LEVEL UP #3

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L'ANNO PRIMA...

«La nostra componente essenziale è migliore di tutte le altre parti che ci definiscono.» Minimal Jack non faceva che ripeterlo come un mantra. In linea teorica ne conoscevo il significato, anche perché dopo il licenziamento di Debra Jones non avevo fatto altro che studiare libri su libri alla Tipping Wiz. E io che pensavo di lasciare la scuola per entrare in una palestra di arti marziali. Le pareti di quello sterminato labirinto ipertecnologico cominciavano a sembrarmi più strette di quelle di una cella.

Fortuna che venne l'ora dell'esame di metà corso. Che nella mia vita normale sarebbe corrisposto alle vacanze di Natale. Invece Minimal Jack mi aveva portato in strada, per la mia prima missione fuori dalla nostra base.

«Quanto dobbiamo aspettare ancora?» gli chiesi dopo tre interminabili ore che eravamo seduti sulla Olds Mobile 442 senza fare nulla. Mi aveva portato nella zona commerciale di Winter Spell, aveva spento la sua macchina nera sul ciglio della strada e non mi aveva detto una parola. Non fiatava una mosca, e io sapevo che faceva parte della lezione. Si degnò di guardarmi: «dimmelo tu!»

Ero seduta di fianco a lui, sul sedile passeggero. Indicai il ragazzo con i baffetti e il capello fluente che era appena uscito dal bar poco più avanti. Portava una ventiquattrore di camoscio sbrindellato. Il ragazzo attraversava la strada fino alla parte opposta, quindi entrò in un supermarket. «Il tipo misterioso ha fatto visita, nell'ordine, a: una falegnameria, la libreria di fianco, il GameStop all'angolo, è passato per la paninoteca, poi il bar e adesso è nel supermercato. Sta fra i dieci e i venti minuti dentro ciascun posto e poi passa al successivo. Non ha mai comprato nulla, non si è mai separato dalla valigetta.» Il corso in Principi di Pedinamento aveva dato i suoi frutti. Colsi nel segno. Era per quel ragazzo che Minimal Jack mi aveva portato lì. «Solo che mi sfugge quello che sta combinando.»

«Il nostro ragazzo vuole diventare l'impiegato del mese.» Era arrivata l'ora dello spiegone, evviva! «A ciascuno degli esercenti cui fa visita propone di investire in pubblicità. Radio locali, canali televisivi pubblici e privati, pagine sui quotidiani, brochure e depliant di ampia distribuzione, banner web, cartellonistica stradale e trailer promozionali nei cinema di Winter Spell. A ognuno propone una promotion su misura e ritagliata sul piano d'investimento a loro riservato. Il ragazzo lavora per la Eternal, è un procacciatore di clienti.» Mi spiegò che la Eternal era la società di comunicazione e promotion numero uno della regione. Purtroppo non navigava in buone acque come una volta. «Il fondatore e socio unico della Eternal è Brian Denver. Un vecchio che pensa da vecchio. Brian ha sempre creduto che il segreto di una pubblicità vincente risieda nelle pubbliche relazioni. Sarà stato vero ai suoi tempi. Per i vecchi è sempre più difficile tenersi al passo. Se lavori nella comunicazione e non ti innovi, sei spacciato. Il vero segreto è cambiare sempre, e non farsi superare mai

Dal tono che usava, dalle parole che accentuava, capii che Minimal Jack aveva un conto in sospeso con Brian Denver, ed era una faccenda molto personale. «Chi è Brian?» domandai. «Intendo, chi è lui per te?»

Minimal Jack lo sapeva ormai che ero una sveglia. I nostri occhi si incrociarono. I suoi capelli biondi rilucevano come mirra. «Brian Denver è l'uomo che mi ha insegnato ogni cosa.» Il mentore del mio mentore, wow! «Voleva promuovermi, e io mi sono licenziato. Non volevo fare la sua fine. Brian è vecchio, questi non sono più tempi che non fanno per lui.»

Minimal Jack inserì le chiavi sotto il volante e mise in moto, la radio si accese sulle note di Mr. Brightside dei Killers. «È ora di andare, Baby. Hai un lavoro da fare.»

WIZ GIRL (Completata)Where stories live. Discover now