Capitolo 34-Prima Parte

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POV ZULEMA

Eravamo avvolte dalle lenzuola calde ancora dalla sera prima. La sua testolina appoggiata al cuscino era inondata dalla quantità di capelli biondi che le accecavano il viso, con un gesto leggiadro le spostai le ciocche che mi impedivano di vederne il volto. Dormiva tranquilla, il suo dolce respiro mi tranquillizzava, e più la osservavo più capivo quanto era importante per me. Non riuscivo a capire come l'essere più stronzo che abbia conosciuto dietro le sbarre è riuscito a rubarmi quello che rimaneva del mio cuore. "Buongiorno" le dissi guardandola svegliarsi "Giorno" si girò a pancia in su strofinandosi gli occhi "Da quanto mi stai fissando?" disse ridendo "Circa dieci minuti, quei cazzo di uccellini mi hanno svegliata. Dovrei far tagliare quell'albero di fronte a casa!" si rigirò sul fianco avvicinandosi sempre di più, invadendo il mio spazio finendo sul cuscino "Hai preso una decisione?" mi guardava dritta negli occhi facendomi perdere nei suoi "Si l'ho presa, ma ho bisogno del tuo appoggio" le sue morbide labbra sfiorarono le mie "Sempre".

Dopo aver fatto l'amore sotto la doccia e esserci cambiate, raggiungemmo la cucina facendoci forza a vicenda. Trovai le altre sedute al tavolo che facevano colazione, pronte a sapere il verdetto "Caffè?" mi chiese la bionda, annuii appoggiandomi al bancone "Allora?" ringhiò la cicciona "Ho pensato molto in questa lunga notte che mi ha portato consiglio" feci una pausa sorseggiando l'orribile caffè che solo Maca era in grado di fare "So che vi avevo promesso i soldi, e in tutto questo vi ho coinvolte io" la piccolina tirò un calcio alla fidanzata "Quindi se ve la dovete prendere con qualcuno prendetevela con me, ma io non andrò a rapinare la famiglia del fidanzato di mia figlia. Prometto di avere un debito con ognuna di voi e lo pagherò senza emettere fiato, ma non posso continuare tutto questo" le facce delle ragazze non erano stupite, anzi sicuramente se lo aspettavano "Sei una vera figlia di puttana Zulema, io ho lasciato il lavoro per stare dietro a te ed ero pronta a prendermi una pallottola per te" si alzò di scatto "Ci avevi promesso soldi e una nuova vita normale dopo tutto quello che abbiamo passato e ora quelle che se la pigliano in culo siamo noi? Solo perché devi costruire la famiglia perfetta?" urlò sbattendola contro il tavolo, poi si avvicinò faccia a faccia puntandomi il dito addosso "Sappi che te la farò pagare" la fidanzatina e l'amichetta la seguirono come dei cagnolini a testa bassa. Mi accasciai sulla sedia lanciando la tazza di ceramica contro il bancone della cucina "Che cazzo fai?" si spaventò Maca "Ho sbagliato?" le chiesi cercando di capire "Non sarò una veggente, ma sono sicura che tu abbia preso la decisione che ti stava più a cuore. Non sei più quella persona che ho conosciuto in carcere che cercava di sopravvivere, ora sei una donna con un lavoro, con una casa e con una fidanzata sbalorditiva che è pronta a incominciare una nuova vita normale al suo fianco e con la sua dolce e bellissima figlia che le assomiglia più di quanto pensa" al suono di quella frase alzai la testa "Cosa hai detto?" si avvicinò sedendosi sulle mie gambe "So che hai sentito bene" la fissai per qualche secondo con gli occhi lucidi pensando a tutto quello che stava per accadere, poi senza esitare la presi in braccio e la portai nel letto baciandola appassionatamente.

Il mio turno di lavoro era finito e come mia solita routine andai al bar a farmi un bicchierino prima di tornare a casa. Mentre salivo le scale controllai il cellulare, che non smetteva di vibrare dalle continue notifiche che mi arrivavano, messaggi da Macarena che mi avvisava del suo andamento al colloquio ottenuto per culo grazie a Guzman, non riusciva a scrivere tutto in un messaggio, doveva per forza mandarmene uno per ogni parola. Poi mi bloccai davanti alla porta di casa, la trovai spalancata. Entrai lentamente estraendo dal reggiseno il piccolo coltello svizzero che tenevo in caso di necessità. Iniziai ad urlare i nomi di quelle stronze che stamattina mi hanno minacciato ma niente, non ricevetti nessuna risposta. Andai a controllare tutte le camere afferrando anche la pistola che tenevo sotto il letto. A ogni camera controllata chiusi la porta per evitare di incontrare sorprese, ma quando mi spostai in salotto rimasi stupita dalla sedia che trovai al centro di esso con delle fascette tagliate al suo fianco. Poco dopo mi distrassi da una chiamata, era Guzman "Pronto?" risposi tesa "Zulema scusa se ti disturbo, ma Jada è con te?" il mio cuore si fermò "No non è con me, perché?" la sua voce era agitata "E' da stamattina che non mi risponde al cellulare e ha la segreteria telefonica, non è mai successo. Sapevo che sarebbe venuta a trovarti" le gambe iniziarono a tremare e il  cuore stava esplodendo "Non chiamare nessuno, raggiungimi qua. In tanto cerco di rintracciarla".

Una brutta idea stava passando per la mente, avvisai la bionda dell'accaduto e mentre facevo avanti e indietro nel salotto cercando di capire arrivò una telefonata, era di un numero sconosciuto. Nello stesso momento arrivò Guzman, doveva essere per forza nei paraggi per averci messo così poco tempo, con l'indice gli feci segno di stare in silenzio e risposi attivando il vivavoce così avrebbe ascoltato anche lui "Pronto?" mi bloccai "Pensavi di passarla liscia vero?" la voce di quella cicciona maledetta mi mandava su tutte le furie "Cosa vuoi?" risposi fredda, Guzman si avvicinò cercando di non fare rumore "Cara mia Zulema" non finì la frase che sentii delle urla in sottofondo e quelle urla io le conoscevo "Ti avevo detto di prendertela con me figlia di puttana" tirai un calcio alla sedia facendola cadere per terra "Ma sbaglio o lei è una parte di te?" il ragazzo si portò le mani alla testa dalla disperazione "Lasciala stare, pagherò io ma lasciala andare. Lei non centra niente!" rideva prendendomi in giro "Hai tempo fino a mezzanotte per prendere quella fottuta spilla e consegnarmela, altrimenti ad ogni ora in più che passerà inizierò a schiacciare ogni arto della tua bambina" il sangue dentro di me stava ribollendo "La decisione aspetta a te un'altra volta, spero di sentirti presto, perché non ho voglia di sporcarmi di sangue" attaccò con le urla di Jada che imploravano aiuto.



NOTE AUTORE

Non nego di essere sparita da un mesetto, ma posso assicurarvi che gli ultimi capitoli di Crime sono pronti. Quindi rimanete sintonizzate per seguire quest'altra impresa per Zulema. Come andrà a finire? Seguite per scoprire il finale.

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