7. CUORI IN DISORDINE

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"Perché te ne stai lì lontano?" io e Stephan siamo in spiaggia, nel tratto davanti a casa sua...le onde sono abbastanza alte e minacciose ed il cielo non promette nulla di buono. Le previsioni danno pioggia e burrasca per la notte di Natale ma a dirla tutta quello è il mio tempo preferito per stare in spiaggia. Mamma diceva sempre che ero strana perché ero l'unica bambina che stava a guardare il mare anche o forse soprattutto quando pioveva "Perché magari volevi stare da sola" lui è rimasto qualche passo indietro a me, io sono praticamente a ridosso dell'acqua e qualche spruzzo mi raggiunge "Vieni qua" gli tendo la mano e lo faccio avvicinare "Mi aiuti a salire qui?" lui annuisce e poi mi da una mano a sedermi su una roccia abbastanza alta, che ci da modo di godere della spettacolare vista, senza essere travolti dall'acqua. Mi siedo e mi accoccolo contro di lui, facendo aderire il suo petto alla mia schiena "È il posto che sceglierei per vivere sai? Adoro l'odore del mare, il rumore, quell'atmosfera tutta sua...il fatto che ti dia la sensazione di dominare tutto lo spazio attorno a te"...anche se mi sento piccolina a confronto di quell'immensa distesa piatta, o in quel momento bella movimentata, il mare mi da anche sicurezza. Mi è mancato un sacco il mare "Sono stata stupida a dare la colpa dell'incidente dei miei a qualcosa che in definitiva non c'entra proprio nulla...sia il mare che la pioggia non hanno colpe"
"Neanche tu ce ne hai Chiara" alzo le spalle e gli poso la testa sul braccio "Su quello ho più dubbi sai?" lui mi bacia il collo spostando la sciarpa che indosso, quella che mi ha regalato lui, così come il piumino "Non hai nessuna colpa piccola..." alle sue parole mi viene da piangere...tante persone mi hanno detto che non ho alcuna colpa nella morte dei miei genitori ma forse è la prima volta che un pochino ci credo anche io "Saresti piaciuto un sacco ai miei sai? Si forse mio padre ti avrebbe fatto il terzo grado prima di uscire assieme a me ogni volta ma alla fine gli saresti piaciuto...mi diceva sempre che avrebbe voluto per me un ragazzo che mi trattasse da principessa...e tu mi tratti così, quindi ti avrebbe dato la sua benedizione"
"Ti tratto da principessa perché meriti di essere trattata da principessa Chiara...mi dici perché la prima sera e anche il giorno dopo hai cercato con tutte le tue forze di allontanarmi da te?"
"Amavo immensamente i miei...credo che ogni figlia ami i propri genitori ma io avevo con loro proprio un rapporto viscerale, soprattutto con mamma...anche con papà andavo d'accordo...insomma non ero di quelle bambine che in un modo o nell'altro avevano un rapporto di odio e amore con i propri genitori...io li amavo...e poi loro se ne sono andati. Non li ho mai incolpati della loro morte, per quello ho incolpato me, ma ho pensato per molto tempo che loro mi avessero abbandonata, quello si..e a circa 14 o 15 anni mi sono ripromessa che mai avrei permesso ad un'altra persona di prendere un posto così importante nella mia vita come ce l'avevano loro..perché la loro morte mi aveva devastata e non avrei sopportato di perdere un'altra persona veramente importante per me. Quindi sia in amicizia che in amore sono sempre andata sul sicuro...si, ho avuto le une e gli altri ma non mi sono mai affezionata realmente. Poi ho incontrato te e ho pensato che dovevo per forza allontanarti"
"Perché hai paura che me ne vada anche io"
"Si, logicamente ho paura non che tu te ne vada definitivamente sia chiaro ma che mi lasci, quello si...e dato che ci ho messo tipo cinque minuti o forse meno ad affezionarmi a te, ne uscirei devastata" ho sempre faticato ad ammettere le cose, persino con me stessa "Ho cercato di farmi odiare da te, prima che tu mi odi sul serio, di tua spontanea volontà"
"E perché dovrei odiarti scusa?"
"Perché tutti arrivano ad odiarmi Stephan...solo che non riuscirei a sopportare che il tuo sguardo passi dall'affetto all'odio nei miei confronti..."
"Chiara ma mi spieghi come diavolo faccio a guardarti con odio scusa? Perché dovrei odiarti? È questo che non capisco..." detta così sembra una follia persino alle mie orecchie. Solo che ho questa costante ed insana paura di rimanere da sola...controsenso folle dato che io allontano sistematicamente le persone "Perché non so come ad una persona come te possa piacere una come me..sono troppo complicata, sono una che si fa problemi enormi per tutto, sono una che ha paura anche della sua ombra...come faccio a piacerti?"
"Sei bellissima Chiara...e poi sei dolce, tenera, simpatica...la domanda che dovresti farti sarebbe come fai a non piacermi invece...meriti di essere felice e se io sono la persona che può renderti felice non mi tirerò certo indietro solo perché sei più complicata delle ragazze che ho avuto fino ad adesso...mica scegliamo di chi innamorarci Chiara...come non scegliamo quando innamorarci...succede..." si, succede..e a me è successo con lui ma non sono ancora pronta ad ammetterlo ad alta voce. Perché se lo dicessi ad alta voce tutto diventerebbe tremendamente vero e mi salirebbe il panico all'idea che un giorno, fra un mese, un anno oppure cinque lui mi lasci. Tento di sottrarmi al suo tocco ma lui non molla la presa "Dove credi di andare Chiara? Non hai capito che adesso non te ne vai mica tanto facilmente..."
"E se tu incontrassi una ragazza e te ne innamorassi? E se un giorno venissi da me e mi dicessi che ami un'altra? Se vedessi che riservi ad un'altra gli sguardi che prima riservavi a me? Morirei letteralmente Stephan...ne sarei devastata...forse non è meglio per entrambi allontanarci prima che quello che c'è fra noi diventi definitivo"
"E pensi che dato che non abbiamo ancora scopato quello che c'è fra noi non sia definitivo? Cos'è? Una cosa così per ridere, in attesa di andare a letto assieme?" lui si sposta ed io sento subito freddo dato che le sue braccia non mi proteggono più dalle raffiche di vento sempre più violente. Si alza e scende dalla scogliera iniziando a camminare sulla sabbia. Solo noi siamo così matti da stare in spiaggia con una tempesta in arrivo "Stephan...non arrabbiarti" sbuffo perché sono una contraddizione vivente. Non riesco a fargli capire quello che ho dentro...sono autodistruttiva ma lui in qualche modo vuole comunque stare accanto a me "Sono uno che incassi tutti i colpi Chiara ma non sono invincibile sai? Ogni volta che tu tenti di allontanarmi mi fai del male..." lo so, e forse voglio proprio vedere fino a dove arriva il suo attaccamento nei miei confronti. Voglio vedere fino a dove posso tirare la corda, fino a quanto posso tendere il filo prima che si spezzi definitivamente "Non merito che tu stia male per me" mi alzo e scendo non senza qualche difficoltà dalla roccia sulla quale mi sono voluta per forza arrampicare "Cazzo Chiara ma non lo capisci che non solo tu stai male? Che non solo tu hai dubbi? Che non solo tu hai una paura fottuta di sbagliare? Pensi che dato che io sono ricco e famoso non soffra? Pensi che tutte le storie che ho avuto e che sono finite non mi abbiano lasciato qualche strascico? Pensi che dato che posso avere tutte le ragazze del mondo me ne sbatta altamente di poter star male? Se pensi questo di me non hai capito proprio un cazzo...perché sono io che ti sono venuto a prendere alla Fontana di Trevi dopo che tu mi hai chiamato facendomi venire un mezzo infarto...sono io che ti ho portato a casa mia quando stavi quasi per collassare in mezzo alla strada..anzi togli il quasi...sono io che ti ho chiesto di venire a Savona con me e speravo che avessimo superato la fase dove metti in dubbio ogni cosa, soprattutto me. Ma evidentemente fai un passo avanti e nove indietro...io posso venirti incontro e combattere per te e con te ma se tu non mi aiuti, se anche tu non fai uno sforzo non posso fare tutto da solo Chiara...non sono indistruttibile" lo raggiungo e vedo quanto lui sia deluso e dispiaciuto del mio comportamento. È come se la tempesta che si sta per abbattere su Savona rendesse elettrica anche me, facendomi mettere in dubbio di nuovo tutto "Vuoi tirarti indietro? Fallo Chiara...fai quello che vuoi...più che dirti che mi sono innamorato di te e che ti voglio nella mia vita non so più cosa fare...non so come dimostrarti che ci tengo veramente e non è un capriccio momentaneo"
"Può funzionare adesso, che siamo da soli qui, dove tutto sembra bello e fantastico ma quando torneremo a Roma?"
"Ce la vivremo..prendiamo quello che arriva..pensi che io non abbia paura che tu un giorno girando per le strade possa incontrare uno migliore di me ed innamorartene follemente? Allora cosa faccio..ti allontano per timore di un ipotetico altro ragazzo che magari neanche esiste? Mi precludo la possibilità di essere felice perché potrei soffrire? Che cazzo di vita è Chiara?"
"È matematicamente impossibile che io possa innamorarmi follemente di un altro se il mio cuore è già tuo"
"Vale anche per me...perché dobbiamo impedirci di essere felici? Sono felice con te dannazione...e tu lo sei con me...perché fai sempre la stronza?" lo dice in parte con il sorriso sulle labbra ma in parte seriamente "Non mi sono mai innamorata veramente prima...non so neanche cosa fare, come comportarmi...non so un cazzo Stephan"
"E allora capiamolo assieme...oggi non siamo stati bene? Ovvio che non tutti i giorni saranno uguali, ci saranno pure le giornate no ma proviamoci almeno Chiara...altrimenti non lo sapremo mai" mi mordo il labbro inferiore sovrappensiero. Ovvio che voglio provarci ma la paura fa sempre brutti scherzi "Ti sto per baciare Chiara...sappilo" prima che riesca anche solo ad articolare un pensiero coerente lui mi bacia prendendomi fra le braccia. Non è un bacio tenero, non è neanche dolce o delicato..è esigente e famelico..mi sta dicendo che mi vuole accanto a sé e che ora devo essere io a decidere cosa fare...il primo istinto è tirarmi indietro ma il rumore del mare mi fa capire che io devo vivere, che merito di vivere e soprattutto merito di amare...amo Stephan, non l'ho di certo scelto ma è l'unica cosa di cui sono completamente sicura in quel grandissimo casino che è la mia vita. Ricambio il bacio, sento le lacrime salate scendermi lungo le guance...Stephan si stacca per un momento e mi asciuga le guance con i pollici "Sei con me? Decidi adesso Chiara...basta ripensamenti..basta pensieri strani su io che potrei forse odiarti un giorno...basta piccola" annuisco e vedo anche i suoi occhi velarsi di lacrime "Dimmelo"
"Sono con te" in quel momento sento scendere le prime gocce di pioggia...alziamo gli occhi e ridiamo "Ci mancava la pioggia...dai andiamo a casa che sono le sette e mezza ormai, così abbiamo tempo per fare tutto" scuoto la testa "Aspetta un secondo...voglio godermi la pioggia un attimino" devo fare pace fino in fondo con il mare e la pioggia perché da quel momento in poi torneranno a fare parte a pieno titolo della mia vita..non voglio più rinunciare a nulla per paura. Soprattutto non voglio più rinunciare ad essere felice, ad amare e a condividere tutte le gioie della vita con il ragazzo che amo. La vita mi ha dato una seconda possibilità...ha messo sulla mia strada una persona speciale, che io non voglio perdere perché non posso permettermelo. Stephan fa parte di quella ristrettissima cerchia di persone che la vita ti regala...sta a te accettare questi regali e tenerteli stretti "Dai che ti stai bagnando" mi tira su il cappuccio del piumino ed io faccio altrettanto con lui anche se so che lo odia. Infatti cerca di sottrarsi ma io gli tengo il cappuccio calato sulla testa "Ok, non hai più paura dei temporali ma così ci ammaliamo tutti e due...andiamo a casa" me lo dice come se fosse la promessa di una notte tutta da vivere assieme. So che probabilmente, anzi quasi sicuramente staremo insieme, andremo ulteriormente avanti nella nostra storia ma al contrario di quanto pensassi non ho paura, anzi. Non vedo l'ora di vivermi fino in fondo quello che c'è fra noi. I suoi occhi mi leggono fino in fondo all'anima ma invece di lucchettare tutto e nascondermi gli do libero accesso. Ormai lui sa tutto di me, ha in mano le chiavi del mio cuore e soprattutto so che ne farà tesoro. Lo bacio sotto la pioggia...poi lo trascino via...verso qualcosa di indefinito, non voglio neanche dargli un'etichetta..so solo che è qualcosa di nostro, qualcosa di unico...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora