Capitolo 21

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«Sei strana.»

«Mh? No, non è vero.» mormorai, scuotendo piano la testa.

Malcolm socchiuse gli occhi con fare sospettoso e io gli regalai un sorriso tirato prima di tornare a guardare il campo di football.

Donna si stava allenando ma io avevo occhi solo per un ragazzo che correva rapido e agile in mezzo al campo insieme ad un'altra ventina di ragazzi.

«Non hai smesso di fissarlo un secondo da quando siamo arrivati e a pranzo non hai parlato molto. Cos'è successo?»

Che c'era stata la minima possibilità di baciarci ma lui era andato via più veloce di un fulmine.

«Niente.»

«Stai mentendo.»

Sbuffai e iniziai a mordermi nervosamente il labbro. Perchè non potevo mentire ed essere lasciata in pace?

«Se io te lo dico, tu mi devi dire con chi ti stai vedendo e perchè ce lo stai tenendo nascosto.» ribattei, con un sopracciglio inarcato.

Non mi ero dimenticata delle parole di Donna. Ci stava nascondendo qualcuno.

Infatti la sua espressione si irrigidì momentaneamente e distolse lo sguardo. Osservai il sole colpire i suoi boccoli lunghi e dorati, mentre le iridi ambrate osservarono tutto tranne che me.

«E' qualcuno che non ha fatto coming out? Per questo non vuoi dircelo?» azzardai, sapendo che non fosse la prima volta che succedeva e avevamo sempre rispettato quella decisione, perchè era giusto così.

Ruotò gli occhi sospirando a fondo, «è Brandon.»

Cosa?

«Bran- Brandon? Miller?» iniziai ad agitarmi sul posto perchè ero totalmente sorpresa da quella confessione.

Brandon si vedeva con il mio migliore amico? Ricordavo di come alla partita di football avesse parlato molto con Mal, ma pensavo fosse solo per gentilezza dato che il mio amico lo aveva placcato con la sua parlantina estrema.

Questo era totalmente inaspettato.

«Perchè non ce l'hai detto?» 

Sbuffò rumorosamente, «perchè ancora non è successo niente. Ci siamo visti solo una volta e prima volevo vedere come andava.»

Be', comprensibile. 

Mi morsi il labbro e attesi un suo feedback ma quando non arrivò, lo stuzzicai con il braccio, «e quindi? Com'è andata?»

Un sorriso felice e luminoso si formò sul suo viso mentre tirava indietro l'orecchio le ciocche dorate, «estremamente bene, non hai idea di quello che sa fare con la ling-»

«Mal! No!» gli tappai la bocca già inorridita al pensiero, «cosa abbiamo sempre detto? Nessun dettaglio su quelle cose.» lo guardai male ma lui rise dietro la mia mano.

Io e Donna rispettavamo quel patto. Be', io non avevo mai niente da raccontare, ma Donna seguiva quella regola mentre Malcolm decideva sempre di raccontarci per filo e per segno le sue scopate.

«Oh, andiamo. Non vuoi sapere quante abilità strepitose si trovano nel gene-Miller?»

Avrei potuto scoprirlo ieri, se solo il gene della codardia non avesse preso piede nel corpo di Hayden.

Ruotai gli occhi con un mezzo sorriso e tornai a sedermi composta con le braccia incrociate e lo sguardo al campo. Hayden e Travis erano sulle panchine per bere dell'acqua e nonostante lui sapesse della mia presenza, non provò neanche per sbaglio a puntare lo sguardo nella mia direzione.

It's a ClichéWhere stories live. Discover now