Capitolo 15

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Passai la mattinata nella serra a piantare zucche. E' l'unico posto dove riesco a stare tranquilla senza nessuno che mi urli contro. Era ora di pranzo quando finimmo con il lavoro e decisi di imbattermi nella coda, mi girai e vidi Annabelle mangiare da sola nel tavolo, afferrai il vassoio con forza e decisi di affrontarla una volta per tutte andandomi a sedere di fronte a lei.

"E ora che vuoi bionda?" mi domandò.

"Niente" con le mani spostai le ciocche di capelli dietro le orecchie, pronta ad attaccare "Senti...prendi le mie polpette, so che ti piacciono" spostai il suo vassoio e le allungai il mio "Dai mangia"

"Va bene , io adoro le polpette" incominciò a ridere "Sono buonissime" appoggiai i gomiti sul tavolo e iniziai ad osservarla mangiare.

"Mi piace vedere le persone che apprezzano il cibo" schioccai le dita "Oggi è il tuo giorno fortunato ho molte amiche in cucina" si pulì la bocca "Ti ho preparato una sorpresina" Antonia la cuoca scaraventò sul tavolo una teglia colma di polpette "Tutta per te!"

"No no non ne voglio più" disse sorseggiando l'acqua.

"Forza" la incoraggiai.

"In effetti le mie polpette riempono parecchio, perché ci metto molto pangrattato" intervenne Antonia.

"Certo certo ma dovresti approfittare di quest'occasione, sono così buone le polpette di Antonia oggi" spinsi la teglia contro di lei "Mangia!" le ordinai.

"Mi spieghi che cazzo vuoi bionda?" si avvicinò una guardia "Dai mangia" disse schierandosi dalla mia parte. Tutti ci fissarono, presi la forchetta e infilzai una polpetta.

"Sono buone dai" gliela porsi, la prese e iniziò a mangiarla "A te piace prenderti gioco delle persone a me piace vederti mangiare " una dopo l'altra le ingurgitava, come segno di sfida. La fissai con gloria e con l'indice assaggiai il sugo dalla teglia "E ti lamenti anche?" tutte si bloccarono a guardare "Ingoia su!" la sua faccia si fece sempre più rossa polpetta dopo polpetta.

"Lasciala stare ora esplode cazzo" un'altra ragazza intervenne.

"Non hai capito, le polpette sono da finire cicciona" aveva i conati di vomito dallo sfinimento "L'ultima!" presi la polpetta e gliela ficcai in bocca, mi alzai e notai che mia madre ci stava guardando e me ne andai.

Dopo essermi vendicata di Annabelle andai in cortile a fumare una sigaretta, mi appoggiai ad un muro e strisciando mi buttai per terra appoggiando la schiena.

"Jada" voltandomi vidi Zulema che mi fece un segno con il pollice in su "Complimenti".

"Se intendi darmi consigli da madre sei in ritardo di diciotto anni" buttai il fumo passivo dalla bocca.

"Ti ho dato gli artigli di Wolverine per piegare la grassona e tu invece hai preferito usare un vassoio di polpette" ridacchiò "Cazzo è stato uno spettacolo" ero felice che mia madre fosse orgogliosa di me.

"Grazie" le sorrisi e continuai a fumare, lei si alzò e si avvicinò a me, mi tolse la sigaretta dalle mani.

"Da quant'è che fumi?" iniziò a fumarla lei "So che sei una ragazza sveglia e so che il pelato ti sta usando vero?"

"E io uso lui! Lo so che è un po' stronzo non sono stupida, però è lui che comanda qui "

"Devi misurarli i tuoi nemici"

"Va bene "

" E Sandoval è troppo grande" le ripresi la sigaretta "Devi guardarmi mentre parlo" il suo tono di voce cambiò "Io quell'uomo non l'ho mai sottovalutato, a proposito in questo momento magari ci sta controllando" iniziò a salutare la telecamera sopra di noi.

"E come avere Dio dalla mia parte, e questo mi rende potente" la cosparsi di fumo bianco addosso proprio come un drago, con uno scatto veloce mi prese la sigaretta e la buttò.

"Aver mandato Riccia in isolamento non ti rende potente, aver torturato Annabelle non ti rende potente e aver quel figlio di puttana di Sandoval non ti rende potente, ti rende idiota!" scattai e afferrai il suo collo con le mani.

"Non dovresti chiamare idiota tua figlia, potresti rovinarle l'autostima" iniziammo a schiaffeggiarci con e mani.

"Ehi ehi ehi" si avvicinò la guardia figa "Che succede qui?" chiese preoccupato.

"Niente una lite tra madre e figlia " gli risposi.

"Se non la piantate andrete entrambe in isolamento intesi?"

"Ti scopi mia mamma non è vero?" distolse lo sguardo dai miei occhi "Questo non ti da il diritto di partecipare alle riunioni famigliari".

"Via cambia aria" afferrò le mie mani e mi tirò su.

"Va bene va bene me ne vado" e li lasciai da soli.

CRIMEWhere stories live. Discover now