio almeno" Chiara cerca di convincermi sbattendo le ciglia teatralmente ma io non abbocco "Ma non esiste...diciamo che andiamo in un posto molto particolare e che ho prenotato fino al 2 mattina...quindi quando io andrò agli allenamenti fra qualche ora tu rimarrai lì, ti riposerai e mi aspetterai.." lei sorride e poi si mette meglio fra le mie braccia. Sentiamo il conto alla rovescia di Pierpaolo e al suo uno lasciamo andare le lanterne "Esprimi un desiderio amore mio"
"Solo di stare con te...non voglio altro" la abbraccio e le lascio un bacio fra i capelli mentre guardiamo le lanterne salire nel cielo. Chiara si volta e mi prende il viso fra le mani. Ha gli occhi lucidi e mi bacia quasi con timore. La sento tremare, come la prima volta che l'ho baciata alla Fontana di Trevi "Va tutto bene amore...va tutto bene...cancella quello che è successo, in fondo lo sapevo benissimo che sarebbe potuto accadere. Mi sono buttato, ero consapevole che sarebbe potuto essere un disastro...e quando te ne sei andata ho pensato per un momento di essermi sbagliato anche sul tuo conto. Ma era impossibile ed il fatto che poi tu sia tornata da me mi fa capire che non ho sbagliato quel giorno, e non sbaglierò mai con te. Ti voglio nella mia vita per sempre"
"Ed io voglio essere nella tua vita per sempre....è come se ci fosse un disegno dietro che mi dice che senza di te non posso stare. Perché solo con te sono Chiara...la vera Chiara..." per me vale lo stesso, sento che solo con lei posso stare senza maschere e filtri. Solo lei conosce ogni mio lato e li accetta tutti, senza esclusione alcuna. La prendo per mano e la faccio rientrare nel locale. Ci andiamo a sedere su un divanetto accanto a Lorenzo e Veronica e per una decina di minuti ci mettiamo a parlare. Poi Veronica ha la brillante idea di trascinare il suo fidanzato a ballare...è tardissimo e siamo tutti stanchi, noi abbiamo anche un allenamento alle due del pomeriggio e al momento le mie priorità sarebbero un letto e spogliare Chiara, non in questo ordine anche...stare con lei viene prima di tutto "Andiamo a ballare anche noi"
"No...no...già mi hai fatto cantare, non mi farai anche ballare"
"Ma hai ballato con Ginevra..." non ho ballato con lei e Chiara lo sa. Era più uno stare quasi immobile accanto a lei che si strusciava addosso a me...volevo farla ingelosire "Sai che volevo solo avere una tua reazione...ammetto di essere stato molto infantile"
"E per questo meriti una penitenza...quindi vieni a ballare...dai che stanno mettendo le canzoni quelle belle...il latino americano...su, su amore mio...facciamo così...due canzoni...poi ce ne andiamo" lei mi trascina in piedi ed io la acchiappo per la vita mentre lei va verso il centro del locale dove le altre coppie stanno già ballando "Due canzoni...poi andiamo..sei consapevole che tu che balli il latino americano non aiuterà il mio già precario autocontrollo vero?"
"Lo so...è per questo che ho detto due canzoni...anche io credo di reggere solo dieci minuti" ci fermiamo in un angoletto e Chiara alza le braccia sopra la testa. Inizia a muoversi a tempo ed io vorrei far scomparire tutti i ragazzi attorno a noi che la guardano muovere il fondoschiena "Chiara..ti guardano" le metto una mano alla base della schiena e la sposto bella appiccicata a me, di modo che meno ragazzi possibili la possano guardare muoversi "E lasciali guardare...tanto solo tu potrai toccarmi fra poco" è entrata in modalità sexy e a me va più che bene, solo che rischio di dover staccare gli occhi a qualcuno se continua così "Smettila di fare così..." lei ride, con le guance rosse e gli occhi che brillano. La musica martella e ci trasporta in un mondo solo nostro. Riesco a non pensare agli altri che la guardano, perché il movimento del suo bacino attaccato al mio non può farmi pensare ad altro che a quello che gli farei in quell'esatto istante. Nel locale la temperatura è altissima e il mio sguardo cade sulle goccioline di sudore che scendono dal suo collo e continuano il loro percorso fino alla sua scollatura profondissima. La prendo per i fianchi e la faccio voltare. La mia mano finisce sulla sua pancia mentre continuiamo a muoverci a ritmo. Non sono un gran ballerino lo so, ma in quel momento seguo il suo movimento. Quando fa due passi a destra la seguo, poi torniamo a sinistra. Alla fine io sono consapevole solo del suo fondoschiena a contatto con il mio bacino...il ritmo cambia e la canzone diventa più lenta "Andiamo via Chiara"
"Solo questa...ti prego" lei sa di aver vinto ancora prima che dica di si...Chiara si gira e prende le mie mani, intrecciando le nostre dita. Muove i fianchi ed io deglutisco "Dove hai imparato a muoverti così?"
"Da nessuna parte..." si morde il labbro inferiore e poi scende fino quasi ad inginocchiarsi davanti a me. Quando si rialza si struscia su di me poi mi aggancia le braccia al collo e mi fissa negli occhi "Ciao amore mio"
"Ciao piccola" appoggia la fronte sulla mia e mi soffia sulle labbra prima di sfiorarmele con le sue "Ora devi fare una cosa per me Chiara...cammina all'indietro fino a quel muro che sta a tipo un metro" lei non mi chiede nulla ma esegue le mie istruzioni. Quando la sua schiena incontra il muro inizio a baciarla...non è un bacio adatto al luogo in cui siamo ma al momento non me ne frega nulla...la mia mano scende lungo la sua gola scoperta "Ti voglio da morire"
"Anche io...quanto è distante il posto dove dobbiamo andare?"
"In macchina credo venti minuti..." lei si stacca ma solo per prendere a torturarmi il collo "Troppo...decisamente troppo" mi viene da sbattere la testa contro la parete "Avresti dovuto dirmi una cosa tipo...va bene, posso aspettare"
"Ma non posso aspettare...mi basterebbe anche solo che tu mi toccassi attraverso la stoffa dei miei pantaloni per venire...." la prendo per mano e la trascino lungo il corridoio buio, verso i bagni che usano il personale. Sono abbastanza sicuro che al momento non ci sia nessuno...o almeno spero. Spalanco la porta e me la richiudo dietro girando tre volte la manopola. Attacco Chiara al muro e la bacio mentre lei mi slaccia la cintura dei pantaloni "Che fai?"
"Io posso toccarti....mi basta questo per adesso" dove sia finita la ragazza che aveva paura anche solo a sfiorarmi non lo so ma non starò certo a lamentarmi di quella versione di Chiara che mi abbassa i pantaloni e inizia a toccarmi con la mano "Sta tua tutina non ha modo di aprirsi?" ridiamo e lei scuote la testa "L'attesa aumenta il desiderio no?"
"Fa diventare anche scemi però"
"Correremo il rischio" la mia mano la tocca attraverso il tessuto del cavallo dei suoi pantaloni semi trasparenti e la sento gemere sulle mie labbra "Continua" sentiamo bussare ma poi chiunque sia fuori dalla porta se ne va ridendo. La bacio mentre lei con la mano libera mi libera dalla costrizione del papillon rosso e mi slaccia i primi due bottoni della camicia nera. Siamo assolutamente senza controllo ma per come è andata l'intera serata e poi l'inizio della nottata non possiamo certo pretendere di riuscire a tenere le mani a posto. Veniamo insieme e sapere di riuscire a darle piacere senza praticamente poter fare nulla mi fa capire a quale grado di intimità e di condivisione siamo arrivati "Ora usciamo da qua, salutiamo, e poi filiamo via..." lei mi aiuta a rivestirmi e poi entrambi ci buttiamo dell'acqua gelata sul viso. È stato folle, decisamente folle "Portami via amore mio...sei consapevole che avrai una faccia allucinata agli allenamenti vero?"
"Assolutamente si...ma non chiedermi tipo di dormire perché non ce la farei in questo momento"
"Non te lo chiederei mai lo sai..." mi strizza l'occhio ed io porto le nostre mani intrecciate alla bocca lasciandole un bacio sulle nocche "Stanotte e domani vivrai da principessa...la mia principessa..." la sento ridere e mi accorgo di vivere per quel suono...e sarà così per tutta la vita "Tua...tipo per sempre" annuisco...si, sarà tipo per sempre...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora