Twenty Eight

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Vidi il tatuaggio da poco inciso sulla mia pelle attraverso il riflesso che mi restituiva lo specchio di fronte al mio letto, ebbene si, lo sostituii immediatamente a quello che avevo distrutto o quasi la notte dell'incubo, i dettagli erano esattamente come li avevo immaginati, ogni elemento era al suo posto e fin da subito per me divenne un simbolo importante, attribuii ad esso gran parte della mia storia, infatti ogni sua componente raccontava qualcosa di me, la rosa ad esempio, ricordava la mia giovinezza e bellezza interiore, i petali caduti ciò che avevo perso e che ho continuato a perdere in quel lasso di tempo, lo stelo nero quello che diventai e la frase " Wake me up" semplicemente perché avevo bisogno di qualcuno che mi svegliasse facendomi aprire gli occhi, ma soprattutto il cuore.

Percepivo ancora del dolore quando provavo a compiere dei movimenti con il braccio connesso alla clavicola tatuata, era frustante nonostante il suo stato passeggero, proprio per questo faticai a sostituire la maglia che avevo indosso con quella del pigiama per mettermi a letto, quella sera cercai di non pensare, non volevo che le mie paranoie mi rovinassero il sonno e che mi facessero passare la notte in bianco, preferii immaginare l'espressione che avrebbero avuto i miei colleghi il giorno seguente notando il tatuaggio, del tipo "COSA HAI COMBINATO ADESSO?!" risi al solo pensiero, ma per fortuna o non, Morfeo decise di portarmi con sé nel mondo dei sogni staccandomi da tutto quello che poteva essere annesso a quello reale, credo che passò qualche ora da quando chiusi gli occhi a quando iniziai a sognare.

Ero in una stanza buia, mi guardai intorno, ma non c'era nessuno, ero sola immersa nel silenzio di quel luogo finché quest'ultimo venne spezzato dalla stessa voce che ritrovai conoscente nell incubo precedente, la proprietaria di essa era Amber, si trovava a più o meno quattro metri di distanza da me che sembravano diminuire ad ogni occhiata che mi lanciava, il suo sguardo attento e sospetto suscitò in me la sensazione di pericolo sviata poco dopo da un riflettore alla mia sinistra, che improvvisamente illuminò una persona in ginocchio con le mani legate sulla schiena che urlava il mio nome per ricevere aiuto, riconoscendo i tratti di quel corpo mi accorsi che quella persona era Yong-guk, mi sentii male al solo vederlo così, non appena la mia nemica si accorse del mio soffrire decise di mettere alla prova la mia pazienza.

-AHAHAHAHAHA guarda come ti sei ridotta! Adesso soffri pure per una persona che conosci da qualche settimana! Ma ti sei vista? Sei ridicola.-

La sua mano estrasse una pistola dal jeans nero che indossava, la puntò verso il ragazzo di fronte a noi e chiuse un occhio per poter decifrare la mira, non appena acquisii coscienza di ciò che stava per accadere presi la rincorsa e le saltai addosso, la pistola cadde lontano da lei mentre io restai salda sul suo corpo, la colpii più e più volte finché il sangue non le macchiò il viso, appena la vidi sfinita quasi priva di forze corsi da Yong-guk, gli slegai le mani e lo aiutai a rialzarsi, egli mi abbracciò forte a sé finché una pallottola mi colpì al cuore lasciando delle macchie di sangue sulla sua maglia bianca e il mio corpo privo di vita tra le sue braccia provocando lo scorrere delle sue lacrime.

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NUOVO CAPITOLO!

STO AGGIORNANDO OGNI GIORNO PER ORA QUINDI AMATEMI.

Facendo il punto della situazione.

Nuovo incubo, presenza di Amber e Yong-guk in esso...ADESSO COSA ACCADRÀ?

Spero che non frantumi altri specchi. AHAHAHAHA comunque non credo lo farà!

Per scoprirlo:

Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia, grazie mille a chi lo farà!

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.

• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •Where stories live. Discover now