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!! Attenzione!!

Questo capitolo contiene scene di violenza esplicite e decisamente brutali.

Vi pregherei di saltare il capitolo se foste soggett* alla descrizione di ferite inflitte da armi da taglio e a scene contenenti del sangue.

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Nonostante i deboli strattoni per tentare di liberarsi, le due guardie che avevano l'ordine di scortarlo chissà dove non si lasciarono smuovere dai movimenti fiacchi e sconnessi di Seokjin. Venne - letteralmente - trascinato lungo l'ampia scalinata e per il pomposo corridoio del secondo piano, fino a giungere di fronte ad una porta di legno identica a tutte quelle presenti nel vasto androne.

Le guardie che lo avevano scortato fino lì bussarono con fermezza alla porta ed entrarono solo quando ricevettero il permesso - mentre ciò che fece raccapricciare Seokjin fu il fatto che quella voce non apparteneva affatto a Yoongi.

Venne spintonato all'interno dell' anonima stanza ed il suo cuore raggelò quando al suo interno - chi seduto sul grande letto matrimoniale, chi in piedi accanto alla grande finestra e chi adagiato contro lo schienale di qualche costosa poltrona - vide il resto dei fratelli Min. Immediatamente iniziò a dimenarsi con più foga, strattonando le proprie braccia nella speranza di fuggire da quella situazione, completamente terrorizzato da ciò che sarebbe successo di lì a poco.

<< Ti consiglio di tenere tutte queste energie per dopo, perchè fidati, ne avrai davvero bisogno >> ridacchiò quello che Seokjin ricordava essere Jungkook, il quale era comodamente seduto su una delle pregiate poltrone presenti all'interno dell'immensa stanza. Il ghigno dipinto sul suo volto bastò a far riempire il corpo del quattordicenne di freddi brividi, convincendolo però ad arrestare qualsiasi tipo di movimento.

In seguito ad un cenno di capo da parte di Namjoon, le due guardie si mossero improvvisamente, strattonando con forza il suo corpo - tanto che se la loro stretta non fosse stata così ferrea, sarebbe sicuramente caduto - verso il letto presente al centro della stanza. Lo gettarono senza alcuna premura contro il soffice materasso e, onde evitare che potesse muoversi o tentare la fuga, uno dei due uomini afferrò con forza le sue caviglie mentre il secondo iniziò a legare i suoi polsi alla testiera del letto.

Allarmato dalla posizione in cui si era ritrovato iniziò a scalciare con disperata foga, cercando di liberare almeno le sue gambe da quella scomoda e vulnerabile collocazione. I suoi movimenti però si bloccarono immediatamente quando una fitta di dolore partì con prepotenza dalla coscia ferita fino al resto del corpo, divulgandosi lungo le sue articolazioni con un dolente formicolio.

L'uomo incaricato di legarlo al letto, approfittando di quel breve momento di calma, finì di legare i polsi di Seokjin ed, insieme al collega, lasciò la stanza il più in fretta possibile, timoroso di veder i fratelli Min in azione.

<< Bene bene. Ci è giunta voce che non solo hai lasciato la tua stanza e ti sei messo a girovagare per la villa, ma che hai anche ferito Yoongi ed hai tentato di fuggire >> interruppe il silenzio la voce tranquilla e pacata di Hoseok, il quale aveva lo sguardo puntato sul corpo legato di Seokjin, << Non sei stato molto furbo. Se dopo essere stato beccato a sgattaiolare fuori dalla tua stanza fossi tornato indietro insieme a Yoongi e Jimin te la saresti cavata con qualche schiaffo, ma questo... O questa è roba di tutt'altro livello >> ridacchiò, squadrando da capo a piedi il corpo inerme del quattordicenne, figurandosi in che modo lui ed i suoi fratelli avrebbero potuto rovinarlo.

Completamente paralizzato dalla paura non osò nemmeno rispondere alle parole del ventenne, si limitò semplicemente ad osservarlo con occhi spalancati e con l'espressione più contratta dal terrore che avesse mai sfoggiato in tutta la sua breve vita. Per un breve istante gli era passata per la mente l'idea di pregare il loro perdono prima che quelli decidessero di fargli solo Dio sa cosa, ma immediatamente aveva scosso la testa, etichettando quell'idea come la più stupida che avesse mai avuto. Era sicuramente terrorizzato e stava iniziando a pentirsi delle sue azioni ma mai si sarebbe abbassato a chiedere perdono per aver ferito qualcuno ed aver tentato la fuga unicamente per raggiungere qualcosa che gli spettava di diritto: la sua libertà.

Can't Hold Me Down || BTSxJinМесто, где живут истории. Откройте их для себя