Capitolo 26

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POV JADA

Mahatma Ghandi una volta disse che un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre... ma non può fermare la primavera. L'arrivo positivo di questa stagione irrompe nelle nostre vite dopo lunghi e freddi mesi invernali, ma tutto quello che ci circonda incomincia a vivere di nuovo: gli alberi si colorano di verde, i fiori sbocciano e gli animali si svegliano dal letargo. Come un cuore che, lentamente, ricomincia a battere. Il vento frizzante del mattino comincia a farsi più tiepido e si respira il profumo dei fiori di ciliegio che sono piantati in giardino "Congratulazioni Dottoressa" tra strette di mano e baci sulla guancia, iniziai così a percorrere il vialetto della casa dei genitori di Guzmán. Entrai da sola nell'atrio della casa, così mi ordinarono, e quando aprii le porte che davano alla sala da pranzo, rimasi stupita dal momento: gli archi iniziarono a suonare alla mia apparizione, accompagnati dagli applausi degli ospiti e le decorazioni sulla tavola creavano un'atmosfera unica, ero commossa dalla felicità, Guzmán mi avvolse in un abbraccio fino a quando si udì un tintinnio in lontananza, la massa di gente davanti a me si spostò facendomi vedere Laura che teneva in mano un calice di prosecco "Vorrei la vostra attenzione" il vociare delle persone andò a calare "Oggi siamo qui riuniti per festeggiare una persona che da qualche anno è entrata nella mia vita, come tutti voi sapete amo alla follia Guzmán, ma non nego di aver anche desiderato una figlia femmina" tutti scoppiarono a ridere compresa me stessa "Quindi voglio ringraziarti figlio mio per aver fatto entrare nella nostra vita questa persona speciale, ora fatemi un piacere e prendete in mano i calici alzandoli in cielo, per festeggiare la laurea di questa meraviglia, Jada siamo orgogliosi di te" le corsi incontro per ringraziarla, lei mi avvolse in un abbraccio sussurrandomi all'orecchio "Ti meriti tutto questo" quando alzai lo sguardo ancora tra le braccia di Laura rimasi stupita, era li ferma, mia madre era li che mi guardava.

Dopo il brindisi il capo sala invitò tutti a sedersi "Amore dove stai andando?" mi chiese Guzman che era seduto alla mia sinistra "Vado un'attimo in bagno, torno subito" gli diedi un bacio sulla guancia "Fai in fretta sta per incominciare il pranzo" annuii lasciando la sala. Arrivai in bagno, la pressione era calata e la prima cosa che mi venne in mente di fare era mettere i polsi sotto l'acqua fredda, poi cercai di aprire la finestra, mi mancava l'aria e mentre avevo la testa fuori sentii sbattere la porta, mi girai ed era di nuovo di fronte a me "Perché sei qui?" iniziai a spada tratta "Perché tu e Macarena siete vestite da cameriere?" Il mio tono si stava alzando sempre di più "Quindi ti sei laureata" si avvicinò "Stai lontana da me" allungai il braccio e lei si fermò "Ora ho capito perché non mi vuoi vedere, non vuoi che ti metta in cattiva luce davanti alla gente che c'è in quella sala" le mani iniziarono a prudermi dal nervoso "Ti sei creata un'altra vita, la vita che avevi sempre desiderato vero?" mi morsi la lingua "Tradisci il sangue del tuo sangue per vivere nel lusso, complimenti sei uguale a tua nonna, che pur di avere qualche soldo in più venderebbe la figlia al primo uomo che passa" le lacrime iniziarono a scendere interrottamente, poi presi un respiro, mi asciugai il viso e andai verso di lei arrivando faccia a faccia "Parli proprio tu vero? Se non ricordo male mentre tre uomini mi stavano stuprando, dall'altra parte della stanza tu stavi esitando se consegnare Maca e salvare me...comunque solo per tenerti informata, in questi cinque anni non c'è stato minuto, giorno o mese dove io non abbia sprecato tempo a tirarti fuori da quel buco di merda, e se sei qui ora e solo grazie a me, la prossima volta informati e metti l'orgoglio da parte che non ci sei solo te in questo mondo" notai che passò un quarto d'ora "Ah un'altra cosa, oggi è la mia festa di laurea, giuro sulla mia vita che se me la rovini te ne pentirai" e uscii di scena ritornando al mio posto "Tutto bene?" mi chiese Guzmán "Alla perfezione" gli risposi buttando giù un bicchiere di vino bianco. La cosa che mi faceva più ridere di tutto, era che ognuno degli invitati aveva un cameriere personale, e per gioco del destino il mio è mia madre "Come mai tutti questi camerieri?" chiesi a Laura alla mia destra "Sono in prova per la serata di beneficenza, ti danno fastidio?" iniziai a capire perché Zulema fosse qui "No no scusa la domanda inappropriata" mi appoggiò una mano sulla spalla "Puoi farmi qualsiasi domanda, lo sai vero?" annuii sorridendole "Allora Jada quali sono i progetti per il tuo futuro?" incominciò il discorso la moglie di un collega di Ramon, il padre di Guzmán "Beh sicuramente farmi una bella vacanza" partì una risata di gruppo "Poi inizierò a lavorare in una scuola privata grazie a Laura" mandai giù un altro sorso di vino "Cosa?" si girarono Laura e Guzman "Sorpresa!" entrambi mi abbracciarono felici. Il pranzo finì, ma non le sorprese, gli archi iniziarono a suonare una dolce melodia quando arrivò la torta, una bella torta a tre piani con un cappello da laureata in cima, a scendere era decorata con rose rosse e calle create con la pasta di zucchero e infine al centro di essa una targa in cioccolato bianco con scritto 'Congratulazioni Dottoressa Jada" quando ci alzammo tutti per fare le foto, i camerieri iniziarono a servire il moscato, ma c'era una cosa che mi puzzava, mia madre non era tra di loro "Jada tieni, questo è da parte mia e di Ramon" Laura mi porse una busta nera, la aprii e all'interno c'era un biglietto con scritto 'Abbiamo pensato che avessi bisogno di un po' di riposo, prepara la valigia che ti aspetta un lungo viaggio verso la Thailandia! Ti vogliamo bene come se fossi nostra figlia, con amore Laura e Ramon' li guardai stupita dal fantastico regalo "Voi siete pazzi" gli dissi commossa "No, ti vogliamo bene! Allora giuro che di oggi questo è l'ultimo brindisi che faccio" notai che all'angolo della stanza era ricomparsa mia madre "Volevo annunciare a tutti i presenti che quest'anno alla serata di beneficenza sarò affiancata da una persona speciale: Jada sarà la madrina della serata, e avrà l'onore di indossare la spilla di diamanti tramandata dalla mia famiglia" un grande applauso partì accompagnando la gioia di quel momento, ma non tutti erano felici in quella stanza, conosco quando qualcosa non va con mia madre, e la sua faccia parlava.

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