Capitolo 7

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I petali dei fiori, ormai scomparsi dal terreno, avevano lasciato il posto alle verdi foglie che costituivano la folta chioma degli alberi, ciò a dimostrazione del fatto che la primavera era giunta al termine e l'estate era prossima a venire. Anche tra i banchi di scuola si iniziava a respirare l'aria dell'estate imminente, gli studenti fremevano all'idea di organizzare le proprie vacanze ma ancora non ci si poteva rilassare, c'era ancora un passo da superare. Gli esami di fine trimestre. Fortunatamente mancava ancora un mesetto buono, e in quel mesetto sarebbero successe più cose di quanto si sarebbe potuto immaginare.

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I giorni trascorrevano tranquilli, persino monotoni ma nonostante questo, un pomeriggio tornando da scuola, una certa ragazza dai capelli biondi sorrideva, felice di aver trovato un posto adatto a lei, circondata da persone che tenevano a lei in modo sincero e a cui lei stessa voleva bene. Si ritrovò a pensare al suo compagno di banco. Grazie a lui erano cambiate molte cose. Si era resa conto che Grey era davvero un bravo ragazzo. Era simpatico, gentile, per non parlare di tutti i complimenti e attenzioni che le dedicava e nonostante questo non la faceva mai sentire a disagio, anzi ne era lusingata anche se non riusciva a capire il motivo di tanta galanteria da parte sua. Un pomeriggio, in un giorno di pioggia, di quelli che non metteresti un dito fuori casa, ma ahimè a scuola ci devi comunque andare, l'aveva accompagnata a casa dal momento che non aveva l'ombrello e chissà come da quella volta, quando poteva, si offriva sempre di accompagnarla anche quando splendeva il sole. Ma non solo. Stare vicino a Grey l'aveva aiutata ad aprirsi ancora di più con gli altri ragazzi, a tal punto riusciva a iniziare una conversazione con loro senza sentirsi a disagio e per quanto riguarda Natsu, ora riusciva a scambiare più di qualche saluto al giorno ed aveva persino fatto amicizia con Gajeel dal momento che veniva spesso a fare due chiacchiere con il suo compagno di banco nei momenti di pausa. In particolare, si era dovuta ricredere su quest'ultimo, infatti, non era affatto come se l'era immaginata la prima volta che l'aveva visto, certo, sapeva essere davvero burbero a volte ma aveva svelato anche il suo lato socievole. Secondo Lucy però, la ragione per cui veniva così spesso dalla loro parte era per approfittarne e dare fastidio a Levy: il suo passatempo preferito.

– Perché non te ne torni dalla tana da dove sei venuto?! Orso!-- gli urlava la ragazza quasi ogni volta che veniva, optando per un insulto sempre nuovo.

– Ghihih. Non mi hanno mai affibbiato tanti soprannomi come fai tu! Sei crudele!-- piagnucolò lui ma rifilandole un'occhiata di scherno. A Levy si fermò la voce in gola.

– Hmpf! Sappi che ho a disposizione una caterva di nomignoli solo per te!-- ringhiò lei.

– Oh, quale onore! Ahah – le guance dell'azzurrina avevano iniziato a imporporarsi.

– E comunque crudele sarai tu, con tutti gli scherzi che mi fai! Come quella volta del biglietto sul mio armadietto o quando mi hai fatto quasi prendere un infarto in biblioteca!-- gli urlò furiosa.

– Aaa si ora ricordo...scusa non volevo! Non capivo chi fossi, c'erano talmente tanti libri che avrebbero potuto seppellirti viva! Ghihhi – ora desiderava solo sprofondare dall'imbarazzo.

– Aaargh non ne posso più di te! Lucy mandalo via!-- chiese supplicante all'amica.

– Ma Levy non posso obbligarlo lo sai!-- disse trattenendo una risata, ma l'amica se ne accorse e la fulminò con gli occhi.

Gajeel si protese verso la vittima dei suoi dispetti ma lei rimase ferma, sicura di sé, senza mostrare segni di cedimento.

– Che c'è gamberetto...-- iniziò con fare provocatorio – ...non trovi piacevole la mia compagnia?-- lo disse con un tale tono da lasciare la poverina spiazzata. Grey si intromise.

SINCE OUR EYES METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora