32. Capitolo trentadue

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Punto di vista: Clarissa

Dopo essere tornata a casa mi sono subito messa in contatto con un esperto di valutazione di case che mi ha dato appuntamento per il tardo pomeriggio di quello stesso giorno poiché era in zona. Dopo aver controllato ogni singolo angolo l'ha valutata per 95.000 euro. Mica pochi eh! Quindi l'ho messa in vendita. Ho controllato tutti i registri che mia madre ha tenuto e devo estinguere 54.000 euro. Ma questo è successo quattro giorni fa quindi andiamo per ordine.

Quattro giorni fa, appunto, dopo essere stata dal preside ho seguito le mie lezioni normalmente e a pranzo con Luca, Mattia e Denis abbiamo parlato solo della mia casa e del dormitorio. Mattia non ha detto un granché, si vedeva che non voleva che dormissi con un ragazzo che non conosco e infatti finite le lezioni abbiamo avuto una piccola discussione sul perché ho accettato. Risolta comunque.

Due giorni fa invece, ha chiamato il primo acquirente e a detta sua, la casa era perfetta per la famiglia che vuole creare. Alla sera è venuto a dargli un'occhiata. Era un uomo sulla trentina, accompagnato da una donna incinta, anche lei su quell'età. Si sono così innamorati della mia casa che hanno subito pagato tutto tramite bonifico. E pensare che a me ha lasciato solo brutti ricordi quella casa tanto bella. Da quando ho riscosso quella somma, ho passato tutta la nottata a mandare bonifici a chi dovevo. Mi sono rimasti in tasca 41.000 euro e penso mi basteranno per molto tempo. Poi ho preparato valigie e scatoloni e ho chiesto a Luca se potesse tenere quelli che non mi servono ma che mi appartengono come quelli dove ho messo i vestiti di mio fratello, alcuni miei vestiti in più e la scorta di cosmetici per lavarsi. Ho perfino dovuto fare un cambio di vestiti valigia-scatolone per portarmi al dormitorio quelli necessari.

Oggi vado a conoscere il mio nuovo compagno di stanza e sono tanto preoccupata quanto felice. Accompagnata da Luca vado verso il dormitorio e mostro il badge al custode, un uomo alto e magro con pochi capelli e la voce rauca. Mi accompagna alla mia stanza: 111.

"Ciao", mi dice quello che dovrebbe essere Alex appena entro. Ha capelli biondi sbarazzini ed occhi azzurri come l'oceano. Sembra molto simpatico. "Sono Alex" Mi porge la mano

"Clarissa piacere" gli dico stingendogliela. "Penso che saremo compagni di stanza per un po'"

"Beh, per me è un piacere ospitare una ragazza" mi dice poi si accorge di Luca, rimasto in piedi davanti all'entrata. "Sei il suo ragazzo?"

"No, sono il suo migliore amico, mi chiamo Luca" dice lui ed entra. Mi guardo intorno e mi sembra perfetta come stanza. Ci sono due letti, uno di fronte all'altro e un paio di scrivanie minuscole. L'armadio invece è grande. Deduco quale sia il mio letto perché in quello di Alex è pieno di libri e appunti vari.

"Ti ho fatto un po' di posto nell'armadio" mi dice Alex, io faccio un cenno per ringraziarlo. Luca appoggia lo scatolone sul mio letto.

"Vuoi una mano?" mi chiede Luca

"No grazie, hai già fatto tanto" gli dico e inizio a sistemare i miei vestiti mentre lui se ne va.

"Sei una matricola anche tu?" mi chiede. Annuisco. "E cosa studi?"

"Medicina" dico. Lui rimane sorpreso.

"Io ingegneria" dice. "Quando hai finito ti faccio vedere dove sono le docce e i bagni. Tranquilla, sono separati"

"Bene" dico mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Senti, mi sei molto simpatico però devi sapere alcune cose"

"Dimmi pure" mi dice gentilmente

"Io non ho un bel rapporto con tutti i maschi da qualche mese per alcune cose che mi sono successe quindi ti sarei grata se per un po' mi lasci ambientare con calma" dico seria

Damage - Una rosa dal cementoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant