Capitolo 15

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'Perché sto piangendo maledizione?!' La verità è che sapeva benissimo il motivo ma non voleva ammetterlo a sé stessa. Correndo, era arrivata in un area del piano abbastanza nascosta in prossimità delle scale avente su un lato una fila di finestre dalle quali si poteva vedere il cortile di sotto. Venne distratta dal suo stesso riflesso impresso nel vetro delle finestre che, con quella luce, facevano come da specchio; aveva il viso arrossato dal pianto. Fece scivolare gli occhi poi sul suo fisico, ritrovandosi a giudicarlo oggettivamente, come se fosse un estraneo che la osservi per la prima volta: altezza sotto la media, una seconda scarsa di seno, le gambe leggermente storte... Una smorfia le comparve sul piccolo viso.

Fin da piccola, specialmente i ragazzi, l'avevano presa in giro per il suo fisico troppo minuto. Inizialmente non ci aveva dato peso più di tanto ma tutto ciò iniziò a portarle un certo disagio unito a un inconsapevole risentimento all'epoca delle medie, quando vedeva che le altre ragazze si alzavano e si sviluppavano mentre lei sembrava continuasse ad avere il corpo di una bambina. I maschi la schernivano e lei ci stava male e si chiedeva quale fosse il motivo per il quale avessero un comportamento tanto infantile, ingiusto e insensibile. Ma era proprio quella la risposta, erano solo dei ragazzini infantili e stupidi. Così, suo malgrado, iniziò ad adottare un comportamento spesso scontroso, sulla difensiva, talvolta aggressivo nei confronti di persone come loro. Poi crescendo si rese conto di quanto fosse irragionevole comportarsi a quel modo; tutti quei momenti spesi a piangere e ad autocommiserarsi...ne aveva avuto abbastanza. Capì che era un problema loro, quanto a lei avrebbe dovuto solo fregarsene.

Si può dire che quella fase fosse ormai passata, per questa ragione infatti, rimase notevolmente stupita della sua reazione di poco prima. Come un martello che picchia incessante sul muro, continuava a sentire nella sua testa le parole di Ultear per non parlare di quella sua amica che non faceva altro che assecondare tutto ciò che diceva e a ridere, ridere. Avevano riso di lei, questo non era riuscita a sopportarlo. Provava un'incredibile vergogna, frustrazione ma anche tanta rabbia perché si era ripromessa che non avrebbe più pianto per una cosa del genere!

In quel momento invece si sentì solo crollare tutto...di nuovo.

' Come se non lo sapessi di essere cosi! E allora?! Che cattiveria dire quelle cose! E poi cosa c'entro io se si sono lasciati quei due!? Sempre colpa di quello stupido Gajeel...'

Era la rabbia a parlare. Sapeva benissimo che non era colpa del ragazzo, ma come era solita fare in quelle situazioni, cercava un capro espiatorio su cui far ricadere la colpa.

'Figuriamoci! Come se l'avesse lasciata per causa mia...come no...non si innamorerebbe mai di una come me!' in un istante le tornarono in mente le parole inaspettate e del tutto insolite che il ragazzo le aveva rifilato appena il giorno prima, rivelandosi persino amichevole nei suoi confronti. 'Se è gentile mica vuol dire per forza che gli piaccia, anzi probabilmente mi sta solo prendendo in giro...sì, si sta prendendo gioco di me, ma io non glielo permetterò più!' I suoi occhi si stavano di nuovo facendo lucidi e, con questi pensieri per la testa, la turchina rimase accovacciata sotto una finestra senza avere la minima idea di come reagire alla situazione in cui era incappata.

***

'Era Levy-chan quella che è appena corsa via? Per quale ragione stava piangendo?!' si chiese allarmato Grey. Cercò allora di capire da quale direzione fosse arrivata. ' Beh più avanti c'è solo il bagno delle ragazze...' non fece in tempo a finire di pensarlo che la risposta gli si presentò proprio davanti agli occhi; per poco non andò a sbattere contro Ultear, la quale era appena uscita dal bagno seguita da un'altra ragazza. Chiacchieravano e ridevano come se niente fosse.

SINCE OUR EYES METTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon