Quel maledetto campeggio.

By tinisvodka

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"Quanto spesso passi notti in bianco?" appoggia le dita sul mio mento alzandolo leggermente,in modo che io po... More

prologo
capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4.
capitolo 5
capitolo 7.
avviso
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10.
capitolo 11.
importante!
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14.
capitolo 15
capitolo 16.
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 28
capitolo 29
due mega avvisi!
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38, GRAN FINALE
ASK ME

capitolo 6

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By tinisvodka







                 

                 

TINI'S POV

"Posso entrare?" sento la sua voce provenire dall'esterno della tenda,come mai lui è qui? Cos'avrebbe di così tanto importante da dirmi? "penso che ci siamo già detti tutto,no?" rispondo acidamente "Tini è importante,lasciami entrare un momento.." praticamente mi supplica e alla fine mi arrendo facendolo entrare. "Sono stato un coglione a trattarti di merda prima.." ammette dando l'aria di essersi pentito,e così sarebbe venuto solo per chiedermi scusa? "anche io ho esagerato un po'ad arrabbiarmi in quel modo,solo che temevo non ti fidassi di me e che mi stessi nascondendo qualcosa.." cerco in qualche modo di giustificarmi ammettendo anche le mie colpe "per l'ennesima volta,ti ho detto che al telefono stavo solo cercando di risolvere problemi di famiglia,non ti sto nascondendo niente,devi credermi" mi prega e sento che è sincero "ho capito,non c'è bisogno che ti giustifichi" cerco un compromesso per smettere di litigare,ci tengo a lui e sono stanca di continuare con questa buffonata "allora è tutto a posto fra noi due? Sono stanco di questo continuo avanti e indietro" ammette e non posso dargli torto "è tutto okay" cerco dimostrargli il mio miglior sorriso "voglio vederti sempre così,sai?" si avvicina maggiormente a me per poi poggiare una mano sulla mia guancia "così come?" gli chiedo confusa "Col sorriso stampato sulle labbra. Forse non lo sai ma il tuo sorriso è la ragione del mio" sussurra sulle le mie labbra,facendole sfiorare con le sue. Non credevo fosse mai stato possibile ma lo fa,apre la bocca e mi bacia. La sua lingua corre insieme alla mia e mai nella vita ho provato sensazione più bella,avevo passato diverse notti provando ad immaginare il mio primo bacio,pensavo mi sarei trovata in difficoltà e in imbarazzo ma invece è tutto il contrario e mi basta seguire i suoi movimenti. Le nostre lingue si esplorano,si abbracciano e si cercano,ed il contatto della sua pelle contro la mia provoca in me un formicolio che si estende in tutto il corpo accendendo il mio desiderio. La sua mano si muove sicura tra i miei capelli attirandomi a lui, a pochi centimetri dalle sue labbra, che si lasciano sfuggire un gemito. I suoi occhi verdi sono puntati sui miei e mi imprigionano facendomi perdere il senso dell'orientamento e del tempo, entrando in una realtà dove esistiamo solo noi due. Spinta dal desiderio appoggio le mani sul suo petto, per poi farle salire sulle spalle e accarezzargli il collo con i pollici. A quel punto mi bacia con tenerezza e trasporto e non posso fare a meno di sciogliermi a quel contatto, tanto da far cedere il mio corpo contro il suo, che mi accoglie stringendomi contro il suo petto, dove sento battere il suo cuore, alla stessa velocità del mio"buonanotte piccola" sussurra dolcemente per poi abbandonare la mia tenda,non pensavo fosse stato mai possibile ma adesso non andrò più a letto piangendo,immersa dagli incubi legati a mio padre,la mia famiglia e il mio passato,adesso andrò a letto con un sorriso,vero. Non faccio in tempo accasciarmi a terra per provare ad addormentarmi,quando sento le voci dei ragazzi discutere.

                 

Mi affaccio dalla tenda per capire di cosa stanno parlando e mi accorgo che sono tutti seduti attorno al falò,con una bottiglia nel mezzo "avete visto? Non è stato difficile baciarla,sono il re quando si tratta di giocare ad obbligo-verità." esclama Jorge con aria d'indifferenza. Non posso crederci. Le lacrime iniziano a pizzicare le mie guance quando mi rendo conto di questa crudele realtà. Mi ha baciata solo per gioco. "E così mi hai baciata solo per il gioco della bottiglia?" la mia voce si spezza non trovando la forza per continuare mentre le lacrime continuano a rigare le mie guance "Hai visto cos'hai combinato?" gli urla contro Diego mentre corre verso di me "Aspetta Tini,posso spiegare..." cerca di giustificarsi Jorge e i suoi occhi sembrano lucidi,che bravo attore "Non devi spiegarmi niente,sei solo uno stronzo" continuo a singhiozzare correndo verso la mia tenda seguita da Diego.

"Dovevo darti retta..." tiro su col naso mentre Diego asciuga col pollice le mie lacrime "Tini non è colpa tua,tu non c'entri nulla" cerca di consolarmi,ricordo quando Diego mi disse che un giorno Jorge mi avrebbe ferita e allora io sarei tornata da lui piangendo "No Diego,la colpa è tutta mia,mi avevi avvisata mille volte,mi avevi detto di stargli lontana ed io non ti ho ascoltato" vorrei smettere di piangere,ma è più forte di me. Mi sento così delusa,umiliata. Credevo che Jorge fosse un bravo ragazzo,colui che mi avrebbe portata in salvo,colui che avrebbe sciolto il mio cuore di ghiaccio invece tutto ciò che ha fatto è stato illudermi con le sue dolci parole per poi sfruttarmi solo per un bacio dovuto al gioco della bottiglia. Quel fottuto bacio. Il mio primissimo fottutissimo bacio sprecato per un ragazzo che aveva solo intenzione di giocare con me,niente più "Cerca di tranquillizzarti Tini,va tutto bene,ci sono io" mormora stringendomi dolcemente fra le sue braccia,ricambio l'abbraccio fra i singhiozzi ma continuo a sentirmi in colpa per quello che ho fatto "Diego tu non capisci,con quel bacio,in quei pochi secondi,io mi sono sentita viva. Ho provato sensazioni indescrivibili e mi sono sentita per la prima volta felice. Credevo di andare finalmente a dormire con un sorriso invece quello che addirittura mi azzardavo a considerare il giorno più bello della mia vita si è rivelato il peggiore" mi asciugo per l'ennesima volta le lacrime col palmo della mano,per poi lasciarmi cullare tra le sue braccia,avevo proprio bisogno di un amico che mi desse forza e mi consolasse e Diego c'è sempre stato per me. Io lo vedo solo come un amico ma ho paura che lui provi qualcosa per me e non vorrei illuderlo "calmati piccola,forse andare a dormire ti farà sentire meglio" cerca in qualche modo di tirarmi su di morale "grazie Diego,per esserci sempre" gli rispondo e penso davvero quello che ho detto "Non devi ringraziarmi,a me basta che tu sia felice,davvero. Vuoi che ti faccia compagnia finché non ti addormenti?" domanda con tono dolce ed annuisco mentre mi accompagna in tenda.

[...]

È giunta già mattina,la forte luce del sole penetra attraverso la tenda infastidendo i miei occhi ancora assonnati. Sgrano gli occhi quando mi rendo conto di essere ancora fra le braccia Diego. Mi sposto delicatamente,cercando di non svegliarlo,quasi dimenticavo il fatto che lui fosse venuto nella mia tenda ieri e che io mi  fossi addormentata imbraccio a lui "Tini" mormora con la voce impastata dal sonno "buongiorno" farfuglio imbarazzata quando mi accorgo che si è svegliato  "ieri volevo farti compagnia e stare in tenda con te finché non ti saresti addormentata,ma ho finito per addormentarmi anche io" cerca di scusarsi lui,ma non ne ha motivo,infondo siamo solo due amici che hanno dormito in tenda insieme "non ti preoccupare,mi ha fatto piacere il fatto che tu abbia provato in tutti i modi a consolarmi ieri" accenno un sorriso mentre lui abbassa lo sguardo timidamente "che ne dici,andiamo a fare colazione?" propone lui cercando di cambiare discorso ed annuisco uscendo dalla tenda. Notiamo che siamo stati i primi a svegliarci del gruppo dato che fuori non c'è ancora nessuno,eccetto Cande che se ne sta seduta nel prato intenta a mangiare uno yogurt. "Buongiorno" esclama Diego ma la rossa ignora il suo saluto venendomi incontro "Tini,io.." farfuglia lei ma non fa in tempo a finire la frase che la interrompo "Non ti è bastato quello che hai fatto ieri? Adesso per lo meno potresti lasciarmi in pace" le dico un po'troppo acidamente "Diego,potresti lasciarci sole un momento?" lo prega lei e lui annuisce col capo allontanandosi da noi.

"Ho saputo che sei stata tu ad 'obbligare' Jorge a baciarmi.." sento i miei occhi inumidirsi,ma li asciugo velocemente in modo da non far veder nulla "si Tini ma lasciami spiegare,non l'ho fatto per farti del male o altro,stavamo solo giocando e pensavo ti facesse piacere baciare Jorge,l'ho fatto per te..infondo non avevi mai dato un bacio,no?" cerca di giustificarsi lei "tu non capisci,io ti ho sempre considerato un'amica,eri l'unica persona che mi stava accanto nei momenti di difficoltà ma invece mi sbagliavo. Non potevi almeno consultarmi prima di fare quella scelta? Me la prendo soprattutto con Jorge,ma capisci che ho tutto il diritto di offendermi anche con te? È venuto nella mia tenda con l'intenzione di chiedermi scusa e invece l'unico suo scopo era baciarmi,proprio perché  gliel'avevi obbligato TU" rispondo alzando il tono della voce e marcando la parola finale "Tini io ci tengo alla nostra amicizia,non gliel'ho chiesto con cattive intenzioni,devi  credermi.." mormora lei,ma non faccio in tempo a rispondere che ci raggiunge il resto del gruppo e a quanto pare anche Jorge e Ruggero si sono svegliati.

JORGE'S POV

Non ho chiuso occhio tutta la notte. Tini non vuole parlarmi e fa bene,cazzo fa benissimo. Sono un fottuto coglione e me lo merito. Ammetto di aver esagerato ieri al gioco della bottiglia. Sono un coglione che agisce d'impulso e non pensa alla conseguenza delle sue azioni. Ho accettato l'obbligo per il semplice motivo che avevo una fottuta voglia di baciarla. Sentire il sapore delle sue labbra darle la sensazione del primo bacio,avevo paura che se non ci fossi riuscito in quell'occasione avrei perso la mia opportunità per sempre. Lo so,sono uno stronzo dovevo dirle prima che era tutto per un obbligo ma avevo paura non accettasse e che questo avrebbe peggiorato le cose. Ho sbagliato,devo pensare prima di agire,è tutta colpa mia e adesso lei sta soffrendo. E merda,non se lo merita. Ho paura di aver spezzato lei ali al mio ángelito,non voglio che pianga per colpa mia,che stia di merda per colpa mia. E vorrei andare da lei,provare a scusarmi ma ho paura di ferire ulteriormente i suoi sentimenti e già lei sta abbastanza male. La vedo discutere in lontananza con Cande e sinceramente non so se si sia accorta che io mi sia svegliato,ma una cosa è certa,sta litigando con lei per colpa mia. Cande non c'entra nulla,il coglione sono stato io e per colpa mia ci stanno andando di mezzo persone che non c'entrano niente "la colpa è mia,non devi prendertela con Cande" mi viene spontaneo intervenire "adesso la difendi anche? Sai che ti dico? Fai come vuoi,a me non importa più nulla" sbeffa lei guardandomi con disprezzo per poi andarsene. "È tutta colpa mia,non dovevo proporre di fare quel gioco" gli occhi della rossa diventano subito lucidi "Ti sbagli,l'unico colpevole qui sono io. E dovrei fare qualcosa per rimediare,ma ormai è andata così. Se adesso lei mi odia è tutta colpa mia,me lo merito" sento i miei occhi inumidirsi appena pronuncio quelle parole,non mi sto riconoscendo più,sono sempre stato un ragazzo strafottente e menefreghista,invece adesso eccomi qui,a piangere come una fottuta femminuccia,il fatto è che io a lei tengo davvero e mi distrugge il solo pensiero di perderla "dai Jorge non fare così,scommetto che in qualche modo riuscirai a farti perdonare" cerca di consolarmi Cande con un abbraccio e non posso fare a meno di piangere sulla sua spalla "Senti,non so nemmeno io perché io in questo momento stia piangendo come una fottuta femminuccia,sono ridicolo" borbotto sciogliendo l'abbraccio,riprenditi Jorge sei un ragazzo duro e queste smancerie non fanno per te. "Non sei ridicolo,ci tieni a lei ed è normale che tu in qualche modo possa sfogarti" mi assicura la rossa ma cerco di cambiare immediatamente discorso "parliamo di te piuttosto,com'è finita con Ruggero ieri sera?" le domando facendola arrossire "beh alla fine ci siamo baciati e.." non le do il tempo di completare la frase che la interrompo "cosa? vi siete baciati? e quello stronzo non mi racconta nulla?" ridacchio guardando il suo volto paonazzo "vabbè,ma non penso per lui quel bacio sia contato tanto,stamattina usciti dalla tenda ha fatto come se nulla fosse..." mi spiega lei con tono malinconico "Ruggero ci tiene un sacco a te,fidati,è il mio migliore amico,lo conosco troppo bene e ha cercato di farmi capire in tanti modi che è innamorato di te,il fatto che è fin troppo timido e cerca di sfuggire alle situazioni" le confido,e non lo dico tanto per o solo per consolarla,penso davvero quello ho detto "dici davvero?" i suoi occhi brillano al pronunciare questa domanda "davvero,anche se in questo momento è incazzato con me per la storia di Tini e tutto il resto. Non ha tutti i torti,infondo sono uno stronzo e me lo merito" ammetto seppur con malinconia "okay però adesso basta,mi mette tristezza parlare di tutto questo,che ne dici torniamo dagli altri?" mi propone lei di raggiungere il resto del gruppo "si,andiamo" annuisco con un cenno del capo per seguirla e tornare dagli altri.

TINI'S POV.

Ed eccomi di nuovo qui, in tenda,da sola. Avrò forse esagerato poco fa col mio atteggiamento da bambina, il fatto è che mi ha infastidito che Jorge abbia difeso Candelaria in quel modo, non che io sia gelosa, sia chiaro. C'è anche da dire però che quello che ha fatto è imperdonabile e che quindi ho tutte le ragioni del mondo a comportarmi così. Ad un tratto però la suoneria del mio cellulare mi risveglia dai pensieri. Sgrano gli occhi quando mi accorgo che la chiamata è da parte mia madre "pronto"rispondo sbuffando "Martina,quante volte ti ho detto che non devi rispondere con questo tono quando parli al telefono con me" mi rimprovera lei dall'altro campo del telefono. La odio quando fa così,da quando papà non c'è più lei è cambiata. È sempre rigida nei miei confronti e cerca in me la figlia perfetta,educata,con la personalità impeccabile. Ultimamente si sta frequentando con un uomo,Adrian,lei sembra felice con lui e diverse volte mi haaccennato di volersi trasferire da lui,e temo mi stia chiamando per questo "di cosa devi parlarmi?" addolcisco il tono della voce per non sembrare poi così tanto acida "ti ho già parlato di Adrian,no?" ecco lo sapevo "si mamma,me ne hai parlato fin troppe volte anche se non ho mai avuto l'opportunità di conoscerlo" rispondo io cercando di non farle sentire il mio tono annoiato "e ti ho già accennato varie volte che avevo intenzione di convivere tutti insieme,vero?" odio quando mi mette sulle spine in questo modo e per poco non mi viene di chiuderle il telefono in faccia "si mamma,arriva al punto però"praticamente la imploro "ecco,con Adrian ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di trasferirci a Madrid tra una settimana e tu ovviamente verrai con noi" mi annuncia come se nulla fosse. Cosa crede che io sia? Il suo giocattolo? Che se da un momento all'altro decide di convivere con un uomo che debba farmi da padre che io neanche conosco? Non se parla "mamma ma io.." non faccio in tempo a contrappormi che mi interrompe "niente 'ma' signorina,ormai il viaggio e tutto il resto è programmato e qui decido io" conclude per poi chiudermi il telefono in faccia. Mi ferisce il fatto che non provi nemmeno a consultarmi prima di prendere delle scelte,sono pur sempre sua figlia. Odio ancora di più il fatto che mi usi come un burattino. Non voglio lasciare la mia amata Buenos Aires per tornarmene nella città in cui sono nata ovvero Madrid. Sono restata lì fino all'età di cinque anni,poi quando mio padre morì ci trasferimmo a Buenos Aires perché mia madre voleva ricominciare la sua vita da zero. Qui sono cresciuta ed ho passato gran parte della mia adolescenza per questo non voglio trasferirmi,anche se magari da un lato è meglio così,trasferirsi e basta. Forse mi farebbe comodo cambiare città e ricominciare da zero. Infondo la mia vita qui a Buenos Aires non è poi così bella. Non dovrò più lavorare al bar della scuola continuando ad essere derisa da Rachel e dai miei compagni di liceo. E poi qua non ho amici,o almeno,avevo Candelaria ma che mi ha delusa profondamente. Forse dare ascolto a mia madre e trasferirmi a Madrid col suo compagno sarà meglio. Devo darle retta.


angolo autrice :

mi sento cattiva perché avevo continuato a scrivere una parte di questo capitolo ma poi l'ho tagliata per renderlo più corto appunto per tenervi sulle spine (che sono trasgry xd). okay,mettete da parte il mio disagio,lol. quanti avvenimenti in questo capitolo! vi giuro che già ho cominciato a scrivere un pezzettino del capitolo successivo,lasciate un commentino o una stellina in modo che io capisca se continuare o no (perché appunto non so se vi piace la storia,rido),vi ripeto che comunque ci sto mettendo tutta me stessa a scriverlo. ah,e regalo un pandacorno a forma di pizza ad ogni persona che commenta,giuro. (disagio portami viaah).

un bacino,chiars.

xx

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