SARAH
Era incredibile, tutto il tempo che avevamo perduto.
Mi aveva mostrato tutto quello che più le piaceva e così avevo fatto io.
Mia sorella mi ha sempre cresciuta senza farmi mancare nulla, ma era questo quello che ho da sempre cercato: un rapporto con mia madre.
-"Io vado da tua sorella, insomma, il tempo stringe e noi abbiamo sempre più cose da fare"
-"Si mamma"
-"Vuoi venire? Potresti aiutarmi a parlarci"
-"Credo che sia una cosa che dobbiate risolvere solo voi"
-"Ho appuntamento con lei proprio qua giù, quindi se hai bisogno"
-"Utilizzerò finalmente il servizio in camera mamma! Non posso crederci"
-"Ordina quello che vuoi per la colazione. Ti voglio bene"
-"Anche io"
Mi chiedo come mai ne io e ne mia sorella abbiamo preso questi occhi meravigliosi, azzurri come il mare.
Però so benissimo a chi è stato dato quel dono, mio fratello illegittimo.
Beato lui e peccato che adesso siano piuttosto chiusi quegli occhi.
MADLYN
-"Signorina, la signora Montero la aspetta al tavolo tre"
si avvicina il cameriere sorridente
-"Ho paura"
mi rivolgo a Vincent che mi teneva stetta la mano
-"Davvero? Dovrebbe essere una passeggiata per te, devo ricordarti quante persone abbiamo ucciso?"
-"Okay no, ce la faccio. Era solo per vedere se eri in grado di consolarmi"
gli faccio l'occhiolino mentre gli lascio un bacio fugace ed entro dentro l'hotel.
Peccato non poter vedere la città dato che siamo sotto copertura
-"Ciao"
-"Tesoro,ti devo delle scuse per ieri"
-"Si mamma, credo che lo debba fare anche io"
aspetta che io mi sieda e subito inizia a raccontarmi
-"Trent'anni fa quando tuo padre ha chiesto la mia mano, non potevo mai credere che da lì tutto cambiasse radicalmente.
Tra i miei genitori che hanno fatto di tutto per impedire il matrimonio.."
la interrompo
-"Beh, è vero allora i genitori non si sbagliano mai"
-"So cosa pensi di tuo padre"
-"No che non lo sai, insomma nessuno può saperlo, di come io abbia fatto finta che tutto fosse perfetto per far vivere a tua figlia una vita perfetta con l'idea del padre perfetto.
E come io rabbrividisca al solo pensiero che un altro uomo in questa terra stia facendo quello che lui ha fatto a me"
-"Tuo padre non intendeva ferirti"
-"Perché lo difendi?"
-"Perché voleva prepararti al mondo"
-"Picchiandomi?"
-"So che è sbagliato, ed è anche colpa mia avrei dovuto farglielo capire.
Non ci sono scuse plausibili, ma ti chiedo di perdonarmi"
-"Ovviamente ti perdono, sei mia madre ma questo non significa che io sia disposta a passare il natale con te o chissà quale altra festività e far finta che tu non mi abbia mai lasciata sola"
-"Lo accetto, l'importante è che mia figlia sia in pace perché, amore,io voglio solo il bene per entrambe"
-"Perché non lo hai voluto per Jacob?"
-"Oh Madlyn"
si sposta una lunga ciocca di capelli corvini prima di puntarmi i suoi occhi azzurri.
Adesso so da chi ho preso il dono di persuadere chiunque con un solo sguardo anche sei mie occhi erano marroni, il potere non dipende dal colore delle tue iridi.
-"Mi hai nascosto al mio gemello e lo avete messo nella mia strada con un inganno"
-"Tuo padre voleva che fosse preparato, per lasciargli tutto. Dato che era l'unico maschio che avevo partorito"
-"Voi lo avete abbandonato"
-"No, non è vero io andavo sempre a trovarlo, lo chiamavo. Ma lui non ha mai voluto sentirmi"
-"Come biasimarlo"
-"È morto davvero ora?"
mi limito ad annuire mentre il suo viso viene ricoperto da sola disperazione
-"Lo so, anche se non ho pianto e non piangerò adesso era pur sempre mio fratello e nonostante volesse uccidermi avevo bisogno di lui"
-"Se tuo padre non lo avesse mai mandato in quell'inferno.."
si limita a dirmi mentre mi accarezza la mano
-"Perché hai pensato a Vincent?"
chiedo fissandola
-"Non volevo che vi succedesse qualcosa e lui era perfetto per aiutarvi e proteggere te e Sarah.
Nonostante avesse fatto da spia, io non avevo la minima idea che lui fosse un Royce fin quando Cindy, una delle mie investigatrici mi ha portato il suo dossier, e cioè il giorno stesso in cui è morto tuo padre.
Non c'era niente che potevo fare a parte: vendicarmi.
Quella stessa notte uccisi suo padre e sua madre e proposi a lui quello che sai"
-"Sai che lui lo sapeva?"
-"Sapeva cosa?"
-"Quello che mi faceva papà"
Le sue pupille si dilatano e inizia a stringe il bicchiere come se stesse andando in panico
-"Lui, lo sapeva e lo ha fatto uccidere da suo padre per te"
arriva a conclusione
-"Si e credo bene che se fosse accaduto adesso lo avrebbe ammazzato senza indugi con le sue mani"
Non dice una parola ma sono io a continuare la discussione
-"Tutta questa guerra, lui non si meritava che tu uccidessi i suoi. Capisco eri arrabbiata, ma ha sofferto e anche lui era pur sempre un bambino.
E tu hai fatto solo il loro stesso gioco"
-"Non mi sono mai reputata una buona persona Madlyn"
-"Dovresti scusarti con lui"
-"Si lo farò"
-"Lo farai adesso"
Mi alzo e così anche lei.
Ci dirigiamo verso l'uscita dell'Hotel mentre Vincent era ancora appoggiato sul muretto difronte all'ingresso.
Mi guarda accigliato aspettando che io e mia madre arrivassimo da lui.
-"Vincent"
-"Isabella"
-"Ti devo le mie scuse, hai fatto tutto questo solo per mia figlia e io ho solo fatto del male alla tua famiglia"
-"Noi Royce non eravamo santi"
-"Ma sei da solo e questo mi dispiace"
-"Ho mantenuto l'eredità di famiglia molto bene e soprattutto con le mie condizioni"
-"Ma questo non ti salverà dall'ira di sua nonna"
dice indicandomi
-"Forse, almeno però ho la donna più forte del mondo al mio fianco"
ci guardiamo mentre alzo gli occhi al cielo
-"Aveva ragione Hanna"
-"Cosa diceva la nonna?"
mi giro subito verso mia madre
-"Che lui era un angioletto e tu saresti stata il suo diavolo"
-"Credo sia così"
dice Vincent mentre stringe la sua mano con la mia
-"Sarah mi aspetta di sopra. Spero che siate pronti per l'allenamento di domani mattina, e soprattutto che abbiate il cervello ben sveglio, dobbiamo pensare ad un piano"
-"A proposito, mamma, Mike?"
-"Non vuole parlare ma tua cugina Amelia troverà un modo"
-"Isabella, a proposito di questo.."
azzarda Vincent
-"Lui è come un fratello per me, vorrei provarci io"
-"Okay, ti mando l'indirizzo"
Mi volto per guardare il suo viso
-"Che c'è?"
mi chiede
-"Nulla"
-"Andiamo con questa moto. Sali"
dice lui passandomi il casco
-"Scusami? Come la hai ottenuta?"
-"Madlyn...sono un mafioso da generazioni"
lo guardo roteando gli occhi mentre mi infila il casco e lo allaccia bene
-"Sei pronta?"
mi chiede una volta in sella
-"Si"
non appena finisco di annunciare queste parole inizia a sfrecciare vie tra le strade della costiera.
Mi prendo un momento per guardare il mare, le ville che si affacciavano sul mare e tutto questo mi faceva venire nostalgia di casa.
Che si, era questa.
Ma non del tutto, casa mia era a Los Angeles.
-"Scendi"
dice poi
-"Dove siamo?"
-"Ti piacerà"
mi prende per mano mentre ci addentriamo verso un vicolo stretto, poi giriamo sulla sinistra dove nasce una villa completamente nuova.
Cerca tra le sue tasche finché non esce fuori un mazzo di chiavi e vi entra dentro.
La casa era meravigliosa, la vista era mozzafiato e la piscina si affacciava direttamente sul mare.
Mi volto per guardarlo. Esigo spiegazioni.
-"L'ho comprata per te"
-"Che cosa hai fatto?"
dico a bocca aperta
-"Per oggi è tutta tua, insomma, a dir la verità volevo comprarla e basta ma sono sceso a patti con la proprietaria. Sai, ho una certa potenza con le donne"
lo guardo alzando un sopracciglio
-"Così le ho fatto due o tre complimenti e me l'ha data per oggi"
-"Te l'ha data"
-"Idiota, intendevo la casa"
specifica lui
-"Royce, stai giocando con me?"
-"No, anche se, non avevo dubbi che me la dava"
-"Oh certo, immagino"
gli tiro uno schiaffo a piena faccia prima di entrare in casa
-"Non mi provocare, finisci ustionato"
affermo chiudendo il portone.
VINCENT
Alzo un sorrisetto maligno e apro la porta qualche minuto dopo di lei, non era al piano di sotto.
La cucina era enorme e in marmo.
Ispirava a molta tranquillità.
Sapevo che la avrei fatta incazzare e conoscendola l'ho fatto. Ma non me lo ammetterà mai.
Salgo le scale e la vista della camera matrimoniale è mozzafiato.
-"C'è solo una camera"
esordisce lei con addosso un reggiseno di pizzo abbinato alle mutandine
-"Perché dovevi invitare qualcun'altro?"
chiedo guardando ogni centimetro del suo corpo.
Lei mi squadra dalla testa ai piedi con superiorità.
-"Credevo dovessi invitare la proprietaria"
-"La proprietaria della casa, ma la proprietaria del mio cuore è proprio difronte a me"
-"Che para culo"
dice avvicinandosi e accerchiando con le sue braccia il mio collo, posiziono le mie mani sui suoi fianchi
-"Mi ha chiamato Kendall"
mi sussurra
-"Sta sera ha saputo di una festa"
-"Mh"
-"Potremmo andarci"
-"È un pò pericoloso dato che siamo qui per una missione"
-"Senti chi parla. Hai comprato una casa per un giorno"
dice indicando la stanza
-"Non ho detto come mi chiamavo veramente"
-"Mh"
improvvisamente ribalto la situazione e la accompagno nel letto, lentamente le accarezzo la fronte prima di scendere lentamente lungo tutto il suo corpo e baciarglielo.
Lei si limita ad ansimare e stringere i miei ricci.
-"Ho sempre sognato il tuo corpo"
si limita a sospirare quando arrivo proprio nella sua parte più debole.
La prendo a morsi finché non sento il suo respiro corto e affannato
-"Madlyn, devo sentirti urlare"
-"Fottiti"
-"Lo sto facendo con la donna che più amo al mondo"
-"Zitto"
dice prima di aprire ancora di più le gambe e stringere ancor di più la mia nuca.
Lentamente faccio scendere il suo tessuto bagnato che scopre totalmente la sua intimità.
-"Sai quella sera quando ci siamo baciati per la prima volta"
-"Non sognavo niente di meglio"
-"La pioggia, noi, eravamo perfetti"
si lascia scappare lei
-"Però se c'è qualcosa che amo di più sei tu sotto di me, come sempre"
-"Adesso ti faccio veramente male"
inizio a leccargliela quasi facendola urlare, la sento sganciarsi il reggiseno e quando lo toglie del tutto mi da perfetta visione del suo seno sodo e perfetto.
Risalgo senza tralasciare alcuna parte del suo corpo per baciargli il seno e attaccare la patta dei miei jeans alla sua sensibilità nuda, appoggia le mani sulla mia schiena mentre sospira sempre più pesantemente ad ogni mio tocco.
-"Cazzo"
impreco sentendo la mia erezione quasi esplodere
-"Ti prego"
dice lei tra un sospiro e l'altro
-"Cosa?"
-"Fammi quello che vuoi"
dice intimorita
-"Io sono qua per esaudire ogni tuo desiderio"
mi siedo su di lei mentre mi tolgo la maglietta e lei mi guarda con occhi pieni di lussuria, la avevo fatta impazzire o sta tramando qualcosa?
Perché lo so.
Ti conosco. Piccola sei una perfetta peccatrice.
Ed eccolo lì il suo sguardo di una che aveva vinto.
Si alza.
E completamente nuda scende dal letto.
-"Lo sapevo"
le dico
-"Amore, niente di personale, solo che non mi piace che tu nomini altre"
-"Mercoledì"
dico seguendola con lo sguardo mentre muove quelle perfette natiche uscendo dalla stanza.
Decido di seguirla.
Era in cucina e così anche io.
-"Che dici, mangiamo qualcosa prima di farci una doccia?"
-"Sei una perfetta stronza"
apre il frigorifero ma per fortuna sono più veloce di lei, la intrappolo notando ancora quella luce nei suoi occhi.
È furba, però mi vuole ancora.
-"Ti farò rimanere con quella erezione Vincent Royce, e se nominerai un altra un altra volta ti faro rimanere con una erezione per tutto il resto della tua vita"
Le afferro la nuca e ci baciamo con veemenza mentre la sollevo tenendo strette le sue natiche,la scaravento contro il muro e le bacio il collo fino a farla ansimare.
-"Ti amo da morire"
dice sussurrando
-"Sembra che il gioco sia cambiato, ti ho fatto cambiare idea?"
-"Ti odio"
-"Lo so"
dico sorridente.
La porto sul bancone della cucina mentre continuiamo a baciarci e a legare le nostre lingue, scende la cerniera dei miei pantaloni e li toglie completamente via insieme a i miei boxer.
Entro dentro di lei facendole stringere i miei capelli, continuo con le spinte che velocizzano ogni minuto.
La amavo, amavo anima, corpo.
Tutto di lei.
Ero pazzo di lei, tanto da non averne mai abbastanza, tanto da baciarla ogni secondo tanto da accarezzarla ogni secondo.
Era mia.
E avrei fatto terra bruciata ora se qualcuno me la portasse via, sua nonna, i suoi cugini.
Non ci avrebbero separati mai.
Perchè io e lei siamo fatti per stare insieme e lo saremmo per sempre.
SPAZIO AUTRICE
heyyy.
Non sono molto brava a scrivere scene da bollino rosso, perché mi vergogno.
Ma, ci proverò a dare del mio meglio.
Mancano solo 5 capitoli alla fine di Light On The Dark e che dire sono così fiera della mia storia.
Ma è tutto grazie a voi. Grazie per leggere LOTD ❤️❤️