75. Capitolo settantacinque

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Punto di vista: Clarissa

L'attesa è snervante, soprattutto se stai aspettando il risultato di un test di gravidanza. Qualche giorno dopo il matrimonio ho iniziato ad avere nausea al mattino e spesso dura per tutta giornata impedendomi di essere concentrata sullo studio. Non serve nemmeno spiegare quando potrebbe essere successo, fatto sta che a 15 giorni dal matrimonio io mi sento sempre più male. Mattia non sa che ho comprato un test di gravidanza e non lo saprà, a meno che non sia incinta ovviamente. La parte più divertente di tutto ciò? Sto facendo il test in un bagno dell'Università mentre dovrei essere a lezione. Sono agitata, ho la nausea e non so cosa aspettarmi. Il timer del mio telefono suona, sono passati cinque minuti. Prendo il test e, con un po' di paura, guardo le due linee rosa che si sono formate. Positivo. Sono incinta. Resto bloccata per qualche secondo, non so se sono felice o triste per questa notizia, so solo che non era voluto ed io sono inesperta in queste cose. Pensavo di crearmi una famiglia fra sei o forse sette anni, non ora. Il battito del mio cuore è ancora più veloce di prima e cerco di regolarlo facendo respiri profondi. Essere razionale non è il mio forte in questi momenti. Tra nove mesi diventerò madre. Sento un conato di vomito salire e lo libero. Mi pulisco la bocca con la manica della felpa e sento la campanella suonare segno che le lezioni sono terminate. Devo dirlo a Mattia. Metto il test e la sua scatola dentro lo zaino e mi avvio verso il suo armadietto.

"Babe" mi saluta sorridendo. Accanto a lui c'è Liam.

"Ti ho tenuto il posto a lezione, perché non c'eri?" mi chiede quest'ultimo

"Posso parlarti un secondo, in privato" dico a Mattia. Lui mi guarda preoccupato e annuisce. Ci allontaniamo da ogni orecchio nelle vicinanze.

"Che succede? Stai bene?" mi chiede preoccupato. Come glielo posso dire? Devo indorargli la pillola o glielo dico apertamente?

"Io..." dico ma poi mi blocco. Guardo in alto per non piangere mentre mi dondolo sui piedi. "...sono incinta" Lui rimane fermo nella sua posizione, qualche secondo dopo realizza.

"Sei incinta" mormora "Aspetti mio figlio, o figlia" È felice, mi abbraccia lasciandomi sorpresa.

"Non sei preoccupato?" gli chiedo

"Babe, aspetti un bambino, di cosa dovrei essere preoccupato?" Io lo guardo, cercando di dare un significato alla sua reazione. "Lo so, sta succedendo tutto all'improvviso e non l'avevamo deciso ma diventerò padre e tu diventerai madre, babe. Capisco la paura che hai e non ti nascondo che mi hai messo addosso una responsabilità assurda però..."

"È troppo presto, Matt" dico bloccandolo "Come faremo con lo studio? Abbiamo molte cose ancora da fare, un bambino le annullerà tutte"

"No, babe. Un bambino non annullerà niente, le ritarderà però fidati che riusciremo a fare tutto quello che vogliamo. Non siamo solo noi, c'è tuo fratello, Luca. Sarai una madre meravigliosa, te lo prometto. Farò di tutto per te e questa creaturina" Io resto in silenzio. Non so cosa fare. Una parte dice che è un errore tutto questo, che è troppo presto per farsi una famiglia mentre l'altra dice che sarà una delle migliori cose che capiterà. Mattia mi abbraccia in segno di conforto. "Stai tranquilla babe, andrà tutto bene" Inizio a liberare la tensione piangendo tra le sue braccia e lui che mi consola e mi ripete che va tutto bene. Dentro di me sta crescendo un bambino che tra nove mesi dovrò partorire. Non sono pronta a diventare madre, mi spaventa tutto quanto e non so se sarò in grado di prendermi cura. Non ho intenzione di abortire perché non è di certo colpa di un embrione se io e Mattia ci siamo dati alla pazza gioia senza prendere precauzioni, per la prima volta tra l'altro.

"Ho molta paura, Matt. Io non so come si fa da madre" gli dico piangendo

"Ti verrà naturale quando sarà il momento. Nessuna madre sapeva fare da madre prima di avere un figlio, sono cose che imparerai con il tempo" mi rassicura

"Promettimi che andrà tutto bene" Lui mi bacia i capelli.

"Te lo prometto, babe" mi risponde. Cerco di tranquillizzarmi e nel mentre torniamo dai ragazzi.

"Hai pianto?" mi chiede Austin scrutandomi

"Si è emozionata perché ha preso il massimo in un test che pensava di aver fatto male" mente Mattia. Io annuisco. Non so perché non abbia voluto dire ai suoi amici che aspetto un bambino ma gli sono grata. Mi sento la testa girare e mi appoggio al muro. "Tutto bene?"

"Credo che andrò al dormitorio. Avvertite Leslie di non tenermi il posto, per favore" dico mandando giù il conato

"Vuoi un aiuto?" mi chiede Mattia. Faccio cenno di no. "Come vuoi, ora scrivo a Leslie"

"Grazie, ci vediamo dopo ragazzi" dico salutando anche Austin e Liam. Vado verso la mia stanza lentamente; l'aver saputo di aspettare un bambino mi ha tolto tutte le forze, non che prima ne avessi chissà quante però ora sono veramente scarica. Mi stendo sul letto dopo essermi messa dei vestiti comodi ed inizio a pensare alla gravidanza, a tutti i problemi, le cose da fare, e a come dirlo a Luca e Marco. Mi addormento per qualche ora e quando mi risveglio ci sono Leslie e Lisa in camera con me.

"Che ore sono?" chiedo

"Le 4" mi risponde Lisa "Come ti senti? Mattia ci ha detto che stai male"

"Solo qualche giramento di testa" mento "Avevo bisogno di dormire" Mi alzo a fatica e vado verso il bagno. Faccio pipì e poi mi guardo allo specchio, ho un aspetto orribile. Mi alzo la maglia titubante e mi tocco la pancia come se fosse fatta di cristallo. Dentro c'è un bambino. Mi viene da piangere ma ricaccio dentro le lacrime e torno in stanza per prendere il cellulare. Vado nel cortile e mi siedo su una panchina in marmo. Chiamo Luca.

"Hey" mi saluta felice "Sono contento di sentirti, ho una cosa da dirti"

"Sono incinta, Luca" dico di getto. Dall'altra parte silenzio.

"Ma è meraviglioso" esclama "Certo, un po' troppo presto ma è comunque una notizia meravigliosa. Come ti senti?"

"Ho la nausea e mi viene da piangere" dico io incrociando le gambe

"È normale, credimi. Sarà tutto più bello adesso, la tua famiglia si sta allargando"

"Già, ho molta paura per tutto"

"Ti aiuterà zio Luca, non temere. Il tuo bambino è in ottime mani" mi dice strappandomi un sorriso.

"Che volevi dirmi?" chiedo

"Ho affiatato la casa che ti avevo detto" mi dice felice

"Wow" dico "Hai fatto presto"

"Già, volevo chiederti se mi davi una mano con gli scatoloni ma visto che sei incinta non mi sembra il caso, chiederò al futuro papà"

"Non iniziare Luca, non darci questi nomignoli stupidi che mi mettono addosso solo più ansia" dico rabbuiandomi

"Come vuoi, ora devo andare a sistemare alcune cose" dice e riattacca. Torno in camera pensando a come dirlo a mio fratello senza che faccia scenate, ha sopportato il matrimonio e non credo che sopporterà tanto facilmente una cosa del genere. Ad aspettarmi c'è Mattia seduto sul mio letto.

"Che ci fai qui? Non avevi allenamenti?" domando

"Sì ma li ho saltati" mi dice

"E perché li hai...oh, no Mattia davvero. Sto bene, non serviva che venissi qui" dico io realizzando che li ha saltati per prendersi cura di me. Leslie e Lisa sembrano che si stiano facendo gli affari loro, in realtà stanno ascoltando tutto.

"Sì invece" mi dice "Ti ho portato questi" Mi fa vedere un sacchetto piccolo di biscotti con gocce di cioccolato che mi fanno salire la nausea.

"Non è il momento adatto" dico facendo una smorfia "Ma grazie lo stesso" Prende il cellulare, scrive un messaggio e fa cenno di prendere il mio. Leggo: Ho chiamato il ginecologo, hai la prima ecografia domani alle 5. Lo fulmino con lo sguardo ma poi mi rendo conto che prima o poi avrei dovuto farla comunque un'ecografia. Sospiro e mi siedo accanto a lui.

Damage - Una rosa dal cementoWhere stories live. Discover now