Capitolo 1

185 4 0
                                    


Lucy si svegliò felice quel giorno, piena di speranze. 'Si' continuava a ripetere a se stessa ' è arrivato il grande giorno, finalmente oggi sento che potrò dare il via alla mia nuova vita! O almeno è quello che spero...' concluse con una nota malinconica che non guasta mai. Eh sì, Lucy Heartphilia, era una ragazza di appena 15 anni, ma nonostante fosse così giovane il suo cuore aveva dovuto sopportare dolore, solitudine e tanta tristezza fin dalla tenera età e poi, come se non bastasse, continue delusioni che l'hanno portata a crescere più velocemente. Apparentemente sembrava una ragazza come tante, ma non lo era. Nascondeva, infatti, un passato molto triste: perse sua madre quando aveva 5 anni...accadde tutto in un istante come tutti gli incidenti del resto. Stavano facendo una passeggiata quando a Lucy scappò la palla dalle mani finendo in strada, la piccola si buttò senza pensarci per riprenderla ma proprio in quello sfortunato secondo una macchina stava arrivando di gran corsa...si girò nell'udire sua madre urlare e chiamarla terrorizzata per poi venire verso di lei, ma la piccola non riusciva a capire il perché, in fondo stava solo andando a recuperare la sua palla...Si svegliò, si sentiva frastornata, poi si accorse di essere in una stanza ma non era la sua, era troppo spenta e tetra mentre a lei piacevano le cose colorate e i fiori, no decisamente quella non era la sua stanza. Ad un tratto riconobbe suo padre fuori dalla porta. Guardava verso di lei, ma non lei. Dal suo volto traspariva preoccupazione mista ad angoscia e anche una vena di rabbia. Ancora una volta non riusciva a capire il perché della situazione, infatti poco prima quando era con sua mamma...mamma?! La paura l'assalì violentemente, dove era la sua mamma? Dove si trovava in quel momento? Forse... Stava iniziando ad agitarsi sul serio. Voleva assolutamente avere una spiegazione da suo padre e mentre cercava di chiamarlo l'occhio le cadde sul calendario al muro di fronte al letto. Era il 21 aprile. Che strano, pensò, quando ero uscita con la mamma sono sicura che fossimo a febbraio... Persa nella sua riflessione non si accorse che suo padre era entrato nella stanza. Ora dal suo volto era sparita la rabbia e l'angoscia e nel suo sguardo era comparso solo un infinito sollievo. Senza neanche lasciare il tempo a sua figlia di aprir bocca, si precipitò ad abbracciarla, non riusciva a respirare tanto la stringeva forte. Finalmente quando riuscì a parlare chiese al padre il perché del suo comportamento, ma nulla, non rispondeva. Sentì poi qualcosa inumidirle i capelli, erano lacrime, suo padre stava piangendo...a questo punto non c'era bisogno di alcuna spiegazione, strinse suo padre più forte che poté.

****

Da quel triste fatto, la vita di Lucy cambiò radicalmente. Pian piano e con grande forza di volontà lei cercò di superare la perdita di sua madre ma, al contrario, suo padre, la persona che più di tutte avrebbe dovuto starle vicino, si richiuse in se stesso e nel suo dolore buttandosi a capo fitto nel lavoro come se niente avesse più importanza. Crescendo Lucy si ritrovò sempre più sola, si sentiva abbandonata e così capì che avrebbe dovuto arrangiarsi da sé. Frequentare la scuola e farsi nuove amicizie non fu facile con quello stava passando, così puntò tutto sullo studio diventando una delle studentesse più brave del suo anno. Si mostrava sempre gentile, sorridente e disponibile con tutti in modo tale da non far trasparire la malinconia che portava nel cuore, ma era una maschera, perché in nessun modo voleva farsi vedere fragile davanti agli occhi degli altri. Con tutto quello che aveva passato ormai aveva imparato a badare a se stessa, non aveva bisogno di nessuno. O almeno è quello che credeva lei. Alle medie, inaspettatamente, fece subito amicizia con una sua nuova compagna di classe. Non che l'iniziativa arrivò da parte sua, infatti, fu questa ragazza ad avvicinarsi a lei: cosi minuta ma allo stesso tempo determinata, non si poteva proprio dirle di no, e in breve tempo divenne la persona più importante per Lucy. Una persona di cui fidarsi e sul quale fare affidamento, una persona di cui aveva bisogno da tempo ma che non aveva ancora trovato: un'amica. Da quel momento in poi Lucy cambiò: divenne più solare e amichevole, questa volta in modo sincero, iniziò ad aprirsi anche con gli altri. La solitudine che aveva provato iniziava man mano a scomparire. Tutto questo grazie ad una sola persona. Questa ragazza si chiama Levy, e ancora adesso è la migliore amica di Lucy.

SINCE OUR EYES METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora