Salutò le due ragazze e le lasciò con Hayden che lo vidi serrare la mascella e fulminare Brandon con lo sguardo.

«Riccioli d'oro, me la lasci?»

Sorrisi per il nomignolo che aveva dato a Malcolm e quando il mio amico mi liberò mi ritrovai tra le sue braccia. Indossava una camicia scura trasparente con ricami particolari, questo permetteva di intravedere il corpo e tutti i suoi tatuaggi.

Brandon era indubbiamente un bellissimo ragazzo. Tutti i Miller avevano il loro fascino che riusciva a stregarti.

«Molto belle quelle due ragazze.» dissi mentre spingevo la mia schiena contro il suo petto.

«Mh, Hayden non la pensa allo stesso modo.»

Guardai dietro di noi e questa volta lo vidi intrattenere una conversazione con entrambe. E aveva la stessa scioltezza di Brandon sul volto.

«Non sembra.» replicai, distogliendo di scatto lo sguardo.

Lo sentii ridere e mi fece fare una piroetta. Mi ritrovai con il petto contro al suo e avvolsi le mani dietro al suo collo.

«Non dovresti essere gelosa, dolcezza.»

«E infatti, non lo sono.»

Il bruciore allo stomaco era dovuto all'alcool.

Nonostante la musica, avendo i volti molto vicini era possibile tenere la voce normale. Lo smeraldo dei suoi occhi era molto acceso e limpido, e un po' lucido per l'alcool.

«Se dirlo ti fa dormire la notte...»

Ruotai gli occhi e lanciai uno sguardo verso Hayden. Da questa posizione potevo spiarlo senza troppi problemi.

«Tu ci andresti a letto?» domandai, seriamente curiosa di sapere la risposta.

«Con la bionda, si.»

Puntai lo sguardo su di lei, era quella che stava cercando disperatamente di attirare l'attenzione di Hayden che però sembrava riposta più sull'amica.

«Hai un debole per chi è biondo?» chiesi, scostandomi per guardarlo.

La musica attorno a noi avrebbe dovuto far muovere i nostri corpi ma eravamo fermi a parlare.

«Si,» rispose e poi ghignò, lanciando uno sguardo alla mia figura, «ma ci sono sempre le eccezioni.»

Sorrisi e scossi la testa, «non verrò mai a letto con te, Brandon.»

«Ouch

Ruotai gli occhi, «non so cosa ci sia tra te e Mal, ma non ci proverei mai con qualcuno è stato o che va con i miei amici.»

«Comprensibile, ma sappiamo bene che non è questo il vero motivo.»

Inarcai un sopracciglio, «è perché sono vergine?»

«No- aspetta...» si accigliò e fermammo i nostri movimenti mentre il resto continuò a ballare, «sei vergine? Sul serio?»

«Si. Perché è strano?»

«Non è strano ma ora capisco molto di più.» rispose per poi scoppiare a ridere.

Lo guardai storta e mi leccai le labbra, «tu sai che lui non va a letto con chi è vergine.»

Annuì ghignante, «e tu non hai idea di quanto questo sia divertente.»

«Perchè?»

Mi prese per i fianchi tirandomi saldamente a lui e risucchiai un respiro quando le nostre labbra quasi si scontrarono per quel gesto improvviso.

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