LEVEL UP #5

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L'ANNO PRIMA...

«La nostra componente essenziale è migliore di tutte le altre parti che ci definiscono,» recitavo a pappagallo e facevo colpo sull'uomo seduto di fronte a me. Aveva i capelli color miele scuro, la barba sale e pepe era raccolta in una treccina sotto il mento come Silente nei film di Harry Potter. Sembrava un hippy ma vestiva in giacca e cravatta. Si chiamava Brian Denver e io mi trovavo nel suo ufficio alla Eternal.

«La nostra componente essenziale...» ripeté lui lentamente come a voler tenere le parole a mente: «...è migliore di tutte le altre parti che ci definiscono.» La sua risata era simile al raglio di un asino, mi resi conto che aveva un difetto alle gengive per cui la mandibola faceva movimenti scomposti e i denti stridevano come riproducendo un suono meccanico. «Non so dove l'ho già sentita questa frase, però mi piace un sacco.» Spense la sigaretta elettronica, la terza almeno da quando ero lì dentro. Sollevò la gigantesca cornetta di gomma attaccata tramite uno spinotto al suo cellulare e chiamò la segretaria nell'altra stanza: «Moneypenny, dà un fascicolo a questa ragazza e mandala in strada!» Non ho mai finito il liceo, eppure avevo superato brillantemente il mio primo colloquio di lavoro.

La segretaria di Brian Denver mi diede una lista di commercianti cui far visita per proporre i piani promozionali della Eternal. "Spendi poco, ottieni il massimo" era il motto della compagnia. Dato che ero nuova, mi affiancarono uno dei migliori venditori ambulanti sul loro libro paga. Si chiamava Bill, ed era il ragazzo che avevo spiato insieme a Minimal Jack qualche giorno prima. A distanza ravvicinata, l'alito di Bill era micidiale, come di chi va avanti a colpi di bourbon e fiocchi d'avena.

«Vado a incipriarmi il naso,» dissi a Bill prima che lasciassimo la Eternal. In bagno, scrissi a Minimal Jack. La missione che mi aveva affidato prevedeva di buttare la Eternal giù da un dirupo e con Brian Denver nella baracca. In fondo era stato il mentore di Minimal Jack. Era come se io un giorno avessi tradito Minimal Jack, provato a distruggere quello in cui credeva, dopo tutto quello che lui aveva fatto per me. Inaccettabile. Gli scrissi se era sicuro del piano. "Il ricordo di quello che è stato fra me e Brian rimarrà per sempre. Niente potrà cancellarlo, nemmeno il tempo." Questa fu la prima parte della sua risposta. Poi arrivò il secondo messaggio. "Noi parliamo al futuro, Baby. Per parlare al futuro bisogna eliminare ciò che è stato. Brian è il passato. Non c'è spazio per lui in ciò che sarà. Ora, Baby, ritira il prodotto difettoso dal mercato." Non lo chiamava nemmeno più Brian, adesso era diventato il "prodotto difettoso".

Raggiunsi Bill, mi mostrai entusiasta. Chiedevo da dove dovessimo cominciare. «Si inizia sempre dal solito punto: dal primo della lista.» Bill aveva lo sguardo sconsolato, non dovetti insistere per sapere cosa lo corrucciasse. «Il nostro lavoro è più duro di quel che sembra. Negli ultimi giorni la Eternal è stata presa di mira da alcuni ex clienti che non sono rimasti contenti del nostro impegno. Gli avevamo promesso pubblicità ai massimi livelli, ma il loro ritorno commerciale non è stato all'altezza delle aspettative. Qualcuno ha messo in giro la voce secondo cui "vendiamo fumo". È sempre più complicato convincere gli esercenti a firmare un impegno con la Eternal.»

Secondo me c'era Heather dietro quelle "voci", ma era una considerazione che tenni per me. «Oh quante lagne, Bill.» Dissi così e gli diedi uno simpatico scappellotto che quasi lo fece cascare in avanti. «Sono una che sa come cavarsela. Sta' a vedere!»

WIZ GIRL (Completata)Where stories live. Discover now