59. Capitolo cinquantanove

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Punto di vista: Clarissa

Mattia, qualche giorno dopo essere arrivati qui, ha iniziato a cercare un'università in cui potessimo andare e soprattutto che ci accettasse; ne ha trovata una a Boston a 600 e passa chilometri da qui. Ci stiamo pensando e la stiamo valutando anche se andare lì significherebbe lasciare solo Marco e tornare a casa solo per il Ringraziamento e per Natale. Dovremmo vivere al dormitorio della scuola ma non sarà un problema perché entrambi abbiamo già esperienza. Ma nulla è ancora deciso, per ora ci limitiamo a lavorare: io come ragazza delle ripetizioni, Mattia come giardiniere e Marco come modello.

Trovare lavoro qui in America è veramente facile. Un mese fa pensavo di non riuscirci ma ora ho trovato lavoro come aiuto-compiti ad una bambina di 9 anni di nome Rose. Non conosco questa bambina ma conosco sua sorella Annemarie, perché ho parlato con lei per mettermi d'accordo per le ripetizioni e quant'altro. Tre giorni alla settimana, per il tempo necessario. 7 dollari all'ora. Ho scelto questo lavoro perché è il primo che mi si è presentato e perché così avrò modo di tenere la casa pulita.

Il primo incontro con loro è tra circa un'ora e io sono molto curiosa di conoscerle entrambe. Al telefono, Annemarie è stata gentilissima. Mi sistemo i capelli e mi do un filo di trucco. Scelgo dei vestiti comodi e mi avvio verso l'indirizzo inserito su Google Maps. Quattro isolati dopo, la mia destinazione è sulla destra. Una normale casa bianca con un piccolo giardino e un'altalena arrugginita. Mi dirigo verso il portico e suono il campanello. Mi apre quella che dovrebbe essere Annemarie. Alta, lunghi capelli scuri e liscissimi, occhi neri come la pece e pelle olivastra. Bellissima.

"Ciao, sei Clarissa, vero? Io sono Annemarie, sono così felice di conoscerti" mi dice stringendomi la mano e facendomi entrare.

"Il piacere è tutto mio" dico cortese

"Prego, siediti pure" mi dice indicandomi il divano e così faccio. Lei si siede di fronte a me, sulla poltrona. "Quanti anni hai?"

"20" dico imbarazzata

"Davvero? Io 24" mi dice. Mi passa Marco per la testa, sono quasi coetanei.

"Wow, come mio fratello più o meno" dico

"Da dove vieni? Ho visto che hai cognome americano?"

"Ehm, sì. I miei sono originari dell'Illinois ma vengo dall'Italia" rispondo "Mi sono trasferita con mio fratello e il mio ragazzo"

"Bello" mi dice lei felice "Ti presento Rose" Mi indica una bambina in piedi sulle scale. Le assomiglia tanto.

"Ciao Rose, sono Clarissa. Tua sorella ha detto che hai bisogno del mio aiuto" dico alzandomi e sorridendo

"Sì, la mia maestra di scienze non mi dà più di E meno" dice lei abbassando lo sguardo.

"Allora sono la persona adatta perché la scienza è il mio campo" le dico

"Forza, vai a prendere i libri" le suggerisce la sorella e torna al piano di sopra. Annemarie mi accompagna in cucina e mi dice di aspettare Rose lì. "Io ora devo scappare ma ho una domanda da farti...tuo fratello è single?" mi chiede. Quella domanda mi spiazza. Trattengo una risata. "Visto che tu sei così bella e dolce, penso che ti assomigli un po' no?"

"Sì, mio fratello è...un bel ragazzo. È single, lavora come modello"

"Ottimo" mi dice "Come si chiama?"

"Marco" rispondo "Lo trovi su Facebook se vuoi"

"Lo cercherò" mi dice ed esce di casa. Io mando un messaggio a mio fratello: Credo che tu abbia fatto colpo su una ragazza. Se ti contatta una certa Annemarie non rifiutare.

Damage - Una rosa dal cementoWhere stories live. Discover now