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Un colpo di tosse interruppe la particolare conversazione che si stava svolgendo, costringendo i presenti a spostare gli occhi sull'espressione corrucciata di Taehyung, << Non era mia intenzione interrompervi - sbuffò il diciannovenne, facendo sorridere il padre per la disinvoltura con la quale mentì il ragazzo - ma potreste parlare con dei termini chiari per tutti? Cos'è questa storia di alzare il prezzo? Della provenienza? Stiamo parlando del ragazzino o di economia!? >> sospirò esasperato, confuso dalla piega che quel discorso aveva preso.

Hyonso scoppiò a ridere a causa della reazione del figlio, intenerito dall'atteggiamento spazientito che il ragazzo aveva acquisito. Sollevò una mano e la mosse in maniera rilassata, sventolandola davanti al proprio volto in segno di scuse, prima di prendere parola: << Certo Taehyung, scusaci per la nostra sbadataggine. Ciò che stavo dicendo è che, se vogliamo che i nostri nemici siano disposti a fare di tutto pur di poter richiedere il possesso di questo corpo, dobbiamo far sì che lui diventi più prezioso. Mi segui? >> spiegò l'uomo portando lo sguardo in quello attento del figlio, il quale annuì lentamente, processando il ragionamento fatto dal padre.

<< Sì, ma come farlo? >> si inserì il gemello, comodamente seduto contro il morbido divano sulla quale lui e Taehyung erano seduti, estremamente interessato dal risvolto che quella conversazione stava prendendo.

Hyonso ghignò e spostò il proprio sguardo verso quello languido di Seokjin, il quale era ancora inginocchiato a terra legato e con il dito dell'uomo avvolto tra le due labbra gonfie e bagnate. Con disinvoltura abbassò il proprio busto fino a ritrovarsi alla stessa altezza del delicato viso del quattordicenne ed, estraendo il pollice dalla sua calda bocca, portò le lunghe dita a stringersi attorno al suo mento che strattonò con forza, costringendo gli occhi di Seokjin a puntarsi nei suoi.

<< E' molto semplice, Jimin - lanciò uno sguardo al figlio il quale di conseguenza alle azioni del padre si era sporto verso le loro figure, divaricando le gambe e poggiandovi sopra le proprie braccia, osservando il corpo inerme e delicato di Seokjin con occhi famelici - l'unica cosa che dovrò fare è legarlo a me >> sussurrò contro le labbra del minore prima di leccarle con estrema lentezza.

Seokjin spalancò gli occhi sobbalzando all'improvviso contatto che avvenne tra le proprie labbra e la lingua dell'uomo. Si dimenò leggermente cercando di liberare il proprio viso dalla presa ferrea esercitata sul suo mento, ritrovandosi però a gemere di dolore quando le unghie di Hyonso perforarono le sue delicata pelle, intimandogli di rimanere fermo.

Aspettando inerme che l'uomo si allontanasse dal suo viso, lasciò che il suo sguardo vagasse sulle sei figure presenti nella stanza, prendendosi il suo tempo per esaminarle una ad una. I suoi occhi incontrarono il ragazzo che era fermo in piedi accanto al padre, inerme ad osservare la lingua dell'uomo che ora si era inserita con forza all'interno della sua bocca; si spostarono poi sulle figure dei tre ragazzi seduti sul divano di fianco al loro, i quali era seduti in maniera composto e rigida al contrario delle due persone adagiate di fronte a lui, comodamente rilassate contro lo schienale del divano mentre si godevano l'immorale spettacolo delle labbra di Hyonso che si muovevano con lentezza contro quelle immobili di Seokjin.

Nell'osservare i sei ragazzi disposti all'interno della stanza colse un'agghiacciante particolare, il quale fu talmente inaspettato da farlo rabbrividire a causa dell'improvviso senso di gelo che si disperse all'interno del suo corpo. Concentrandosi maggiormente sui loro occhi si accorse - a suo malgrado - della crudeltà celata al loro interno: racchiusa tra quei quieti toni castani si nascondeva, offuscata dal calore del loro sguardo, quella disumana scintilla di malignità. Più i suoi occhi rimasero concentrati su quella fievole luce, più si sentì inghiottito da una feroce oscurità, i suoi sensi vennero a meno e i suoi polmoni bruciarono, mentre il suo corpo veniva avvolto da una dolorosa stretta che abbracciò ogni frammento del suo essere e lo trascinò verso l'abisso, allontanandolo dalla salvezza.

Can't Hold Me Down || BTSxJinWhere stories live. Discover now