Quel dannato volume non lo trovavo. Malcolm doveva esserselo inventato.

«Dal fatto che mi stai ignorando da due giorni.» replicò piccato.

«Mh.»

«Lo vorresti anche negare?»

Sollevai gli occhi per guardarlo e scrollai le spalle, «è vero, ti sto evitando.»

Dopo aver appreso che qua non ci fosse quel libro, mi spostai di scaffale e lui mi seguì. Di tanto in tanto lanciavo sguardi ai corridoi tra gli scaffali che davano al centro della sala per vedere se qualcuno ci stesse osservando, ma per fortuna nessuno stava prestando attenzione a noi due. Mi fermai nella zona in fondo dedicata ai libri di quell'epoca storica.

Lo sentii sospirare e si appoggiò con una spalla alla fila di libri mentre sentivo il suo sguardo affilato su di me.

«Vorrei continuare a farlo, quindi perchè non fai in fretta a dire quello che vuoi dire e poi sparisci?» mormorai atona, scorrendo lo sguardo sulle targhette delle mensole per cercare ciò che serviva a me.

«Ti ho già detto che mi dispiace per essere andato via, Makayla. E si possono contare sulle dita di una mano le volte in cui ho detto queste parole.» sussurrò a denti stretti.

«Questo dovrebbe farmi sentire meglio?» gli lanciai un'occhiata confusa, «se sbagli, chiedi scusa.»

«Infatti, è quello che ho fatto, ma a te sembra non impor- Puoi guardarmi, cazzo?»

Strinsi le labbra e cercando di mantenere la calma, incrociai le braccia e lo guardai. 

«Non voglio parlare con te.» decretai.

«Ti ho già chiesto scusa, cos'altro devo fare?» aggrottò la fronte con fare frustrato.

Il pensiero Meredith mi tornò subito in mente e non riuscii a stare calma.

«Raccontarmi la verità.» 

«C'è stato un imprevisto e--»

«So che c'era Meredith.» lo interruppi freddamente.

Strinse le labbra e chiuse gli occhi per qualche secondo scuotendo la testa, «non è come sembra.»

«Ah no?» ridacchiai amara, «allora, com'è andata?»

Si accigliò scontento, «pensi davvero che me ne sia andato solo perchè Meredith era qui?»

I suoi occhi avevano alzato un muro di difesa e mi mostrò solo la rabbia di quel pensiero. 

«Non lo so, l'hai fatto?»

«Cristo, certo che no. Lei-» gonfiò il petto passandosi una mano tra i ricci con fare nervoso, «non posso dirti molto, perchè non sono affari tuoi ma stava male ed è venuta qua. È una situazione più complicata di così e dovevo tornare indietro.»

«Lei sta male e prende un volo da New York per venire da te. Wow, voi ricchi siete davvero strani.» commentai con sarcasmo.

«Okay, ti stai comportando da stronza solo perchè era Meredith.» schioccò rimproverandomi.

Forse.

«Lei sapeva che avessi già un impegno - con me

Aprì bocca per rispondere ma la richiuse il secondo successivo facendomi sorridere consapevole che avessi ragione.

«Non è come pensi, sul serio.» provò a migliorare la situazione.

«Non ho molte informazioni per pensare diversamente.» scrollai le spalle.

It's a ClichéWhere stories live. Discover now