2. VIENI A SALVARMI

1.7K 46 0
                                    

"Usciamo a mangiare una cosa stasera?" sento la voce di Lorenzo che mi parla ma non gli rispondo subito perché non sono assolutamente attento alle sue parole "Eh?" lo fisso con faccia da ebete probabilmente perché lui scoppia a ridere e si passa una mano sul viso "Ma che hai oggi? Ti sei allenato con la testa da un'altra parte, calciavi il pallone come se fossi incazzato con il mondo, meno male che mi sono spostato dalla traiettoria di quel tuo tiro perché altrimenti non so come sarebbe finita..ma che hai?"
"Nulla...cosa mi hai chiesto prima?" lui sbuffa e mette una mano sul muro "Usciamo a cena stasera? Veronica ha una delle sue cene fra amiche"
"Non ho la testa per uscire a cena stasera...sarei solo un peso Lore" lui sta per aprire bocca quando il mio cellulare posato sulla panca dello spogliatoio inizia a vibrare "Mo chi cazzo è?" è un numero che non ho salvato in rubrica. Di solito quando mi chiama un numero che non conosco tendo a lasciar partire la segreteria ma in quel caso penso che sia Chiara e quindi faccio scorrere subito il dito sulla cornetta verde "Pronto?" all'inizio non sento assolutamente nulla, se non un casino di sottofondo. Mi sposto mettendomi in un punto dove penso di riuscire a sentire meglio "Pronto?" Lorenzo mi guarda stranito e poi si siede accanto a me sulla panca su cui mi sono messo "Chiara...sei tu? Chiara..."
"Stephan..." la sua voce è lontana, sembra che provenga dall'oltretomba ma la riconosco subito "Chiara...dove sei? Stai bene?" già me la vedo in qualche situazione tragica "Non ce la faccio...per favore" il cuore mi schizza in gola e ho la visione bruttissima di lei che sta per fare qualcosa di irreparabile. Per un momento penso a lei come l'ho conosciuta 24 ore prima, sorridente e dolce mentre parlava con i bimbi del reparto...quella ragazza ha così tanta voglia di vivere che non farebbe mai una cazzata colossale..poi ripenso alla Chiara che ho lasciato davanti a casa sua a mezzanotte passata..quella ragazza potrebbe effettivamente fare una cazzata allucinante "Dove sei? Chiara dimmi dove cazzo sei che ti vengo a prendere" mi alzo di scatto e mi infilo le scarpe. Lorenzo capisce che sta succedendo qualcosa che mi sta mandando in paranoia e quindi mi prepara il borsone "C'è troppa gente...non riesco a respirare"
"Hai un attacco di panico? Siediti e respira Chiara...dimmi dove sei che ti raggiungo..."
"Sto...sono...alla Fontana..." sbatto una mano sulla parete...cazzo ci saranno trecento fontane a Roma "Quale fontana?"
"Piaceva a mamma..sono venuta qui perché piaceva a mia madre...solo che c'è troppo caos...non riesco a respirare" mi sale il panico seriamente...ho paura che lei stia male veramente e che succeda qualcosa di brutto prima che io capisca a quale diavolo di Fontana si riferisce e soprattutto prima che io riesca a raggiungerla "Mi dai un indizio piccola? Dove sei?" mi verrebbe da urlare per la frustrazione ma capisco che a lei serve che io stia calmo in quel momento e non che le urli dietro facendola impanicare ancora di più "Sono alla Fontana di Trevi...ma non so se ce la faccio...ho paura..." faccio cenno a Lorenzo di passarmi il giubbotto "Arrivo il prima possibile...aspettami lì va bene? Mi aspetti? Siediti da qualche parte e cerca di respirare..." sento solo un tonfo e poi la linea si stacca "Merda...Lore devo andare alla Fontana di Trevi...come diavolo ci arrivo? Dove parcheggio?"
"Ma mi spieghi chi diavolo era?"
"Te lo spiego la prossima volta...anzi te la presento sta ragazza..ma mi devi dire come andare a sta dannata fontana...cioè so arrivarci ma ci sarà un casino pazzesco"
"Ti ricordi quando c'è stata l'inaugurazione dello Store di via del Corso?" annuisco e capisco dove vuole andare a parare Lorenzo. Mi ricordo la strada, solo che ci metterò una vita e non ho tutto sto tempo..d'altronde devo almeno provarci "Parcheggio dietro al negozio...poi me la faccio di corsa"
"Saranno due chilometri Stephan"
"E che devo fare? Lorenzo te non capisci che se le succede qualcosa non saprò mai se è quella giusta" lui mi guarda come se fossi completamente sciroccato "Muoviti allora...poi fammi sapere..."
"Chiama il negozio...digli che è un'emergenza e devo parcheggiare da loro..." lui mi fa cenno di si ma io sto già correndo fuori dallo spogliatoio. Tutti mi guardano come se fossi matto...di solito sono uno degli ultimi a lasciare Trigoria, e oltretutto mi prendo tutto il tempo del mondo ma quel pomeriggio non ho assolutamente tempo. Sono le tre passate....cazzo se solo avessi deciso di non mangiare a Trigoria potrei già essere in viaggio per Roma, invece sono lontanissimo e ci sarà un sacco di traffico dato che mancano 4 giorni a Natale. Metto in moto l'Audi e poi sgaso investendo quasi uno dei ragazzi che stanno al cancello "Scusa ma sono di fretta...riesci a far spostare tutti quelli fuori? Devo letteralmente volare" lui, probabilmente vedendo la mia faccia allucinata, mi fa cenno di si e poi corre fuori urlando 'Spostatevi....per favore' quando il muso della macchina esce dal cancello vedo la gente avvicinarsi ma faccio rombare il motore e fra lo sgomento generale schiaccio l'acceleratore a tavoletta. Tiro l'Audi fino al limite di velocità, anzi in punti dove non c'è traffico, supero il limite anche se di poco e sempre pensando che non devo schiantarmi ma devo raggiungere Chiara. Tento di richiamarla ma non mi risponde..in compenso Lorenzo mi dice che posso parcheggiare allo Store...ci metto esattamente 50 minuti per arrivare a destinazione. Parcheggio di traverso, ringraziando i ragazzi che mi chiedono quando tornerò...iniziando a correre urlo "Non lo so...spero presto" poi mi metto il cappuccio della felpa per mimetizzarmi e vado avanti. Via del Corso è strapiena..sui marciapiedi ci sono un sacco di persone, scanso tutti e poi giro nella vietta che spero mi porterà alla Fontana di Trevi. Quando la vedo in lontananza mi fermo e cerco di riprendere fiato. Se mi presento davanti a lei così non la tranquillizzerò di certo, anzi. Ho la felpa fradicia di sudore, e meno male che ho lasciato il piumino in macchina. Cammino a passo spedito verso la Fontana ed impreco quando vedo quanta gente c'è...corro a destra e a sinistra cercando i capelli biondo scuro di Chiara ma non riesco a vederla fra la marea di gente che affolla i dintorni del monumento "Merda....dove cazzo sei?" tengo in testa il cappuccio altrimenti dovrei fermarmi a fare foto ed autografi e per quanto mi piaccia farlo non è quello che voglio fare in quel momento "Cazzo Chiara ma dove sei?" poi vedo una chioma biondo scuro dalla parte opposta. È seduta sullo spigolo di una panchinetta...i capelli sciolti le ricadono davanti nascondendo il suo viso. Corro verso di lei e quando sono davanti a Chiara mi accuccio e la guardo "Hey..." le sposto i capelli e cerco di alzarle il viso ma lei scuote la testa energicamente "Ho tanto freddo..." solo in quel momento mi accorgo che lei indossa solo un maglioncino nero e dei jeans...ha le mani ghiacciate e sta battendo i denti. Ha le labbra quasi blu e quando le prendo il viso fra le mani e glielo alzo vedo i suoi occhi che fissano intorno ma senza in realtà vedere nulla "Ce la fai ad alzarti? Andiamo in un bar a scaldarci" lei fa cenno di si ma quando si alza in piedi barcolla. La acchiappo al volo e la abbraccio di slancio..ho avuto una paura micidiale di non trovarla o di arrivare tardi...Chiara sembra così piccola e fragile fra le mie braccia che mi sembra di poterla rompere se la stringo troppo a me. Ma lei si rannicchia contro di me e allora decido di avvolgerla fra le mia braccia "Hai mangiato oggi?"
"No...da ieri sera non mangio nulla" le metto la mano sul collo e le tengo la testa incollata al mio petto "Dio che spavento che m'hai fatto prendere..."
"Non sapevo chi chiamare...poi mi sono ricordata di aver memorizzato il tuo numero..sono uscita solo con il cellulare e le chiavi...non ho neanche i soldi per un caffè..." sbuffo perché le prenderei 90 caffè se lei volesse...le comprerei un bar intero se me lo chiedesse "Ce la fai a camminare? Andiamo in quella pasticceria..."
"Mi dispiace se ti ho chiamato...magari stavi con qualcuno...magari eri impegnato..."
"Magari mi hai fatto prendere uno spavento allucinante" la sposto leggermente e Chiara alza il viso per guardarmi. Il suo sguardo sembra più lucido ma ha comunque un'espressione lontana, come se si fosse pentita di avermi chiamato "Perché non vuoi permettermi di aiutarti? Hai rialzato questo muro ed io non so come buttarlo giù..." i suoi occhi si riempiono di lacrime "Ho un casino allucinante dentro...non posso permetterti di avvicinarti.."
"Ma io ci sono già dentro cazzo...è da quando ti ho vista su quella scala che ci sono dentro...non mandarmi via però..." Chiara si morde il labbro inferiore quasi a sangue...merda ma perché devo sempre andare ad incasinarmi la vita dietro a cose complicate? La mia coscienza mi dice che ultimamente ho cercato la compagnia di ragazze semplici, giuste per qualche uscita e qualche scopata anche, ma non mi hanno dato molto alla fine. Si sono tutte ragazze che richiamerei per una cena, ma oltre a quello non mi hanno trasmesso molto..invece Chiara è un mondo tutto da scoprire, sempre che lei me ne dai la possibilità. Lei non parla ma si tira le maniche del maglioncino fino alla punta delle dita "Scapperesti"
"Lo fai decidere a me per favore?" alzo una mano e le poso il pollice sul labbro togliendoglielo dalla trappola dei suoi denti "Fanculo va" spengo il cervello e abbasso il viso posandogli le labbra sulle sue. Sono gelide e scepolate ma a contatto con le mie si scaldano subito...lei tenta di ritrarsi ma solo per un secondo poi si abbandona a quel contatto con un sospiro. Rimaniamo immobili, non arrischio nessun altro movimento...per adesso mi faccio bastare quello anche perché già sento quanto lei sia in panico totale. Quando mi stacco le poso la fronte sulla sua "Perché non mi dai modo di aiutarti?"
"Perché non posso essere aiutata...non sono una di quelle a cui basta un ragazzo figo accanto per essere felici..ho una marea di robe brutte dentro ed invece tu sei così bello che rischio solo di trascinarti a fondo con me e non me lo perdonerei mai..."
"E se invece ti aiutassi? Potrei tirarti fuori da questo posto in cui sei caduta..." lei alza le spalle e poi fa mezzo passo indietro "Sono 12 anni che sto in questo posto...forse mi ci sono così abituata che ormai fa parte di me"
"Ma tu sei molto altro...sei la ragazza dolce che fa la volontaria in ospedale, sei la ragazza elettrizzata alla vista del Colosseo di sera...sei quella che fra tutti i numeri in rubrica ha chiamato me"
"Non ho così tanti numeri in rubrica"
"Ma hai comunque chiamato me...perché non vuoi ammettere che avresti potuto chiamare chiunque ed invece hai scelto me?" lei non dice nulla ma mi sfiora la guancia con la punta delle dita...io le prendo la mano e poi la trascino verso la pasticceria...Chiara ha un muro solidissimo attorno a sé ma io ho pazienza, e sopratutto ho la sensazione che lei vuole abbatterlo quel muro...forse è vero che l'oscurità fa parte di lei ma a me piace pensare che un pochino di quello scuro lei voglia darlo a me, per essere più leggera ed iniziare ad essere felice.

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora