Dopo cena andai a sciacquarmi i denti con la stessa voglia che ho la mattina di alzarmi dal letto, misi il pigiama abbandonando i vestiti che utilizzavo per stare in casa nel cesto dei panni da lavare ed uscii dal bagno.
Il mio ragazzo era già sdraiato sul letto della sua stanza, quest'ultima illuminata in parte dalla luce che emanava il televisore.
Mi poggiai allo stipite della porta finché il suo sguardo mi guardò con aria dolce, proprio come si guardano i bambini, a quel punto entrai e mi sedetti accanto a lui.
Egli si tirò su scoprendosi dalle coperte che fino a quell'istante l'avevano tenuto al caldo per darmi un bacio sulla guancia e per poggiare il viso sulla mia spalla.
-Qualcosa non va vero?-
-Nah, stupidi pensieri.-
-Di che tipo?-
-...niente davvero.-
-Sei strana e pensierosa, non mi accontento di un niente perché sono sicuro ci sia qualcosa sotto, magari qualcosa che non vuoi dirmi.-
-Non è che non te ne voglio parlare, sono principalmente delusa...-
-Chi ti ha deluso...?-
-Tu.-
-Io? Cosa ho fatto per deluderti? Per farti attraversare da mille pensieri?-
-Scherzavo! Ahaha-
-Gli infarti...di quelli pesanti però...! Ti sembra il modo e il momento di scherzare?! Sono serio!-
-Su fatti una risata!-
-Non cambiare discorso.-
-Okei...-
-Quindi? Che succede?-
-Oggi a lavoro tantissime copertine da ultimare mi aspettavano, avevo la scrivania stracolma di carpette, fogli, schizzi, disegni...mentre i miei colleghi avevano poco da fare, anzi forse non avevano nulla da fare.
A un certo punto andai da Jongup per chiedere spiegazioni, ma il suo dovere è stato mischiato con la vita privata a quanto pare.-
-Cosa intendi? È stato lui a sovrastarti di lavoro?-
-Direi di si e sai perché? Perché la sera che passammo in albergo non entrai nella sua stanza.-
-SERIAMENTE?-
-Si. Adesso ho la colpa di essere una fidanzata fedele e di non essere la ragazza "facile" di turno. Capisci?-
-Ci vado a parlare io uno di questi giorni e vediamo se non la finisce.-
-Ehi ehi no. Provo a sbrigarmela da sola, se non riesco ti chiederò aiuto, davvero.-
-Sicura?-
-Si, tranquillo.-
-Che situazione assurda...-
Mi abbracciò stringendomi a sé ed io ricambiai la stretta senza pensarci due volte.
-Che ne pensi di andare a dormire?-
-E tu che ne dici se per stasera una maglia qualsiasi ti copra il petto?-
-Ma cos ahaha-
-Non senti freddo?! Sei sovrumano!-
Dissi sdraiandomi.
-Certo che lo sono, avevi dubbi?-
Si sdraiò accanto a me, mi bacio dolcemente e mi coprii con le coperte.
-Freddolosa!-
-Uomo in menopausa!-
-AHAHAH-
Gli diedi le spalle cercando una posizione confortevole che mi permettesse di prendere sonno, ma Yong-guk mi strinse a sé passando il suo braccio sinistro sulla vita, sul collo il suo respiro e il mio corpo a contatto con il suo.
-Davvero hai intenzione di ignorarmi stasera?-
-Non ti sto ignorando ahah, ho solo sonno.-
-Mh, ora capisco perché Jongup muore di gelosia e rabbia.-
-Eh? Che c'entra? Che vuoi dire?-
-Perché io ti ho qui, vicina a me e posso amarti, sfiorarti e ricevere il tuo amore, lui no.-
-Beh, hai ragione!-
KAMU SEDANG MEMBACA
• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •
Fiksi PenggemarKim Ji-Won possiede un passato difficile, un passato che non riesce ad accettare e che nasconde, per mezzo di tutte quelle paure che in lei hanno iniziato a crescere sempre di più, tra queste, la paura di fidarsi. I suoi sbalzi d'umore e i suoi atti...
