Capitolo 56

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«Sei riuscito a mangiare due chili di cereali col latte?» chiesi, mezza scioccata e divertita mentre entravo in biblioteca con Sebastian al mio fianco.

«Certo,» disse e strabuzzai gli occhi, «però subito dopo ho sboccato addosso a mio fratello.»

Feci una smorfia disgustata e trattenni anche una risata immaginandomi la scena. 

«Dio, terribile.» sussurrai.

«Se vuoi ti faccio vedere il video.» mormorò.

«Assolutamente no.»

Scrollò le spalle e ammiccò, «non sai cosa ti perdi, ragazza musicista.»

A quanto pare, quello era il soprannome che aveva deciso di affibbiarmi. Scossi la testa con un lieve sorriso e camminai tra i tavoli alla ricerca di uno libero.

«Quello lì...» indicò Sebastian con un cenno.

Spostai l'attenzione verso il tavolo in questione e mi andò di traverso la saliva. C'era solo un ragazzo che dava le spalle ma le avrei riconosciute ovunque.

«No, um--»

«Vieni.» mi afferrò il polso e mi trascinò verso quello.

Cazzo.

Cercai di convincere Sebastian a prendere un altro ma non sembrava ascoltare. Ci fermammo verso i posti frontali a quelli della persona seduta  e Sebastian attirò la sua attenzione con un colpo di tosse.

Hayden sollevò il mento. Prima i suoi occhi si fermarono su di me e sembrò dischiudere leggermente le labbra, quando però si posarono anche su Sebastian vidi le sue iridi farsi più fredde e aggrottò la fronte.

«Oh, ehi amico, non ti avevo riconosciuto,» commentò Sebastian allegro, «possiamo sederci?»

I suoi occhi ribalzarono ancora una volta tra me e il californiano, io cercai di mantenere un'espressione neutra ma non era semplice. 

Era da giorni che non ci rivolgevamo la parola.

«Non sono tuo amico e potete sedervi.» replicò con un borbottio seccato per poi tornare a sottolineare il suo libro.

Sebastian sembrò non notare il tono di Hayden e mi sorrise facendomi cenno di sedermi con lui. 

Nonostante la titubanza, presi posto e ovviamente ero perfettamente opposta al burbero stronzo dagli occhi blu.

Era passata più di una settimana dall'incontro in palestra. E quello fu l'unica e ultima volta che parlammo tra noi. Mantenne la parola di non farsi vedere nemmeno in casa sua. 

Faceva male? Terribilmente

Essere innamorata di una persona che faceva di tutto pur di non incrociare il tuo sguardo, era un dolore che non poteva passare da un momento all'altro, soprattutto perchè ogni giorno dovevo subire questo trattamento da parte sua. Cercavo di buttare tutto lo stress e le emozioni negative con la musica, infatti, avere le prove con Dimitri ogni pomeriggio mi aiutava molto a non crollare. 

Tuttavia, da quanto mi era parso di capire, Hayden non sembrava sopportare molto Sebastian. E il fatto che il giorno prima avesse fatto una prova per poter entrare in squadra come possibile sostituto di Hayden, a quest'ultimo non era piaciuto affatto. Perciò, l'idea che potesse essere al momento infastidito dalla presenza di Sebastian mi piaceva molto.

«Stavo pensando...» disse Sebastian a voce bassa, aprendo il libro di storia, «domani ti andrebbe di cenare con me e dopo andare alla festa?»

La festa era di JJ e non ero sicura di andarci. Non ero esattamente dell'umore di festeggiare niente. Inoltre, quella domenica sarebbe stato anche il compleanno di Brandon e avrei dovuto vedere Hayden. Rischiare di beccarlo anche venerdì non era tra i piani. 

It's a ClichéWhere stories live. Discover now