DEEPY BABY #6

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OGGI

Apple. Amazon. McDonald's. Pepsi. Se il Guinness dei Premiati istituisse un premio da dare a chi è in grado di riconoscere il nome di una compagnia semplicemente guardando una porzione del suo marchio, quella statuina dovrebbe stare in casa mia. Continuo a giocare distrattamente al quiz sul cellulare mentre Mercedes mi parla: «vedrai che tutto si aggiusterà. Prima o poi tutto cambia.»

Io sono distesa sul divano. Lei siede al banco cucina dell'open space mentre lavora al PC portatile e al contempo incoraggia sua figlia: «gli anni del liceo sembrano non finire mai. Ma sei già arrivata al tuo ultimo anno e...» Socchiude gli occhi per concentrarci sulla polizza aperta sullo schermo. «Si può sapere cosa hai scritto? Ti avevo detto di inserire l'assicurazione sanitaria sul lavoro.» Non ce l'ha con me. Sta strigliando Darren, il suo assistente, collegato in vivavoce dal cellulare. Darren è muto la gran parte del tempo, interviene solo per scusarsi o difendersi timidamente: «ho scritto come mi aveva detto lei. "L'assicurazione copre le spese mediche in caso di incidente sul lavoro solo se il dipendente indossa la divisa completa..."» Mercedes deve accorgersi che effettivamente quel passaggio è presente, perché zittisce Darren e con due dita comincia a battere furiosamente sulla tastiera. «Il punto è che non sai come comunicare,» clicca sul mouse: «ti ho rimandato la bozza, Darren. Rileggila con attenzione.»

Se conosco mia madre avrà giusto cambiato un paio di righe ma il grosso del lavoro l'ha fatto Darren, soprattutto se si trattava di correggere gli errori di Mercedes. Mamma si ricorda di me: «cosa dicevamo? Ah, sì. Devi resistere un anno soltanto, tesoro. Dopo sarà tutto finito. Non penserai più al passato e...» Una chiamata sul mio cellulare mi salva dalla lezione materna, rispondo ed è il solito call center. «Sì, sì, conosco l'offerta,» dico: «è solo che il mio fidanzato mi ha mollato, un bastardo mi ha picchiato, sono finita in coma, e...» La centralinista riaggancia, e io sorrido. La scenetta della povera ragazza disperata funziona sempre.

«Sto parlando con te, Baby mia,» mi dice Mercedes piuttosto seccata. «Un anno ancora e taglierai i ponti con la tua vita di prima. Non pensare a quello che è successo. Lasciati andare tutto alle spalle...» si ferma, strabuzza gli occhi e domanda trafelata: «che giorno è oggi?» La voce del suo assistente gli risponde dal vivavoce. Mamma pensava di averlo liquidato già da un pezzo: «Darren, ma sei ancora lì?» Darren era rimasto in silenzio e in attesa di nuovi ordini, si scusa, fa tanti salamelecchi e riaggancia. Mercedes chiude lo schermo del PC e prende il cellulare: «tesoro, oggi devo proprio scappare.»

Le mando un bacio al volo, lei sta già correndo fuori, rossissima e leggiadra con i suoi piedini da Cenerentola. Se non fosse per la posizione lavorativa che Mercedes ha conquistato negli ultimi tempi vivremmo ancora in un tugurio. Gode di numerosi benefit aziendali, e grazie alle agevolazioni che spettano ai familiari di un direttore generale ho potuto comprarmi l'ultima versione del mio cellulare.

Il quiz sui marchi è nuovamente interrotto da una chiamata, è il call center di prima. Stacco, e decido di cambiare gioco. Do un'occhiata ai gruppi del liceo. Se la memoria non mi tradisce, e non mi tradisce, il primo giorno di scuola alla Harper High School viene tradizionalmente tenuto a battesimo da una festa "non ufficiale" organizzata dai ragazzi dell'ultimo anno. Ci sarà la Cerchia al gran completo.

Scorro le notifiche e verifico dove si terrà questa sera la festa di inizio anno. Davvero ho promesso a Barbie che mi sarei tenuta lontano da loro?

WIZ GIRL (Completata)Where stories live. Discover now